Btp chiudono in calo, spread tocca massimo da avvio acquisti Bce
venerdì 2 settembre 2011 17:41
MILANO (Reuters) - Il mercato obbligazionario italiano ha terminato in calo la seduta odierna, a suggello di una settimana difficile, in cui sembrano essersi decisamente affievoliti gli effetti benéfici dell'intervento della Bce mentre persistono le incertezze legate al contenuto della manovra correttiva.
"Nel pomeriggio la curva italiana ha pagato un forte rialzo del Bund, sostenuto dai dati molto deludenti arrivati dagli Stati Uniti" spiega un operatore da Milano.
"Dopo i dati americani, c'è stato un rush di acquisti sul Bund, e questo ha portato a un ulteriore allargamento nei confronti della Germania" spiega un dealer di uno dei maggiori istituti di credito italiani.
Dopo la diffusione dei dati Usa, il rendimento del decennale tedesco è sceso per la prima volta sotto il 2%, toccando un minimo di 1,975%, per poi chiudere a 1,993%
Lo spread di rendimento tra decennale italiano e analoga scadenza tedesca si allargato fino a 331 punti base, nuovo massimo dall'avvio dell'azione della Bce lo scorso 8 agosto, secondo dati Tradeweb.
Il rendimento del decennale italiano, salito fino al 5,287% a ridosso dei dati Usa, ha poi ritracciato lievemente, per chiudere in area 5,29% dal 5,16% di ieri in chiusura..
In questo contesto di decisa avversione al rischio, l'unico sostegno ai Btp è arrivato dalle banche centrali, che dopo l'ormai consueto intervento mattutino, hanno replicato gli acquisti anche nel pomeriggio, puntellando i Btp a ridosso dell'uscita dei dati americani, secondo quanto riferito a Reuters da due diversi operatori.
Per il resto, riferiscono gli stessi dealer gli unici movimenti sulla carta italiana sono in uscita.
I Btp pagano, inoltre, l'incertezza che continua ad aleggiare intorno alla manovra correttiva dei contri pubblici.
"Di sicuro il prolungarsi del balletto sulla manovra non aiuta, ci sarebbe bisogno di certezze e invece vengono annunciate delle misure, che vengono smentite poco dopo" osserva il dealer milanese.
Un atteggiamento che, secondo, Hans Werner Sinn, presidente dell'istituto tedesco Ifo, è sintomo di un rilassamento dell'esecutivo italiano sul risanamento dei conti, legato all'avvio degli acquisti della Bce, che hanno ridotto la pressione sui Btp.
"Con la Bce che ha iniziato a comprare titoli italiani, i tassi d'interesse [sul debito italiano] sono scesi e l'Italia ha ridotto gli sforzi di austerità", ha detto Sinn rispondendo alle domande di Reuters a margine del Workshop Ambrosetti