Trading Bar 2011 by gli amici di Windjets

Mi spiace Mat:(
era davvero ottima l'intuizione....
:wall::wall::wall:

porcaputtena kid ho preso i max di giornata!
quando non si può seguire sarebbe meglio flattare....
per alzarmi alle 09:00 ho pure messo la sveglia!
in vacanza è un disastro! faccio più fatica ad alzarmi alle nove in vacanza che alle 6 durante l'anno :wall::wall:

comunque sono già in lettera con mezza posizione odierna a 7,1... ordine multiday... attendo fiducioso i 1190 del capo e l'eseguito... spero entro giovedì
 
parliamo di borsa va...
il post risale alle 15:50 di oggi

tatatatatatatatam :)



mkt con volatilà fuori dalla norma c'è nervosissmo nell'aria....,
stamani un giro veloce su lux...+3%
kiuso maria 0,9.....
seguo mlm.

sono in denaro ....., con ordini bassi......., isp 1, maria 0,782, seat 0,047, bmi 1,38 ....,
vediamo ke succede.....


es 1120 al momento regge ...spero in una forzatura verso il basso per incrementare i lotto 1120.....
1,14 nn sarebbe male,entro le 17.00 possibile mn prima di ripartire..., usare stop sekki.......,
ieri parlavo di tango ...si balla....okki aperti ke ti fottono di brutto.

3,65 provo un ingresso sul gas....., primo step.


gli yankee hanno dei problemi con le banke ......, studia attentamente i grafici mensili......., di bac,c, ms, gs,wfc
ki farà il botto......., qualcuna delle suddette è in sofferenza con il silver........, butteranno giù il silver o salterà la banca..???.


problemi in area lord........., devono comprare gold......, da restituire agli aventi diritti, le materie prime sono in bolla.....,
perkè le riserve sono moilto inferiori a ciò ke è trattato con i futures........, prima o poi i nodi tornano sempre al pettine....., si coalizzeranno per una discesa soft....., restituendo a ki ha diritto......, o salterà................ con effetti devastanti.....

sono in denaro su pg.....




amen

grazie capo :bow:

quando te la senti di picazzare mlm?
credo interessi a tutti...


raga: facciamo che qualcuno guarda quei grafici mensili... io sono ancora in vacanza :-o:help:
 
QE3? Sì, ma non da Jackson Hole

L’ok a un nuovo piano di quantitative easing, l’acquisto di titoli di Stato a lungo termine, torna prepotentemente al centro del dibattito di analisti, trader ed economisti.
Specie a pochi giorni dal via, venerdì, del simposio di Jackson Hole, appuntamento dove ogni anno si incontrano i membri della Fed, i governatori delle principali banche centrali mondiali e i rappresentanti del Fondo monetario internazionale. Un evento considerato anche quest'anno uno degli snodi del mercato finanziario.

Dodici mesi fa la Federal Reserve aveva annunciato proprio dalle montagne del Wyoming il cosiddetto Quantitative Easing 2 (QE2) per 600 miliardi di dollari, poi partito tra ottobre e novembre 2010. Da quell’annuncio l’indice S&P500 aveva guadagnato, fino ai massimi del maggio scorso, circa 30 punti percentuali, mettendo fine a una tormentata fase di debolezza.
Quante probabilità ci sono che si possa assistere a un revival di allentamento quantitativo ora che l'economia americana si trova nuovamente a convivere con crescenti rischi di recessione e con un peggioramento delle condizioni sui mercati finanziari?
Venerdì il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, terrà un attesissimo discorso alle 16.00 ora italiana, e nonostante i rendimenti sui Treasury ai minimi di sempre indichino una scommessa del mercato per un nuovo QE, gli analisti che per primi si sono cimentati nel formulare previsioni, quelli di Société Générale e di Goldman Sachs, invitano alla prudenza, o almeno a non attendersi un QE classico.
In una nota pubblicata oggi gli analisti di SocGen spiegano che prima di arrivare a un QE3 la Fed metterà in campo tutte le armi convenzionali e soprattutto degli strumenti meno controversi. In questo senso è considerato più probabile l’innalzamento della duration media dei titoli nel portafoglio della Fed. Un’altra opzione vaglitata da SG è la modifica del bilancio della Fed attraverso la promessa di non ridurre la quantità di titoli in portafoglio prima del 2013 o mediante il mantenimento dell’esposizione attuale almeno fino al 2013. Una misura, quest’ultima, che “aprirebbe le porte” al QE3.
Anche gli analisti di Goldman Sachs si aspettano che Bernanke delineerà ulteriori opzioni d’allentamento, e come nel caso di SG ritengono più probabile un cambiamento alla composizione del bilancio della banca centrale piuttosto che una sua espansione. “Se usato aggressivamente, questo approccio può avere un impatto significativo”, spiegano da Goldman. Naturalmente c’è anche l’altra faccia della medaglia: “Basandoci sulle nostre conversazioni con i clienti – aggiungono gli analisti– gli investitori sarebbero davvero molto sorpresi se il discorso (di Bernanke, ndr) non includesse una discussione sull’acquisto di titoli".
 
