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Federalismo: ora tartassa la casa (MF) Dowjones
MILANO (MF-DJ)--Gli uomini della sinistra restano scettici sui contenuti della relazione tecnica sul decreto sul federalismo municipale depositato presso la Commissione bicamerale.
"La relazione tecnica e' sbagliata", accusa infatti il vice presidente della commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale, Marco Causi. "La futura aliquota Imu, si legge in un articolo di MF, sara' ben oltre il 7,6 per mille indicato. Il Ragioniere generale dello Stato deve venire subito in commissione Bilancio per chiarire numerosi punti oscuri contenuti nella relazione tecnica che accompagna il decreto sul fisco comunale, arrivato ormai alla terza stesura". I dati resi noti dal governo (base imponibile Imu-Ici, gettito obiettivo, aliquote di equilibrio) non spiegano come si sia arrivati al famoso 7,6 per mille, e provando a rifare i calcoli, infatti, i conti non tornano. Se la base imponibile data dagli immobili assoggettabili a Imu e' di circa 1.669 miliardi, che diventano 1.585 una volta tolti gli 84 miliardi relativi a onlus e enti religiosi, e se il gettito obiettivo e' di 11,57 mld, applicando l'aliquota del 7,6 per mille (dimezzata al 3,8 per gli immobili locati), ne deriva che la parte con aliquota piena deve essere almeno di 1.460 mld e quella con aliquota agevolata di solo 124 mld. Peccato che il gettito derivante dagli affitti anche soltanto degli immobili delle persone fisiche sia di oltre 350 mld (dati Irpef 2008), praticamente il doppio. Due le conseguenze: rispetto a quanto indicato nella relazione tecnica, deve essere maggiore la parte soggetta ad aliquota piena, e quest'ultima deve essere sicuramente superiore al 7,8 per mille, forse quell'8,5 per mille indicato dall'Anci, o anche di piu'. red/lab
(END) Dow Jones Newswires
MILANO (MF-DJ)--Gli uomini della sinistra restano scettici sui contenuti della relazione tecnica sul decreto sul federalismo municipale depositato presso la Commissione bicamerale.
"La relazione tecnica e' sbagliata", accusa infatti il vice presidente della commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale, Marco Causi. "La futura aliquota Imu, si legge in un articolo di MF, sara' ben oltre il 7,6 per mille indicato. Il Ragioniere generale dello Stato deve venire subito in commissione Bilancio per chiarire numerosi punti oscuri contenuti nella relazione tecnica che accompagna il decreto sul fisco comunale, arrivato ormai alla terza stesura". I dati resi noti dal governo (base imponibile Imu-Ici, gettito obiettivo, aliquote di equilibrio) non spiegano come si sia arrivati al famoso 7,6 per mille, e provando a rifare i calcoli, infatti, i conti non tornano. Se la base imponibile data dagli immobili assoggettabili a Imu e' di circa 1.669 miliardi, che diventano 1.585 una volta tolti gli 84 miliardi relativi a onlus e enti religiosi, e se il gettito obiettivo e' di 11,57 mld, applicando l'aliquota del 7,6 per mille (dimezzata al 3,8 per gli immobili locati), ne deriva che la parte con aliquota piena deve essere almeno di 1.460 mld e quella con aliquota agevolata di solo 124 mld. Peccato che il gettito derivante dagli affitti anche soltanto degli immobili delle persone fisiche sia di oltre 350 mld (dati Irpef 2008), praticamente il doppio. Due le conseguenze: rispetto a quanto indicato nella relazione tecnica, deve essere maggiore la parte soggetta ad aliquota piena, e quest'ultima deve essere sicuramente superiore al 7,8 per mille, forse quell'8,5 per mille indicato dall'Anci, o anche di piu'. red/lab
(END) Dow Jones Newswires