Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012) (1 Viewer)

belindo

Guest
niente da fare
e poi Trovatemi un settore che va bene in italia tutti con l'acqua alla gola .Se ci fossero i bordelli e fossero quotati in borsa forse rappresenterebbero l'unico settore che tirerebbe.... In tutti i sensi.
e magari luzzogno potrebbe diventare presidente della confbordelli:D
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Buongiorno a tutti.
Devo dire che in questa ho incontrato qui nel mio paese sul Lago un pò di gente che non vedo spesso, e a differenza degli anni passati dove qualcuno no aveva problemi di lavoro, quest'anno è stato una strage :eek:
Nella mia vecchia segheria dove lavoravo hanno pochissimo da fare, fanno tetti e posso capire ma anche casse e bancali speciali per le imprese più grosse della zona, ma sono quasi fermi:
un mio amico che lavoro nelle eletroforniture ha sempre avuto lavore adesso mi ha detto che fanno ferie e cassa per titare avanti.
Lo so che il mio è un mondo piccolo, anche se il lecchese è uno dei laboratori più laborioso d'Italia, ma la cosa mi ha inquitato ancora di più :rolleyes:

Auguri a tutti gli Angelo!
 

topoinfuga

Nuovo forumer
Buongiorno a tutti.
Devo dire che in questa ho incontrato qui nel mio paese sul Lago un pò di gente che non vedo spesso, e a differenza degli anni passati dove qualcuno no aveva problemi di lavoro, quest'anno è stato una strage :eek:
Nella mia vecchia segheria dove lavoravo hanno pochissimo da fare, fanno tetti e posso capire ma anche casse e bancali speciali per le imprese più grosse della zona, ma sono quasi fermi:
un mio amico che lavoro nelle eletroforniture ha sempre avuto lavore adesso mi ha detto che fanno ferie e cassa per titare avanti.
Lo so che il mio è un mondo piccolo, anche se il lecchese è uno dei laboratori più laborioso d'Italia, ma la cosa mi ha inquitato ancora di più :rolleyes:

Auguri a tutti gli Angelo!
Buongiorno a tutti.....
Belindo il prob e' proprio questo.....se come dici tu il "piccolo mondo" soffre la crisi, la frittata e' quasi fatta calcolando quante piccole aziende ( o piccoli mondi) ci sono nel nostro paese che sono la spina dorsale della nostra economia.
 

vais

Forumer storico
Buongiorno e buona pasquetta, spunta il sole oggi, dopo aver letto il commento di Belindo sulla situazione nella sua zona dove morde la crisi ,mi associo al suo scritto e constato che anche da me, nelle terre di mezzo la situazione è pesante per le piccole aziende,senza slanci, solo la metalmeccanica galleggia.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Buona Pasquetta

DOW-JONES
1333972007dfdd.png
 

ottimista 2011

forza magico torino
Da: Il fatto quotidiano:

"Fulvio Conti e Paolo Scaroni, amministratori delle due grandi società a controllo statale nel 2011 hanno guadagnato rispettivamente 4,3 e 5,8 milioni di euro. Aumenti anche per gli altri dirigenti. Ma le buste paga dei vertici sono inversamente proporzionali all'andamento dei bilanci dei gruppi
 

ottimista 2011

forza magico torino
che ne pensi stefano

LA PROPOSTA DEGLI OTIF

Forse non si desume dall'opinione pubblica occupata a osannare o denigrare il montismo come il nuovo fenomeno politico di portata mediatica, tuttavia la priorità nazionale non è l'art. 18 o il ridicolo sdegno della politica per le esternazioni di Calearo, quanto piuttosto la composizione e la detenzione dello stock di debito pubblico italiano. Attenzione, non mi sto riferendo alla dimensione elefantiaca dello stesso quanto invece a come e quanto in percentuale questo debito è detenuto. Sostanzialmente per farla breve un anno fa circa il 55% del debito pubblico italiano era nelle mani di operatori finanziari istituzionali (banche, fondi & company) tutti rigorosamente non residenti in Italia. Oggi questa percentuale è scesa al 45% grazie alle operazioni di LTRO della BCE che ha consentito alle banche italiane di acquistare una parte consistente del debito, sostenere le quotazioni e realizzare proventi straordinari (che hanno salvato non poco i bilanci delle stesse nello scorso esercizio).


