MATLEY
Forumer storico
Buongiorno a tutti. Leggervi è un vero piacere ma certe cose mi mettono un po' in apprensione e preoccupazione. Spero che tutte le catastrofi descritte siano solo ipotesi molto lontane dalla realtà. Premetto che non ci credo ma si sta avvicinando il 21-12-2012: che sia questo un punto di svolta ? Ripeto che non ci credo ma l'umanità ha bisogno di una sterzata importante per sopravvivere a se stessa. Con affetto.
BYE BYE
non dirlo a me...
ieri notte non ho dormito pensando a dove quazzo è finito l'oro delle twin towers...
non c'era?
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Ken Holden, che si è occupato delle demolizioni dei restanti edifici del World Trade Center e della rimozione dei detriti, ha detto alla Commissione sull'11/9: "Sottoterra era ancora così caldo che metallo fuso colava sui lati delle pareti del WTC-6". (fonte)
William Langewiesche, l'unico giornalista ad avere accesso illimitato a Ground Zero durante le operazioni di sgombero, ha detto: "I primi giorni, i ruscelli di metallo fuso che colavano dai punti più caldi scorrevano tra le pareti in frantumi delle fondamenta." ([ame="http://www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0865476756/centerforcoop-20"]fonte[/ame])
Le prove della presenza di acciaio fuso nelle macerie del WTC sono, insomma, schiaccianti.
L’osservatore può notare che la superficie visibile del metallo è ancora rosso-arancio molti giorni dopo l’11 settembre. Ciò implica la presenza di una grande quantità di un metallo con relativamente bassa conduttività termica e grande capacità termica in una localizzazione sotterranea. Come il magma nel cono di un vulcano, questo metallo può rimanere ardente e fuso per molto tempo – una volta che il metallo sia sufficientemente caldo da fondersi in gran quantità e sia mantenuto in una posizione sotterranea.
Gli elementi in acciaio fusi o addirittura “parzialmente evaporati” sono particolarmente fastidiosi per la teoria ufficiale del "crollo causato dagli incendi", dal momento che un incendio che coinvolge carta, materiali da ufficio e del combustibile, non può generare temperature in nessun modo vicine ai 2760° C necessari per far “evaporare” l’acciaio, o anche solo ai 1538° C necessari per fonderlo.
Tuttavia, thermite, RDX ed altri esplosivi di uso comune, arrivando ai 2800° C, possono tranquillamente tranciare l’acciaio (tagliando quindi simultaneamente, in una esplosione controllata, le colonne portanti) e raggiungere le temperature richieste. E' plausibile anche che siano state implicate delle altre reazioni chimiche che possono verificarsi a temperature più basse.
Ciò che è assolutamente certo è che non può essere opera di un semplice incendio.
[E la recente scoperta di tracce di nano-thermite nelle macerie del WTC lo ha confermato una volta per tutte, n.d.r.]
Tuttavia, thermite, RDX ed altri esplosivi di uso comune, arrivando ai 2800° C, possono tranquillamente tranciare l’acciaio (tagliando quindi simultaneamente, in una esplosione controllata, le colonne portanti) e raggiungere le temperature richieste. E' plausibile anche che siano state implicate delle altre reazioni chimiche che possono verificarsi a temperature più basse.
Ciò che è assolutamente certo è che non può essere opera di un semplice incendio.
[E la recente scoperta di tracce di nano-thermite nelle macerie del WTC lo ha confermato una volta per tutte, n.d.r.]
TORRI GEMELLE: CROLLI PASSIVI, O DEMOLIZIONI CONTROLLATE? Vi siano molte testimonianze che parlano di "multiple esplosioni", avvenute prima e durante i crolli stessi; il fatto che i detriti siano stati lanciati con forza in orizzontale, a grande distanza, e addirittura verso l’alto; il fatto che tutto si sia ridotto in polvere finissima, senza che sia rimasto un solo blocco di cemento intatto; il fatto che tutto l’acciaio dei piloni rimasto sia stato svenduto o riciclato in gran fretta, senza che nessuno potesse prima analizzarlo; il fatto che la proprietà - a sua volta fresca di poche settimane - avesse appena stipulato un vantaggiosissimo contratto assicurativo contro attacchi terroristici (ha di recente incassato 7 miliardi di dollari)