Tonfo ai minimi dal 2008 per lo Zew, indicazioni positive invece dall'indice Pmi tedesco

Il repentino aumento dello scetticismo sulle prospettive economiche, testimoniato dal calo ai minimi da fine 2008 registrato dallo Zew tedesco, non frena il rally dei mercati e dell'euro. Dopo una prima reazione negativa all'uscita dello Zew, gli indici azionari europei hanno continuato nel sentiero positivo con il Dax di rancoforte che sale del'1,75%, il Cac 40 di quasi il 2%, mentre Piazza Affari limita i guadagni con il Ftse Mib in salita dello 0,91%. Tra le valute prosegue il movimento rialzista dell'euro a quota 1,4485 dollari, non lontano dai massimi a 3 settimane.

L’indice tedesco Zew sulle aspettative economiche ad agosto si è attestato a -37,6 punti dai -15,1 fatti segnare il mese precedente. Il consensus era per un calo meno marcato a -26 punti. Si tratta dei minimi dal dicembre 2008 quando l'economia tedesca era in piena recessione. L'istituto di ricerca teutonico ha rimarcato come sia fortemente aumentato lo scetticismo sulle prospettive economiche per l'area euro con la crescita del pil tedesco del secondo trimestre che ha fortemente deluso le attese.

L’economia tedesca ha registrato nel secondo trimestre un forte rallentamento registrando un progresso limitato alo 0,1% su base trimestrale rispetto al +1,3% del primo trimestre. Ieri il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgan Schaeuble, ha dichiarato in un'intervista radiofonica che per la Germania non c'è rischio recessione e le stime rimangono di un progresso del 3% del pil quest'anno nonostante il forte rallentamento economico registrato nel secondo trimestre.

Indicazioni più confortanti sono arrivate invece dall’indice Pmi manifatturiero che evidenzia una tenuta dell’attività economica nel mese di agosto. La prima lettura flash dell’indice Pmi manifatturiero tedesco evidenzia un dato stabile a 52 punti ad agosto rispetto alle attese che erano di un calo a 50,6 punti. Domani l’agenda economica vede l’uscita di un altro importante dato tedesco, l’indice Ifo di agosto. Le attese sono di un nuovo calo a 111 punti dai 112,9 del mese precedente.

Berlino intanto ieri ha annunciato i nuovi obiettivi di contenimento del debito. Il pareggio di bilancio dovrebbe arrivare con un anno d'anticipo. Il rapporto mensile del ministero delle Finanze evidenzia come il rapporto deficit/pil è ora visto scendere all'1,5% quest'anno dal 3,3% del 2010 con pareggio di bilancio nel 2014. Le precedenti stime erano invece di un deficit sotto il 2,5% quest'anno e pareggio solo nel 2015. Il debito pubblico tedesco a fine anno dovrebbe scendere del 3% attestandosi a quota 80%.
 
