È la previsione sugli affari illeciti dei prossimi anni formulata nella bozza di relazione conclusiva del presidente della commissione parlamentare Antimafia, Beppe Pisanu

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purtroppo è una facile previsione,
anzi una attesa
dati i fatti in corso
pesco a caso dal web
Oltre il processo Perego: da Milano a Ventimiglia, ‘ndrangheta al Nord | Blitz quotidiano
Ma il pericolo principale è la capacità della ‘ndrangheta di fare concorrenza alle banche nel credito agli imprenditori in difficoltà. “Le banche italiane sono “in buona forma in termini di fondamentali, ma il rischio di una sostanziale difficoltà di credito potrebbe esserci nel finanziare l’economia reale”:
è la conferma data sabato 28 gennaio nientemeno che dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
E come nel 2008 Milano s’è rivelata la capitale italiana della strategia di penetrazione della ‘ndrangheta, con una pioggia di manette a ben 305 persone tra Monza, Pavia, Milano Torino, Genova e la Reggio Calabria della cosca degli Strangio, così nei giorni scorsi Milano s’è rivelata anche la capitale degli uomini delle Fiamme Gialle a libro paga delle cosche calabresi.Due mesi fa è finito in galera il maresciallo
Luigi Mongelli, accusato di rapporti stretti con il clan Lampada-Valle, sbarcato alla grande a Milano con le macchinette mangiasoldi, sistemate a centinaia ovunque ci sia gente disposta a infilarvi una monetina con la speranza di vincerne molte di più.
A fine gennaio però hanno raggiunto in galera Mongelli altri uomini della sua squadra investigativa, i marescialli Michele Di Dio, Michele Noto e Luciano Russo. L’accusa è di essersi divisi in quattro dai 40 ai 60 mila euro al mese per non disturbare i titolari delle macchinette, evitando cioè di fa pagare loro quanto dovuto al fisco.
Lo scioglimento, deciso il 3 febbraio 2012 dal ministro dell’Interno, del consiglio comunale di
Ventimiglia per infiltrazioni della mafia calabrese, la ‘ndrangheta, ha fatto clamore anche perché segue lo scioglimento nel 2010 dei consigli comunali di Desio, in Lombardia, e
Bordighera, in Liguria, comune contiguo a Ventimiglia.
Ma per il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Milano, Mario Venditti, il caso Perego strade è eclatante ma non isolato: “Una parte del sistema economico lombardo è sceso a patti con la criminalità organizzata, questo è un fatto assodato”. Venditti avverte che sono molti gli imprenditori convinti “di potersi servire degli uomini della ‘‘ndrangheta e, senza neanche rendersene conto, un giorno se li ritrovano dietro la scrivania al posto loro”.
Oltre alla Perego, quali altri casi?
Venditti indica il processo Cerberus sul settore del “movimento terra” nella zona di Buccinasco, l’inchiesta Parco Sud sui rapporti tra ‘‘ndrangheta, imprenditori immobiliari e politici. Tra le indagini seguite direttamente da Venditti, il caso della famiglia Paparo di Cologno Monzese, subappaltatrice nell’Alta velocità ferroviaria grazie al rapporto con aziende importanti come la De Lieto e la Locatelli.
Una storia da manuale è quella della Makeall, società immobiliare ignota al pubblico, ma proprietaria di alcune centinaia di appartamenti tra Lombardia e Liguria. Il suo titolare, l’ingegnere milanese Agostino Augusto, aveva conosciuto tali Nicodemo Filippelli e Fabio Zocchi, attualmente sotto processo per associazione mafiosa.
Augusto aveva bisogno di soldi, ha cominciato a farseli prestare da quei due, poi il prestito è diventato usura, al punto che non potendo più pagare ha dovuto cedere la Makeall a Filippelli e Zocchi. I quali a onor del vero hanno dimostrato fiuto, concentrandosi sulle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) per anziani non autosufficienti.
Prima di finire sotto processo stavano realizzando cinque Residenze, una a Novara, una in provincia di Brescia, e tre in provincia di Pavia. Puntavano a farle accreditare dal sistema sanitario per mungere i rimborsi delle Regioni.
Spesso le banche, grazie a qualche funzionario locale, sono complici dell’usura facendo finta di non accorgersi di movimenti di denaro molto sospetti. Nel caso della Makeall, una filiale della Deutsche Bank era un ingranaggio del meccanismo”.
Tutto ciò è avvenuto anche grazie all’amicizia con Davide Valia (assessore comunale a Pero)”.- In un’intercettazione Mandelli dice: “Minchia, meglio di Davide che è a Pero… cosa dobbiamo avere?” e “è emerso inequivocabilmente che la licenza per il mini casinò è stata ottenuta anche grazie all’interessamento del politico, il quale si adopera pure per altri favori”.
- In una informativa della Mobile di Milano si afferma che Valia “si prodigò per far ottenere” a Fortunato Valle “le autorizzazioni per l’avvio di esercizi pubblici e a metterlo in contatto con altri amministratori locali di altri Comuni da lui conosciuti per favorirlo nei suoi affari”.
Non si vive di sola attesa dell’Expo. I Ros stanno infatti indagando anche sui lavori edilizi dell’area ex Ansaldo, sul deposito di materiali e mezzi dei vigili in via Marignano e su lavori a Corvetto.
Un altro degli arrestati, l'imprenditore Riccardo Cusenza, si è presentato nel 2009 alle elezioni amministrative del Comune di Cormano, con il
omississ . In una telefonata intercettata del 20 marzo 2009, Cusenza chiede a Fortunato Valle «un aiuto per essere eletto alle prossime elezioni amministrative. Cusenza, si legge ancora nell'ordinanza, non risponde subito alla domanda su chi sia il suo «padrino politico». Circa un mese dopo, nel corso di un'altra telefonata, Cusenza spiega che «un paio di famiglie calabresi mi danno una mano, vediamo di fare un po' di numeri che entriamo in un buon giro anche politico». In una conversazione del 27 aprile 2009, Cusenza vanta anche, spiega il gip, «di essere molto vicino all'attuale presidente della Provincia di Milano omississ». Al telefono Cusenza dice: «Con omississ, bravo! Siamo culo e camicia, adesso verrà all'aperitivo che organizziamo a Cormano»
qui c'è passato e presente
