Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012) (5 lettori)

il carcarlo

only etf
Spread vola a 1.600 punti. E il Portogallo (a un passo dal default) chiede aiuto a ex colonie Angola e Brasile

di Vito LopsCronologia articolo15 marzo 2012Commenti (18)
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http://www.investireoggi.it/forum/?articoli&uuid=AbzyJK8Ehttp://www.investireoggi.it/forum/?grafici&uuid=AbzyJK8EArgomenti: Mercato del lavoro | Borsa Valori | Grecia | Pedro Passo Coelho | Lisbona | Brasile | José Eduardo Dos Santos | Angola | Olli Rehn



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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2012 alle ore 12:54.








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Il 96% dei creditori privati ha aderito allo swap sul debito greco. Una ristrutturazione "volontaria" in base alla quale i creditori rinunciano al 53,5% del valore nominale dei titoli in portafoglio e al 75% del valore del mercato. Un default bello e buono, per dimensioni più grave di quello argentino del 2003.
Leggendo i dati dei mercati la Grecia potrebbe non essere l'unico Paese insolvente dell'Eurozona. La strada che ha intrapreso il Portogallo, purtroppo, è piena di spine. Oggi lo spread tra i titoli a 10 anni di Lisbona e i rispettivi titoli tedeschi (Bund) si è ulteriormente impennato e ormani da settimane viaggia a 1.200 punti. In questo momento il governo di Lisbona è costretto a pagare il 14% sui titoli a 10 anni. Non va meglio se si guardano le scadenze più brevi dove spread e rendimenti decollano. Lo spread tra i titoli portoghesi a 5 anni e i corrispettivi Bund tedeschi si attesta a 1.590 punti. Con il rendimento dei titoli a 5 anni al 17% e quello dei titoli a 2 anni al 13%.

grafici

La corsa dello spread fra i titoli del Portogallo e i Bund tedeschi





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Altri dati, questi, non confortanti dato che le difficoltà di un Paese a sostenere il peso del suo debito si denotano proprio quando si impennano i tassi a breve (fenomeno noto anche ai possessori di BTp a 3 anni che lo scorso dicembre sono decollati oltre quelli a 10 anni in una spettacolare inversione della curva dei rendimenti). Segnale che i mercati non hanno più fiducia che quello Stato sia in grado di onorare i debiti a imminente scadenza.
Le cose non vanno meglio se si guardano i Cds (Credit default swap), una sorta di polizze che coprono contro il rischio di fallimento del titolo sottostante. Titoli finiti nell'occhio del ciclone proprio in occasione del fallimento della Grecia (i rimborsi ai titoli di cds sulla Grecia sono scattati in forte ritardo) che, in ogni caso, al netto di fenomeni speculativi, danno comunque la dimensione di quanto un Paese sia ritenuto a rischio dagli investitori. Oggi i cds sul Portogallo sono risaliti a 1.347 punti. Due anni fa, quando non c'erano ancora le avvisaglie del contagio al Portogallo e quando solo la Grecia aveva fatto ricorso al (primo) piano di aiuti europeo i cds sul Portogallo quotavano "appena" a 112,94 punti.
Il Portogallo è uno, con Irlanda e Grecia, uno dei tre Paesi dell'Eurozona ad aver fatto ricorso agli aiuti forzosi della troika (Ue-Fmi-Bce) con un prestito triennale a tassi ageevolati da 78 miliardi di euro. Un finanziamento necessario per provare ad alleggerire la più grande recessione che ha colpito il Paese da quando, nel 1970, è passato alla democrazia. Lo scorso anno il PIl è diminuito del 2,8%, il tasso di disoccupazione ha toccato il picco del 14% con punte oltre il 35% fra i giovani.
Nelle ultime settimane le autorità politiche lusitane hanno più volte negato di aver intenzione rinegoziare gli aiuti ma i numeri non sono confortanti. I tassi a cui è in questo momento aggrappato lo Stato sono insostenibili per qualsiasi economia del mondo nel lungo periodo.
Il monito è arrivato anche oggi dalle autorità europee. Il vice presidente della Commissione europea, Olli Rehn, responsabile di Affari economici e euro ha avvertito Lisbona delle sfide che bisogna ancora superare. Pur confermanto che «il programma di risanamento procede a buon ritmo» hanno indicato che la situazione economica generale e l'accesso al credito per imprese e famiglie, restano «difficili».
Del resto, che il quadro sia difficile lo indica anche il fatto che il Portogallo stia chiedendo aiuto alle ex-colonie Brasile e Angola. Il piano di austerity a cui è vincolato il piano di aiuti della Troika comporta anche una serie di privatizzazioni di imprese portoghesi. Tra gli acquirenti internazionali c'è anche l'Angola che sta investendo massicciamente nelle aziende dell'ex colonizzatrice. Le compagnie di Luanda, infatti, possiedono circa il 4% delle società portoghesi quotate in Borsa. Una quota destinata a crescere al pari degli investimenti del governo del presidente angolano José Eduardo Dos Santos in favore delle società dello Stato guidato dal primo ministro portoghese Pedro Passo Coelho.
Gli aiuti delle ex colonie portoghesi all'ex colonizzatore Portogallo non sono solo finanziari. Vista la crescente richiesta di manodopera in Angola e Brasile è in atto un forte processo di emigrazione di giovani portoghesi nei due Paesi. Dai dati forniti dall'ambasciata del Brasile a Lisbona il numero di portoghesi con un permesso di lavoro in Brasile è balzato dai 52mila del 2010 a 328.860 di metà 2011.
Secondo i mezzi di informazioni locali il numero di portoghesi in Angola è più che quadruplicato raggiungendo quota 100mila, quattro volte il numero degli angolani emigrati a Lisbona. Se questa non è crisi.
www.twitter.com/vitolops
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
...mannaggia a Venizelos in bicicletta ....

