Seashore ha scritto:
alan1 ha scritto:
peleg3 ha scritto:
Secondo voi è possibile guadagnare 1.500-2000 E /mese facendo trading? e se si con quale capitale minimo di base?
Grazie a tutti per le risposte.
Peleg
Ho risposto più volte a questa domanda,
Si può fare, ma è un mestiere molto complesso.
Per svolgere attività da trader professionista, e quindi con un margine di rischio sul capitale compatibile con questa scelta,
a mio giudizio serve un capilale 10 volte superiore a quanto si vuol guagagnare mediamente all'anno.
Quindi nel tuo caso ca. 200.000 E
Ciao Alan
Rientro dopo un periodo che non accedevo al forum e vedo questo bel 3d
che tra l'altro mi interessa molto da vicino
in quanto anch'io ho intenzione di prendere questa professione
chiaramente con tutta la serietà di cui tu hai già parlato.
Io credo che non ci sia una cifra minima da cui partire per
ricavare ALMENO 2000 E/mese
Mi spiego:
credo dipenda sempre e solamente da come vai a fondare il tuo investimento commerciale.
Aggressivo o prudente,
unidirezionale oppure diversificato
Quando dici
capitale di 200000 E
credo tu intenda in base alla tua esperienza personale
che basi il tuo lavoro su di un atteggiamento prudente, quindi sicuro,
e diversificato, come sono convinto (con stima) che tu ben sai fare
Ognuno credo però ha diverse tipologie di aggressività nel momento che decide di mettere su la propria impresa esattamente come nel mondo "reale"
La conclusione è quindi che ognuno deve andare a pesare la qualità e la bontà del proprio METODO
E da questo decidere su quale capitale iniziare a lavorare per produrre il minimo ricavo mensile di cui sopra
Sono d'accordissimo che la soglia minima è di almeno 2000 E/mese di ricavo.
Dipende dal metodo, mi ripeto.
Nel mio caso basta molto meno in quanto andrei ad utilizzare un sistema abbastanza aggressivo seppur diversificato,
ma ogni caso è diverso.
Sarebbe interessante che Peleg rispondesse descrivendo la qualità e la possibile aggressività della sua ipotetica impresa
ciao
robby
Si Sea, mi baso sulla mia esperienza personale,
e su tanti casi che in questi anni ho avuto modo di visionare.
La domanda di Peleg è generica:
"Trading per vivere, si può fare?"
io ho dato una risposta generica, ovvero basata su quella che potrebbe essere la media dei casi.
Poi come in tutti i campi c'è chi è più bravo della media, e riesce a fare con poco quello che gli altri fanno con ampia disponibilità di risorse.
Io ad esempio non sono un bravo trader, non ho particolare sensibilità per il mercato (e guarda che ne conosco di bravi), non ho la capacità di risolvere le situazioni intricate con disinvoltura.
Insomma non ho ne vocazione ne talento.
Ho risolto il mio caso adottando il Metodo, la disciplina, la procedura, la perseveranza, lo studio, il lavoro, la noia.
Attraverso questa esperienza credo di essermi costruito la capacità di definire un caso prototipale, ovvero rappresentante di una ipotetica media,
sono in grado di scrivere un capitolato delle prerogative necessarie perchè questo lavoro possa esistere ed avere successo nel tempo.
La maggior parte dei trader o sedicenti tali (e badate che io non vi conosco, pertanto lungi da me il voler addossare a voi direttamente le mie note), non applicano tutte queste risorse metodologiche e psichiche, pertanto si dividono in 2 categorie, chi è dotato e quindi vincente, e chi non lo è.
Per tutte queste persone vale certamente quanto scritto da Robimo:
"Allo stato attuale non esiste alcuna evidenza storica che questa attività sia praticabile sul lunghissimo periodo, i canonici 35 anni di vita lavorativa. "
magari possono anche partire bene, ma chi garantisce la continuità?
E' ovviamente non parlo dei 35 anni, diciamo la metà (ed io sono a metà strada
).
Ovviamente c'è da dire che esiste l'evoluzione,
molti trader di successo sono partiti con il solo talento, hanno avuto fortuna, e in seguito sono evoluti trasformandosi via via in Money Manager.
(scusate se italianizzo i termini e tolgo le s)
La conclusione è che non sono sicuro che bastino pochi mezzi per fare il trader, la mia esperienza mi dice che per la maggior parte delle persone non bastano.
Sempre la mia esperienza, che viene da altri settori
(nella mia vita di lavoro
"reale" mi sono occupato per 20 anni di progettazione delle linee produttive industriali, con annesso controllo di qualità), mi dice che il
Metodo sebbene non sia garanzia assoluta di successo, sia comunque l'unica strada per garantire la continuità,
anche nelle aziende industriali infatti ci sono praticamente 2 modelli evolutivi di successo:
-l'imprenditore di talento, che inizialmente domina la situazione con la sua capacità, ed in seguito evolve;
-il
Metodo.