patt
Forumer storico
BUONGIORNO CIOFFERS!!!!
J. WEATHERFORD
Non soltanto il denaro parla, ma impone le sue ragioni su qualunque società conquisti, soggiogando ogni altra istituzione o sistema.
Wall Street chiude in calo, pesano dollaro e dati macro
Questa volta gli investitori puniscono il continuo slittamento del dollaro nei confronti delle principali valute mondiali, dopo alcuni dati macroeconomici contrastanti. Il Dow Jones chiude così intorno ai 10.428,02 punti (-0,46%), mentre il più ampio S&P500 termina a quota 1.173,82 (-0,40%). Dal canto suo il Nasdaq (grafico torna a 2.096,81 punti (-0,48%) con i semiconduttori in forte calo (-1,40%). Ancora in luce l’indice delle small cap a stelle e strisce, il Russell 2000 che limita il calo a 633,74 punti (-0,11%). Intanto l’oro perde leggermente terreno, a quota 453,20, mentre il petrolio chiude sui 49,13 dollari al barile, mezzo dollaro circa meno di ieri. In ulteriore calo i T-bond, col rendimento sul 10 anni al 4,36% (dal 4,33 di ieri sera) e quello sul 30 anni al 5,01% (dal 4,98%).
Dopo una buona lettura dei dati sul Pil del III trimestre, rivisto al rialzo oltre le attese (+3,9% contro il previsto +3,7%), l’indice di fiducia dei consumatori elaborato dal Conference Board è calato a novembre a 90,5 punti, dai 92,9 del mese precedente. Dati che hanno deluso gli economisti, che si attendevano un incremento a quota 96,5 punti, e che hanno finito col pesare ulteriormente sul già debole comparto delle catene distributive, ieri appesantite dal calo di Wal-Mart (WMT) a causa degli taglio delle stime sui risultati di novembre. E sempre Wal-Mart, insieme a Home Depot (HD) è stato anche stasera tra i peggiori, con cali tra l’1,7% e il 2% ciascuno.
Sullo stesso livello il calo di Intel (INTC), che in attesa del consueto aggiornamento delle stime sul trimestre in corso, previsto per giovedì, ha ulteriormente perso terreno, complice anche una nota piuttosto prudente di Merrill Lynch al riguardo. Pfizer Inc (PFE) è stata tra i pochi componenti del Dow a chiudere in buon recupero, dopo aver ribadito le proprie stime per il 2004 e aver annunciato una previsione per il 2005 apparsa in linea con il range di previsioni degli analisti di Wall Street.
Se i dati hanno offerto un quadro misto, pesando non solo sui titoli azionari ma anche sui bond, alcuni analisti ritengono che tra qualche giorno il denaro in uscita dal reddito fisso potrebbe almeno in parte prendere la via del listino azionario, fornendo una spinta forse decisiva per far partire l’atteso rally pre-natalizio, anche se la previsione di un possibile rialzo dei tassi da parte della Fed nel prossimo Fomc di metà dicembre non aiuta.
Tornando ai singoli titoli, in una giornata povera di trimestrali di un qualche peso e di particolari commenti da parte degli analisti, Taser International Inc. (TASR) si mette in luce con un rialzo del 9% circa dopo che la compagnia ha respinto le accuse di Amnesty International circa la pericolosità delle sue pistole elettriche, che secondo gli attivisti per i diritti umani avrebbero ucciso oltre 70 persone negli ultimi tre anni, sostenendo che le armi in questione sono state pensate per limitarsi a stordire un aggressore e sono tra le alternative più sicure all’uso della forza da parte delle forze dell’ordine. In aggiunta il titolo ha beneficiato oggi di uno split di 2 nuove azioni ogni 1 vecchia.
Intanto Bank of New York (BK) fa parlare di sè in quanto starebbe per accordarsi con la Sec per evitare un possibile processo penale per l’accusa di non aver avvisato circa alcune attività sospette poste in essere da una delle sue filiali. Il titolo ha poi chiuso in calo dello 0,24%; sempre in ambito di controversie legali Aig (AIG) ha invece preferito pagare una multa per complessivi 126 milioni dollari ed evitare un’inchiesta in merito ad una vicenda che vede il gruppo accusato di aver venduto attraverso la sua divisione finanziaria prodotti che potrebbero aver avuto un ruolo nella frode contabile realizzata da PNC Financial Services. La somma appare superiore a quanto finora previsto, tanto che il titolo ha chiuso in calo dello 0,7% circa.
Dati macro attesi oggi
Ore 9.45
ITA: Indice PMI manifatturiero Novembre
Ore 9.50
FRA: Indice PMI manifatturiero Novembre
Ore 9.55
GER: Indice PMI manifatturiero Novembre
Ore 10.00
UE: Indice PMI manifatturiero Novembre
Ore 10.30
UK: Indice PMI manifatturiero Novembre
Ore 11.00
UE: PIL 2004.III revisione
UE: Disoccupazione Ottobre
Ore 14.30
USA: Spese famiglie Ottobre Consenso +0.4%
USA: Redditi famiglie Ottobre Consenso +0.4%
Ore 16.00 USA: Indice ISM manifatturiero Novembre Consenso 57
USA: Spese per costruzioni Ottobre Consenso +0.5%
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J. WEATHERFORD
Non soltanto il denaro parla, ma impone le sue ragioni su qualunque società conquisti, soggiogando ogni altra istituzione o sistema.