Quanto stiamo vivendo (governo tecnico, aumento delle imposte generalizzato, stato privo di risorse) non è altro che una conseguenza di questa composizione ovvero quasi la metà del debito è nelle mani di investitori istituzionali di rilevanza che pretendono il regolare pagamento degli interessi ed il rimborso puntuale delle tranche in scadenza (imponendo pertanto al nostro paese Mario Monti quale garante dello stabilità e serenità finanziaria). La priorità nazionale che dovrebbe essere sbandierata da quella che rimane oggi dalla vecchia e screditata classe politica (destra, sinistra, centro, lega & company) è rappresentata proprio dalla necessità di ricomperarsi da parte degli italiani il loro stesso debito: questo per evitare di essere comandati da altri e soprattutto per evitare ingenti oneri finanziari solo per accontentare qualche tycoon russo, cinese o saudita. La popolazione italiana avrebbe le potenzialità per fare questo, nel senso che esistono le risorse finanziarie in mano agli italiani per fare questa operazione epocale, non mancano infatti le credenziali e le motivazioni.


Pensate che solo gli asset finanziari (giacenze di liquidità, depositi vincolati, gestioni patrimoniali, titoli azionari e obbligazioni varie) nei portafogli delle famiglie italiane ammontano a oltre 3,7 trilioni di euro. Per questo motivo mi faccio unico promotore ed ideatore in Italia degli OTIF, letteralmente Obbligazioni del Tesoro con Incentivo Fiscale. Nuovi strumenti finanziari ibridi di ultima generazione emessi dal Tesoro Italiano ad un tasso particolarmente modesto compreso tra un 2 ed un 3% con scadenze non superiori ai 5 o 10 anni. A queste condizioni di remunerazione nessuno si sognerebbe di sottoscriverli soprattutto visto anche il rischio paese oggi tra gli ultimi scalini della categoria dell'investment grade (BBB+). Tuttavia gli OTIF sarebbero accomunati da un incentivo fiscale esercitabile tramite opzione che li trasformerebbe in titoli molto desiderati ed apprezzati: nello specifico, a scelta del nuovo sottoscrittore, o lo scudo fiscale o la detassazione del carico fiscale personale.


Per fare un esempio in caso di sottoscrizione di OTIF per un taglio di Euro 100.000 il contribuente italiano potrebbe optare per uno scudo fiscale attravreso una copertura sino a Euro 100.000 in caso di contenzioso con l'Agenzia dell'Entrate sulle poste di imponibile accertato: chi detenesse OTIF pertanto ha una sorta di protezione oggettiva che fa decadere la possibilità di irrogare sanzioni. Una seconda opzione è rappresentata dalla detassazione del carico fiscale complessivo che grava su ogni contribuente: per ogni Euro 100.000 di OTIF sottoscritti e detenuti è possibile in opzione beneficiare di uno sconto di 10/20/30 punti percentuali sull'ultima aliquota progressiva, arrivando anche ad annullarla. Gli OTIF per la loro appetibilità consentirebbero pertanto di rimborsare anticipatamente le vecchie emissioni di BTP in mano agli investitori non residenti (gravati da interessi tra il 6 ed il 7% annuo) sostituendoli con titoli di stato decisamente meno onerosi, che porterebbe a far risparmiare tra i 50/60 miliardi all'anno di interessi sul debito pubblico. L'aspetto più determinante comunque rimarrebbe la capacità del paese di liberarsi dagli stranieri che detengono il debito nazionale, i quali per il peso istituzionalmente rilevante possono avere ingerenza nella vita politica ed economica italiana proprio come sta avvenendo ormai da mesi.
 

Psycho

Nuovo forumer
Anche se in ritardo (ieri come molti di voi, impegnato assiduamente nel lavoro...), Buona Pasqua e Pasquetta a tutti i partecipanti del Forum.
Alla luce degli ultimi eventi politici, delle vicende dei provvedimenti sul lavoro (art. 18) e rispetto agli indicatori internazionali chiedo a voi più esperti cosa vi aspettate in apertura domani e quale andamento per la settimana.
Parlando questa notte con un amico negli USA, mi raccontava di una situazione economica apparentemente in ripresa (solo facciata...), mentre in realtà la nuova occupazione là è su posti di lavoro di basso livello e di breve durata da competere in tragedia con la disoccupazione e la precarietà italiana (se non peggio). Mi parlava di gran "bluff"...
Mi ha anche raccontato cose sulla corruzione e sulla politica statunitense che, in confronto ai fatti della Lega qui, quasi riescono a consolare... Il che è tutto dire!
 

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