Sgozzato da un immigrato, ma senza risarcimento
David è morto per una persona che non sarebbe dovuta essere lì in quel momento.
Era stato espulso nel 2007, poi è rientrato in Italia illegalmente con un barcone chiedendo asilo.
Al diniego della commissione, ha fatto ricorso.
Per questo motivo la famiglia aveva comunicato l'intenzione di
portare in Tribunale Angelino Alfano e Matteo Renzi. E così ha fatto.
Ma ora il governo umilia nuovamente i genitori di David, escludendola dal risarcimento riconosciuto dal governo per le vittime dei reati violenti e internazionali.
Il motivo? David guadagnava troppo: 13.500 euro all'anno. Poco più di mille euro al mese. Troppo, per il governo Renzi, se vuoi ottenere un sussidio dallo Stato dopo che sei stato ucciso in strada.
La legge 122 approvata nel luglio scorso, infatti, prevede che per ottenere il risarcimento la vittima debba avere un reddito inferiore agli 11.528 euro.
L’avvocato della famiglia, Massimo Proietti, ha definito la norma
"una vergogna, anzi una elemosina che è anche non costituzionale".
"«In sostanza – spiega l’avvocato Proietti, riportato da
Umbria24 – per poche centinaia di euro la famiglia Raggi, che ovviamente è molto contrariata, a questo punto è fuori dal risarcimento ed è oggettivamente una vergogna. Non capisco come si possano distinguere morti e morti sulla base di un reddito. Per quanto ci riguarda comunque andremo avanti per vie legali visto che presenteremo istanza".