Banca Popolare di Milano: precisazioni in merito all’aumento di capitale


Comunicato stampa Banca Popolare di Milano

Con riferimento alla notizia diffusa oggi da ANSA, la Banca Popolare di Milano conferma che l’iter per l’emissione dell’aumento di capitale fino a 1,2 miliardi di Euro prosegue nei termini e nei tempi secondo il calendario a suo tempo definito.
In particolare l’ordine del giorno del Consiglio di Amministrazione convocato per giovedì 25 agosto p.v. contiene la proposta di attuazione della delega all’aumento di capitale in parola. Non risultano confronti con Banca d’Italia per valutare l’eventuale rinvio dell’operazione.
 
Tassi Bce 2011 previsioni: verso una conferma dell’attuale livello



Il rallentamento del Pil dell'Eurozona dovrebbe spingere la Bce ad allinearsi alle analoghe decisioni della Fed



La Banca Centrale Europea dovrebbe seguire la Federal Reserve nella propria politica di stabilità dei tassi di interesse ufficiali di riferimento, confermando il mantenimento dell’attuale livello durante tutto l’arco del 2012 e – così come la massima istituzione monetaria federale statunitense – magari anche nella prima parte del successivo 2013.
Tassi Bce 2011

Ad esserne convinto è un numero crescente di osservatori internazionali, che hanno avuto la “certezza” sostanziale delle proprie convinzioni nelle giornate successive alla pubblicazione dei dati relativi alla debole crescita economica della Germania, dell’Eurozona e dell’intera Unione Europea allargata a 27 membri.
Pil Eurozona

La produzione interna lorda dell’Eurozona è infatti cresciuta di 0,2 punti percentuali durante il secondo trimestre 2011, con la peggiore prestazione che il vecchio Continente possa ricordare alla recessione del 2009, e con dati sostanzialmente deludenti per quanto riguarda la Germania e la Francia, tradizionali “locomotive” del Pil europeo.
Pil Eurozona previsioni

Se i dati consuntivi non sono certamente esaltanti, lo stesso purtroppo lo si può dire per quelli previsionali, visto e considerato che è difficile trovare qualche ricerca positiva in merito ai mesi che chiuderanno questo 2011, i quali dovrebbero contraddistinguersi ancora una volta per livelli di crescita economica scarsamente incisivi.
Tassi interesse Bce

Come conseguenza di quanto sopra, la Banca Centrale Europea dovrebbe allora decidersi a mantenere invariati i livelli dei tassi di interesse ufficiali sulle operazioni di rifinanziamento, pari oggi all’1,5%, dopo i due incrementi di 25 basis points lanciati nella prima parte dell’anno.
Eurobond Bce

Le azioni della Banca Centrale Europea non finiranno tuttavia con la sola indifferenza sul fronte dei tassi. Ciò che sembra certo è che l’istituzione monetaria continuerà ad agire come protagonista nelle operazioni di acquisto di titoli di debito di alcuni Paesi in difficoltà, come l’Italia e la Spagna. Più difficile è invece prevedere concretamente se, e in che modo, l’autorità sarà ammessa a emettere i c.d. eurobond, cioè titoli di debito “continentali”, auspicati da alcuni e osteggiati in maniera più o meno evidente da altri.
 
ueiiiiiiiiiiii
ciao rindo,
bentornato!!

hai seguito fiat la scorsa settimana?

ciao Mat... ho seguito solo da spettatore.... vederla a 3.98 fa gola...
pero' credo che non è finita qui... aspetto 3.70 poi si entra...

:rolleyes:

per il resto sto mettendo a punto il mio nuovo TS !!

da settembre trado SOLO crude oil, sp 500 con i futures...( chi vuole mi puo' seguire con i relativi ETF o i certificati rbs long e short di frengolone...)

saranno tradate SOLO SU FRAME WEEKLY quindi 1 al massimo 2 trades a settimana... stop loss larghi, disponibilità minima per seguire questo TS 25.000 euro ( in quanto una volta in posizione si possono aprire fino a 4 lotti )

:cool::cool::cool:

ok?
 

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