![1101860845senzanome2.gif](/proxy.php?image=http%3A%2F%2Fwww.investireoggi.it%2FphpBB2%2Fimmagini%2F1101860845senzanome2.gif&hash=b14cabb792f16b2d1ef800f8fc17d816)
Wall Street chiude in calo, pesano dollaro e dati macro
Questa volta gli investitori puniscono il continuo slittamento del dollaro nei confronti delle principali valute mondiali, dopo alcuni dati macroeconomici contrastanti. Il Dow Jones chiude così intorno ai 10.428,02 punti (-0,46%), mentre il più ampio S&P500 termina a quota 1.173,82 (-0,40%). Dal canto suo il Nasdaq (grafico torna a 2.096,81 punti (-0,48%) con i semiconduttori in forte calo (-1,40%). Ancora in luce l’indice delle small cap a stelle e strisce, il Russell 2000 che limita il calo a 633,74 punti (-0,11%). Intanto l’oro perde leggermente terreno, a quota 453,20, mentre il petrolio chiude sui 49,13 dollari al barile, mezzo dollaro circa meno di ieri. In ulteriore calo i T-bond, col rendimento sul 10 anni al 4,36% (dal 4,33 di ieri sera) e quello sul 30 anni al 5,01% (dal 4,98%).
Dopo una buona lettura dei dati sul Pil del III trimestre, rivisto al rialzo oltre le attese (+3,9% contro il previsto +3,7%), l’indice di fiducia dei consumatori elaborato dal Conference Board è calato a novembre a 90,5 punti, dai 92,9 del mese precedente. Dati che hanno deluso gli economisti, che si attendevano un incremento a quota 96,5 punti, e che hanno finito col pesare ulteriormente sul già debole comparto delle catene distributive, ieri appesantite dal calo di Wal-Mart (WMT) a causa degli taglio delle stime sui risultati di novembre. E sempre Wal-Mart, insieme a Home Depot (HD) è stato anche stasera tra i peggiori, con cali tra l’1,7% e il 2% ciascuno.
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Sullo stesso livello il calo di Intel (INTC), che in attesa del consueto aggiornamento delle stime sul trimestre in corso, previsto per giovedì, ha ulteriormente perso terreno, complice anche una nota piuttosto prudente di Merrill Lynch al riguardo. Pfizer Inc (PFE) è stata tra i pochi componenti del Dow a chiudere in buon recupero, dopo aver ribadito le proprie stime per il 2004 e aver annunciato una previsione per il 2005 apparsa in linea con il range di previsioni degli analisti di Wall Street.
Se i dati hanno offerto un quadro misto, pesando non solo sui titoli azionari ma anche sui bond, alcuni analisti ritengono che tra qualche giorno il denaro in uscita dal reddito fisso potrebbe almeno in parte prendere la via del listino azionario, fornendo una spinta forse decisiva per far partire l’atteso rally pre-natalizio, anche se la previsione di un possibile rialzo dei tassi da parte della Fed nel prossimo Fomc di metà dicembre non aiuta.
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Tornando ai singoli titoli, in una giornata povera di trimestrali di un qualche peso e di particolari commenti da parte degli analisti, Taser International Inc. (TASR) si mette in luce con un rialzo del 9% circa dopo che la compagnia ha respinto le accuse di Amnesty International circa la pericolosità delle sue pistole elettriche, che secondo gli attivisti per i diritti umani avrebbero ucciso oltre 70 persone negli ultimi tre anni, sostenendo che le armi in questione sono state pensate per limitarsi a stordire un aggressore e sono tra le alternative più sicure all’uso della forza da parte delle forze dell’ordine. In aggiunta il titolo ha beneficiato oggi di uno split di 2 nuove azioni ogni 1 vecchia.
Intanto Bank of New York (BK) fa parlare di sè in quanto starebbe per accordarsi con la Sec per evitare un possibile processo penale per l’accusa di non aver avvisato circa alcune attività sospette poste in essere da una delle sue filiali. Il titolo ha poi chiuso in calo dello 0,24%; sempre in ambito di controversie legali Aig (AIG) ha invece preferito pagare una multa per complessivi 126 milioni dollari ed evitare un’inchiesta in merito ad una vicenda che vede il gruppo accusato di aver venduto attraverso la sua divisione finanziaria prodotti che potrebbero aver avuto un ruolo nella frode contabile realizzata da PNC Financial Services. La somma appare superiore a quanto finora previsto, tanto che il titolo ha chiuso in calo dello 0,7% circa.
![1101855635ti2.gif](/proxy.php?image=http%3A%2F%2Fwww.investireoggi.it%2FphpBB2%2Fimmagini%2F1101855635ti2.gif&hash=06cc05463313a21f64d956340ce408f2)
![11018556472.gif](/proxy.php?image=http%3A%2F%2Fwww.investireoggi.it%2FphpBB2%2Fimmagini%2F11018556472.gif&hash=8012ee7ff38f04b3b418649c9935769c)
Dati macro attesi oggi
Ore 9.45
ITA: Indice PMI manifatturiero Novembre
Ore 9.50
FRA: Indice PMI manifatturiero Novembre
Ore 9.55
GER: Indice PMI manifatturiero Novembre
Ore 10.00
UE: Indice PMI manifatturiero Novembre
Ore 10.30
UK: Indice PMI manifatturiero Novembre
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UE: PIL 2004.III revisione
UE: Disoccupazione Ottobre
Ore 14.30
USA: Spese famiglie Ottobre Consenso +0.4%
USA: Redditi famiglie Ottobre Consenso +0.4%
Ore 16.00 USA: Indice ISM manifatturiero Novembre Consenso 57
USA: Spese per costruzioni Ottobre Consenso +0.5%