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Tesla frena i piani di espansione: Elon Musk teme recessione
Il ceo di Tesla parlando dei conti trimestrali ha dipinto un quadro a tinte fosche, ben diverso da quello di un anno fa
di
Alberto Annicchiarico
19 ottobre 2023
Il ceo di Tesla parlando dei conti trimestrali ha dipinto un quadro a tinte fosche, ben diverso da quello di un anno fa
www.ilsole24ore.com
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La nuova fabbrica da 5 miliardi in Messico, nello stato settentrionale di Nuevo Leon, potrebbe uscire dai radar.
È il segnale di allarme più potente arrivato dalla
conference call sui conti trimestrali di Tesla.
Il ceo Elon Musk si è detto preoccupato per l’impatto degli alti tassi di interesse sulle famiglie che intendono acquistare un’automobile. Ecco perché i progetti di espansione, sul fronte della produzione, del primo produttore mondiale di auto a batteria (ormai tallonato dalla rivale cinese Byd), potrebbero subire un rallentamento.
Messo alle strette, Musk non ha usato giri di parole:
«Sono spaventato da quello che è successo nel 2009, quando General Motors e Chrysler fallirono. E ci sono un sacco di guerre nel mondo».
Tesla ieri ha deluso le aspettative di Wall Street su margini, profitti e ricavi del terzo trimestre. E la causa risiede nella guerra dei prezzi dichiarata da Musk nel 2023 per sostenere i volumi. A danno della redditività:
meno del 18% il margine lordo contro il 25% di un anno fa. La riduzione dei costi è stata dipinta dal tycoon come «scavare un tunnel con un cucchiaio».
Musk punta il dito contro le cause della frenata dell’economia globale.
«Se le condizioni macroeconomiche sono burrascose, anche la nave migliore vive comunque tempi difficili», ha dichiarato, diversamente da un anno fa, quando aveva detto che Tesla sarebbe stata «resiliente alla recessione».
Inoltre, negli ultimi 12 mesi si è ulteriormente concretizzata la
minaccia della concorrenza cinese.
«Un gran numero di persone vivono di busta paga e molti debiti. Debiti sulla carta di credito, debiti ipotecari. Questa è la realtà per la maggior parte delle persone. A volte è difficile per chi percepisce un reddito elevato, magari più di 200mila dollari all’anno, capire com’è la vita per chi guadagna cinquanta, sessanta o 70mila dollari, ovvero la maggioranza. Le persone esitano ad acquistare una nuova auto se c’è
incertezza nell’economia».
«Penso - ha aggiunto Musk - che ci siano ancora parecchie cose da fare a causa della cattiva situazione creditizia.
Gli immobili commerciali, ovviamente, sono in condizioni terribili. I
tassi di interesse delle carte di credito sono usurari, anche superiori al 20%. E, col tempo, diventano estremamente punitivi».