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=yU5Vqa02VK4&feature=fvwp&NR=1]Chica sexy montando en bicicleta - YouTube[/ame]
 

drbs315

Forumer storico
Che il Portogallo sia in enorme difficoltà e abbia bisogno, nella migliore delle ipotesi, di un secondo pacchetto di aiuti è evidente - a parer mio, peraltro, una qualche forma di ristrutturazione sarà necessaria.
Tuttavia, a dispetto dell'articolo sensazionalistico di Vito Lops va sottolineato che lo spread tra tds portoghesi e bund sui 10y viaggia ormai da tempo in una banda di oscillazione tra 1200 e 1400 bp con poche fuoriuscite ed oggi rimane lì ancorato.
Per evitare che qcn pensi che in queste ore il Portogallo haircutti in stile Grecia. Più avanti, invece, si vedranno gli sviluppi.
 

il carcarlo

only etf
Oberati dai debiti. Nuovo record dell'Italia

di: WSI Pubblicato il 15 marzo 2012| Ora 11:04




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Bankitalia diffonde i dati sul debito pubblico italiano. Nuovo record a gennaio a quota 1.935,829 miliardi di euro.

Roma - Il debito pubblico italiano tocca un nuovo record a gennaio. Stando ai dati contenuti nel Supplemento al Bollettino Statistico "Finanza Pubblica, fabbisogno e debito" stilato da Bankitalia, il valore è balzato a 1.935,829 miliardi di euro, in rialzo di 37,9 miliardi rispetto ai 1.897,946 miliardi registrati a dicembre 2011.

In una nota Bankitalia scrive che l'incremento del debito, "riflette principalmente l`accumulo delle disponibilità del Tesoro presso la Banca d'Italia (32,6 miliardi), che sono aumentate come avviene regolarmente in questo periodo dell`anno. A tale aumento si aggiunge il fabbisogno del mese (4,0 miliardi). Al riguardo, si ricorda che ciò che rileva, anche ai fini delle procedure europee, non è il valore assoluto, ma il peso del debito in rapporto al Pil".

Sempre a gennaio, riferisce Bankitalia, il fabbisogno si è attestato a 4,0 miliardi, più dei 1,5 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2011; ciò è attribuibile principalmente all`incremento della spesa per interessi e al pagamento della quota di competenza dell`Italia dei prestiti erogati dall`Efsf parzialmente controbilanciato dall`incremento delle entrate fiscali e dalla flessione della spesa primaria.

A dispetto del calo dello spread Italia-Germania, dunque, i numeri confermano il tallone d'Achille dell'economia italiana. Ma il debito sta divorando il mondo intero come dimostra un grafico pubblicato sul sito dell'Economist e allegato in pagina. Le aree colorate in rosso sono quelle in cui il debito è più alto; si vede chiaramente che il problema interessa l'Europa intera, gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone, l'Australia.

L'Economist mette in evidenza come il debito sia in costante crescita, per ogni secondo di tempo che passa. Certo, "dopo tutto i governi globali sono indebitati verso i loro cittadini, non verso i Marziani" Ma il valore complessivo totale è comunque preoccupante, se si considera che "negli ultimi anni il debito è salito a un tasso più veloce di quello della crescita economica, (situazione) che implica una maggiore interferenza dello stato nell'economia e tasse più alte in futuro".
 

camaleonte

Forumer storico
e' proprio questo il problema.....
io entrerei su un btp anche a sti prezzi, se fosse cambiato qualcosa.....
ma alla fine non e' cambiato nulla......
stanno solo spolpando la gente, tanto e' che perfino un professore universitario collega di monti ha mandato una lettera di critiche a monti stesso...
se la trovo ve la posto....


