Tobin tax, a Palazzo Chigi
la proposta degli operatori
Nel documento una tassazione fissa di un euro per eseguito su mercati azionari regolamentati e non, un'altra di un euro sui derivati sui mercati regolamentati e una ulteriore tassa dello 0,05% sui mercati non regolamentati, sia per la compravendita di azioni sia per quella sui derivati
Lo leggo dopo
Il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, i tecnici del Tesoro hanno incontrato gli operatori
MILANO - La proposta degli operatori di mercato sulla Tobin Tax è arrivata a Palazzo Chigi. Nella settimana decisiva per definire i contenuti della tassa sulle transazioni finanziarie, che dovrebbe passare in Senato la prossima settimana, i tecnici e i consulenti finanziari riuniti nell'Ifma (Italian financial market advisor), associazione di recente costituzione, secondo quanto riporta Radiocor, hanno tenuto un incontro di oltre un'ora e mezza con i tecnici del ministero del Tesoro.
Il governo si "è riservato di presentare una propria proposta nel corso dell'esame presso il Senato". Allo studio c'è una rivisitazione della Tobin tax, sia rispetto al testo stilato dal governo italiano sia al modello francese. L'idea che sta maturando è di realizzare una tassa che colpisca tutti gli intermediari italiani e stranieri, che si applichi a ogni operazione e non solo al saldo di fine giornata, che colpisca anche i derivati e i mercati non regolamentati.
La proposta degli operatori prevede: una tassazione fissa di un euro per eseguito su mercati azionari regolamentati e non, una tassazione di un euro sui derivati sui mercati regolamentati e una ulteriore tassa dello 0,05% sui mercati non regolamentati, sia per la compravendita di azioni sia per quella sui derivati (esclusi i derivati sui titoli di stato Ue). Inoltre, sono previste un'altra tassa dello 0,002% sui derivati differenti (Cfd e valute) e un'aliquota dello 0,10% per ogni ordine cancellato o modificato sui mercati regolamentati per derivati e azioni
(quando superiori a 50 per ogni eseguito), con l'obiettivo di calmierare il trading ad alta frequenza.
I calcoli dell'Ifma stimano un gettito totale per lo Stato di 960,4 milioni (1 miliardo circa quello atteso dal governo), di cui 871,4 milioni da derivati (854,56 milioni) e 89 milioni dalle azioni (233,17 milioni). Gli operatori hanno incontrato anche Francesco Boccia (Pd), autore del testo sulla Tobin tax approvato ieri alla camera (battendo il governo), Elio Lannutti, senatore dell'Idv e presidente Adusbef, Adriano Musi, vice presidente commissione Finanza e Tesoro e il senatore Cosimo Latronico.
(23 novembre 2012)
Se questa proposta dovesse diventare operativa e i proventi dovessero essere dirottati per davvero ad abbassare il cuneo fiscale per me andrebbe bene...