TIENITI STRETTI I RICORDI, TI VERRANNO A CERCARE NEI GIORNI DI PIOGGIA

Nelle prossime settimane Campo Dall’Orto dovrà cambiare i direttori dei telegiornali.
Per adesso, le nomine più discusse riguardano le reti: Ilaria Dallatana (Rai2, ex Magnolia)
e Daria Bignardi (Rai3, ex conduttrice) percepiscono lo stesso compenso, 300.000 euro per tre anni, 20.000 in meno dei predecessori Andrea Vianello e Angelo Teodoli.

Per l’esattezza, lo stipendio di Teodoli (Rai4) è di 326.000 euro.

Cdo per svecchiare l’offerta informativa e il racconto sportivo ha chiamato in Viale Mazzini due professionisti che hanno scatenato una furente reazione politica: Gabriele Romagnoli (230.00), direttore di Rai Sport;

Carlo Verdelli
(320.000), direttore dell’informazione.

Il principale assisente di Cdo (il capo dello staff), Guido Rossi, è sotto la soglia dei 200.000, a differenza dell’ex Carlo Nardello (302.000) che ha lasciato l’azienda.

Stipendi quasi uniformi per i direttori dei telegiornali: Mario Orfeo (Tg1, 320.000),

Marcello Masi
(Tg2, 280.000),

Bianca Berlinguer
(280.000).

Campo Dall’Orto, però, ha sforbiciato il compenso del direttore della comunicazione di 60.000 euro: a Giovanni Parapini vanno 260.000 euro l’anno.

Spesso è inserita nella lista di partenza, ma Tinni Andreatta è saldamente al vertice di Rai Fiction con un accordo a tempo indeterminato di 272.000 euro.

Carriera, numeri, percorsi, relazioni, selezioni, un anno del manager renziano in Viale Mazzini in poche righe. Oggi è domenica, ma per Cdo è un altro esordio.
 
Poco più di 5.000.000 ( CINQUE MILIONI DI EURO ) quasi 10 miliardi di vecchie lire

per 17 personaggi ....in cerca d'autore........
 
Cosa volete che siano per un'azienda che già incassa 1637 milioni di euro e che si appresta ad incassarne poco più di 2000 milioni .........
 
La premessa è surreale ma necessaria.

Le province sono state abolite però ci sono ancora. Non esistono più come organismo politico, non hanno più un presidente eletto dal popolo con relativo codazzo di assessori.

Ma ci sono ancora come pezzo dello Stato, come uffici dove ogni giorno le persone vanno a lavorare.
La notizia, invece, è che adesso hanno qualche soldino in più.
Dopo anni di tagli continui, dopo un lungo periodo in cui la sola parola provincia comportava l’accusa di malversazione e spreco di denaro pubblico,
la settimana scorsa c’è stata un’inversione di tendenza. Piccola e silenziosa. Ma significativa.

Nel disegno di legge sugli enti locali, approvato dalla Camera e adesso all’esame del Senato, invece delle solite sforbiciate le province hanno ottenuto una dote aggiuntiva di 148 milioni di euro.

Soldi che potranno usare per la manutenzione delle strade e delle scuole, le due funzioni più importanti fra quelle rimaste nelle loro mani.
Fosse accaduto qualche anno fa, quando l’austerity sembrava la soluzione e tutti i mali del cielo e della terra, sarebbe scoppiato l’inferno.

Stavolta, invece, c’è stata solo una piccola lite condominial/istituzionale, con il mugugno dei Comuni che quei soldi li avrebbero voluti per loro.
 
Ma poi cazzo ci facevi scalza in cima alla montagna :mmmm: di la verità :d: Te e Dany Man ;) Aria buona, ferie, fatto bene :cin:
 
Disfattista, fai ancora la tua gran figura fidati

Fai ancora una gran figura :) fidati, e la foto è una figata, io mi ci farei un quadro, e il fotografo è bravo, io di foto così mai avuto una :(.
:oops::baci:
Il fotografo è mio marito :confused:

Sto preparando le panoramiche... le posterò nei prossimi giorni ;)... alcune sono davvero carine :up:
 

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