Finmeccanica ha convinto ieri analisti e operatori della bontà strategica dell'acquisizione dell'americana Drs ma ha ceduto terreno in Borsa a 20,41 euro (-4,45%) perchè il mercato vuole vedere più chiaro sui termini di finanziamento dell'operazione. I vertici del gruppo guidato dal presidente e a.d. Pier Francesco Guarguaglini e dal condirettore generale e direttore finanziario Alessandro Pansa erano ieri a Londra per illustrare l'operazione in concomitanza con l'annuncio dei risultati del primo trimestre e dell'acquisizione dell'11,1% di Eurotech a 4,6 euro per azione.
Guarguaglini, parlando a margine dell'incontro con Il Sole 24 Ore ha posto l'enfasi sulla complementarità dell'operazione «che rafforza il nostro secondo posto sul mercato Usa tra le società straniere della Difesa e ci dà la leadership mondiale nell'elettronica ottica: Drs è forte in campo terrestre e navale mentre noi abbiamo un punto d'eccellenza in quella aerea». Guarguaglini ha espresso fiducia e «tranquillità» sulla possibilità di realizzare l'acquisizione senza scosse: «certo – ha detto – le acquisizioni si fanno e poi bisogna digerirle ma noi abbiamo seri piani operativi che applichiamo come gruppo».
L'operazione, da 3,4 miliardi di euro, concordata col management della società Usa, verrà finanziata con un prestito sindacato (organizzato da Mediobanca, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, e UniCredit) a fronte di una combinazione di emissione di debito a lungo, un aumento di capitale, alcuni disinvestimenti e l'attesa quotazione in Borsa di Ansaldo Energia. Pansa ha detto che «l'aumento di capitale avverrà nei prossimi due-tre mesi» ma non ha voluto dare dettagli rilevando che «certe operazioni si fanno e poi si annunciano». Più tardi Guarguaglini, intervenuto a "Radio 24" ha detto che l'orientamento è quello di un aumento di capitale sugli «800-850 milioni perchè posso farlo fino a 42,5 milioni di azioni». Su questi numeri infatti c'è già la delega autorizzata dall'assemblea dei soci. Quanto al collocamento di Ansaldo Energia, Pansa ha detto di puntare a replicare «il grande successo» della quotazione di Ansaldo Sts. Finmeccanica si attende la chiusura dell'operazione entro il quarto trimestre del 2008. Fitch ha confermato il rating del debito di Finmeccanica con outlook positivo, mentre S&P ha messo il debito a lungo e a breve termine in creditwatch negativo. Sotto revisione anche il giudizio di Moody's.
Con l'acquisto di Drs Finmeccanica ha compiuto il maggiore salto di qualità da parte di un gruppo europeo sul ricco mercato americano, l'unico con prospettive di crescita anche se ieri alcuni analisti si domandavano se non fossimo all'inizio di una flessione del ciclo sulla scia dell'uscita di scena dell'amministrazione Bush e dell'affaticamento della presenza americana in Iraq e Afghanistan. Anche se il settore della difesa, come rilevava in collegamento dagli Usa Mark Newman, Ceo di Drs, ha cicli molto lunghi. Pansa ha detto che, con la nuova acquisizione, Finmeccanica conta di raggiungere nel 2009 ricavi tra 17,3 e 18,1 miliardi di euro e un Ebitda tra 1,526 e 1,646 miliardi. A chi gli ha chiesto se prevedesse tagli di organici, Guarguaglini ha risposto lapidario che «non avremmo comprato la società se avessimo dovuto tagliare». Ben 200 manager di Drs sono peraltro legati, secondo Newman, da un vincolo di lealtà e hanno accolto «con entusiasmo» l'operazione .
Nel primo trimestre dell'anno, intanto, Finmeccanica ha registrato un aumento dei ricavi del 6% a 2,916 miliardi rispetto al primo trimestre del 2007. I nuovi ordinativi sono cresciuti del 35% mentre l'utile netto ha raggiunto i 126 milioni grazie anche alla plusvalenza derivata dalla cessione del 2,85% di Stm.