ROMA - Giuseppe Recchi alla presidenza dell'Eni e Paolo Andrea Colombo a quella dell'Enel. Sono queste le novità più rilevanti che emergerebbero dal giro delle nomine nelle grandi società pubbliche quotate. Il blitz della politica, e in particolare quello della Lega che pareva aver prenotato alcune importanti poltrone, pare dunque scongiurato.
Salvo sorprese dell'ultima ora, gli annunci non saranno dati prima delle cinque, ora di chiusura dei mercati, ai vertici di Enel, Eni, Finmeccanica e Terna non ci saranno molte novità. Ma le poche che interverranno, dovrebbero riguardare l'ingresso, nel ruolo di presidenti, dei due professionisti ben conosciuti dall'azionista: il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.
Per Finmeccanica sembra confermato il passo indietro di Pier Francesco Guarguaglini che manterrebbe la poltrona di presidente con alcune deleghe sull'estero mentre perderebbe quella di amministratore delegato. Al suo posto sarebbe stato designato l'attuale amministratore delegato della controllata Agusta Westland, Giuseppe Orsi, che l'avrebbe spuntata su Giuseppe Zampini, amministratore delegato di Ansaldo Energia, altra società del gruppo dell'aerospazio e difesa. Stabili, almeno fino alla tarda serata di ieri, parevano i vertici di Terna, con il duo Flavio Cattaneo-Luigi Roth, e di Poste con Massimo Sarmi-Giovanni Ialongo.
Grandi esclusi, dunque, dovrebbero essere i due candidati più marcatamente leghisti: il viceministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli, che puntava alla presidenza di Terna, e l'ex sindaco di Busto Arsizio, Gianfranco Tosi, candidato alla presidenza dell'Enel, del cui consiglio di amministrazione fa parte dal 2002. Allo stesso modo resterebbero al loro posto Massimo Ponzellini, presidente della Banca popolare di Milano, e Augusto Fantozzi, presidente di Sisal e amministratore straordinario di Alitalia.
In uscita vengono dati dunque Roberto Poli, 73 anni, attuale presidente dell'Eni e il coetaneo collega Piero Gnudi, all'Enel. L'azionista sembra aver voluto avviare così un ricambio generazionale, scegliendo al loro posto un 47enne e un 51enne. Nell'azienda che dovrebbe essere ancora guidata da Paolo Scaroni, sarebbe infatti in arrivo Giuseppe Recchi, classe 1964, laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino. L'attuale presidente e amministratore delegato di General Electric Sud Europa, vicepresidente di GE Capital Interbanca, nonché consigliere di Exor, è incaricato gli investitori esteri in Italia per Confindustria. In una recente intervista ha lasciato trasparire una visione piuttosto ottimista del nostro Paese: «Dell'Italia, vista da fuori - ha detto, forte della sua esperienza internazionale - si ha una percezione di eccellenza, legata alle sue caratteristiche di inventiva, imprenditorialità, qualità».
Nel consiglio di Eni entrerebbe quale rappresentante del Tesoro, Carlo Gatto, cuneese, classe 1941, una lunga carriera in Fiat fino al 2004, attualmente consulente e sindaco di numerose società, tra cui la Rai. Accanto a Fulvio Conti, confermato amministratore delegato dell'Enel, arriverebbe invece come presidente il milanese Paolo Andrea Colombo, classe 1960, laureato in Economia aziendale presso l'Università Bocconi, dottore commercialista e revisore dei conti. Attualmente è consigliere di Mediaset, Eni (di cui è stato sindaco), Carlo Tassara e sindaco di numerose altre società. Colombo, transitato anche nel board di Rcs quotidiani e nel collegio sindacale di Banca Intesa, insegna alla Bocconi ed è stato regista di importanti operazioni di ristrutturazione (Impregilo, Versace, gruppo Cabassi).
Viene dalla stessa Finmeccanica, gruppo che passerebbe ora a guidare, Giuseppe Orsi, nato a Guardamiglio (Lodi), classe 1945, attuale amministratore di AgustaWestland. Di lui si dice che avrebbe l'appoggio della Lega, non foss'altro perché il quartier generale italiano di AgustaWestland si trova in territorio varesino. Orsi godrebbe anche del placet dell'Udc.