Ho messo il 50% su un titolo dei miei 27 anni di sofferenze ma, anche di gioie. Comunque hai messo il dito nella piaga, dicendo che stanno spolpando la gente e, fino a quando ci sarà da spolpare l'Italia non salta.
Questo è il punto. Del resto, Tremonti & compagnia hanno sempre messo in evidenza la ricchezza privata delle famiglie, omettendo di specificare
che il 46% della ricchezza nazionale è in mano al 10% della popolazione,
ammesso che tale ricchezza, quella mobiliare, non abbia già preso il volo per la Svizzera. La lettera a cui ti riferisci l'avevo postata nei giorni scorsi.
 

il carcarlo

only etf
Ho messo il 50% su un titolo dei miei 27 anni di sofferenze ma, anche di gioie. Comunque hai messo il dito nella piaga, dicendo che stanno spolpando la gente e, fino a quando ci sarà da spolpare l'Italia non salta.
Questo è il punto. Del resto, Tremonti & compagnia hanno sempre messo in evidenza la ricchezza privata delle famiglie, omettendo di specificare
che il 46% della ricchezza nazionale è in mano al 10% della popolazione,
ammesso che tale ricchezza, quella mobiliare, non abbia già preso il volo per la Svizzera. La lettera a cui ti riferisci l'avevo postata nei giorni scorsi.
:up:

mah....sinceramente non so' piu' che pesci pigliare.....
pure i btp...stradrogati.....e col problema del portogallo che avanza....vorrei evitare di trovarmi in mezzo ad un' altra tempesta....
ora come ora mi sa' che sono piu' sicure obbligazioni bancarie dei debiti sovrani, solo che delle obbligazioni senior decenti ti costano una fortuna....
 

giapo27

Forumer attivo
:up:

mah....sinceramente non so' piu' che pesci pigliare.....
pure i btp...stradrogati.....e col problema del portogallo che avanza....vorrei evitare di trovarmi in mezzo ad un' altra tempesta....
ora come ora mi sa' che sono piu' sicure obbligazioni bancarie dei debiti sovrani, solo che delle obbligazioni senior decenti ti costano una fortuna....

:rolleyes::rolleyes: Mi permetto di dissentire totalmente.... non c'è Intesa o Commerz o BNP che non crollino un minuto prima di un crac sovrano!!
 

il carcarlo

only etf
:rolleyes::rolleyes: Mi permetto di dissentire totalmente.... non c'è Intesa o Commerz o BNP che non crollino un minuto prima di un crac sovrano!!
io intendevo nel senso che la bce ha salvato il cu.lo alle banche mentre ha lasciato affondare la grecia....
mah...pensero' ad una nuova strategia sui btp, quando pero' i prezzi saranno meno cari......
evitare gli all inn....investire un 30/40% del capitale e il resto liquido....
reastare sull investimento il piu' breve tempo possibile....:rolleyes::rolleyes:

certo che a dire e' facile......

a farsi......ti vuole una tanica di xanax a fianco.....:D
 

spx

TDSfriends ..da una vita
Ho messo il 50% su un titolo dei miei 27 anni di sofferenze ma, anche di gioie. Comunque hai messo il dito nella piaga, dicendo che stanno spolpando la gente e, fino a quando ci sarà da spolpare l'Italia non salta.
Questo è il punto. Del resto, Tremonti & compagnia hanno sempre messo in evidenza la ricchezza privata delle famiglie, omettendo di specificare
che il 46% della ricchezza nazionale è in mano al 10% della popolazione,
ammesso che tale ricchezza, quella mobiliare, non abbia già preso il volo per la Svizzera. La lettera a cui ti riferisci l'avevo postata nei giorni scorsi.

Con 27anni di investimenti sulle spalle ne avrai VISTE di tutte i colori in ambito finanziario, piu/meno come me (il primo Btp io l'ho comprato se ben ricordo nel 1986), compreso il famoso 1992/Amato in cui ..lì SI ...abbiamo rischiato grosso.
Con la tecnologia attuale e tua conoscienza ...mi permetto anche di argomentare che il 50% in TdS lo vedo più che giustificato.
Io sono ad una percentuale superiore e penso proprio di aumentarla dato che vedo invece una lenta stabilizzazione finanziaria sia italiana che europea che mi fa pensare che CON TUTTA LA CAUTELA E ATTENZIONE dovuta siamo sulla strada giusta.

Ma la faccio breve, volevo solo dire che un'entrata sul 37 per chi conosce il trading (quindi non è che passa una volta al mese dall'impiegato in banca e domanda: come andiamo coi Btp? ...) in un momento come quello attuale dove il mercato sembra volerci concedere ulteriore fiducia e recuperiamo sullo Spread, dove le aste dei principali mercati europei vanno in porto senza troppi affanni, dove appunto si nota da qualche tempo il ritorno di mani forti sui ns.Tds per ricoprire posizioni di ptf, ecc. ...io penso proprio il tuo investimento non sia un AZZARDO.

:up:

Poi io su di un unico titolo non investo più del 15% del mio ptf e suddivido per tipologia, duration.:rolleyes:....ma questa è tutta un'altra storia.
 
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