Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)

Grazie del parere.Quando lo presi immaginavo di tenerlo a scadenza,ma avendo adocchiato un piccolo appartamento,che verra' messo in vendita verso novembre,avrei voluto uscire. Lo avessi saputo prima sarei uscito a marzo.

grazie,gabriele
 
io in un mese a mia suocera con 40k gli ho tirato fuori 2k (ovviamente fortuna)
Venduta ubs con profit di 1k ed entrato a 94,5 su 1mb31 al 6% uscito a 97,90 con profit di 1,2k .. purtroppo lei in banca a commissioni pari allo 0,35% dunque ogni volta che si esegue un'operazione se ne vanno 140 euro.
Al di là di quello ora stavo studiando qualcosa e guardanto BTP Rendimento Netto stavo pensando di farla entrare sul 1st2019 4,25% che ora è a 95,37 anche vedendo il 1fb2019 4,25% (x6mesi stessa cedola però quota 96,30) anche se sinceramente data cedola e quotazione sotto la pari la farei rientrare anche con pmc + alto nuovamenti sul mg31, che cmq ho visto che è arrivato a toccare i 135 ..... voi che ne dite?
 
sui nostri tds sinceramente non lo so. mi pare che il rischio sia ancora troppo elevato. però questo è il tipo di considerazioni che non amo fare perché chi rischia di prendere il sopravvento è la pancia (invece della testa) e non va bene. preferisco leggere i grafici e farmi guidare solo da loro.

Sono pienamente d'accordo con te ;)

L'esperienza mi ha insegnato meglio pochi ma buoni ;)

Io lo scrivevo anche nei giorni scorsi ..guardo e cedolo... aspettando le prossime mosse che stanno arrivando ..la prima, ad esempio, è il 23 e speriamo non si siano news impreviste.
Anticipare troppo, a mio avviso, per noi formiche insignificanti nel mercato, è un azzardo.
Poi dipende dal capitale di ognuno e dalle sue convinzioni, qualche chip di "posizione" ci può pure stare.
Ci riportano, gli operatori delle sale, che il mercato da settimane si sta riposizionando sui corti e di ricoperture sui Tds SPA e ITA in previsione/scommessa sulle mosse della BCE.
Facile riposizionarsi di qualche centinaia di migliaia di euro per chi ne muove quotidiamente alcuni Milioni.
:)

Io ci credo ad una svolta di media durata da parte di Bce/Esm...sarò ingenuo? Mah...intanto sto preparando dei missili più potenti di quelli di novembre2011 con la vendita di azioni non quotate che mi hanno stufato...

Anche io mi aspetto una mossa BCE che calmierà in parte la speculazione che dovrà puntare su altri scenari ..MA NON su quello della prossima disgregazione dell'Euro.
Ho preparato anche io Missiloni Notevoli ...ma aspetto appunto un quadro più definito.
 
La continuità di interessi del ministro Passera | Linkiesta.it

Lo “strano” caso dell’ex banchiere. Che si tratti di Alitalia o di Telecom, delle acciaierie Riva, dei treni Ntv di Montezemolo, di cui Intesa ha il 20%, o anche delle opere pubbliche affidate al viceministro Mario Ciaccia, che di questo si occupava peraltro in Banca Intesa, nel caso del ministro dello Sviluppo più che un conflitto c’è piena continuità di interessi da portare avanti.

Un disastro ambientale doloso, si legge nelle motivazioni del Tribunale del Riesame che ha confermato il sequestro degli impianti, «determinato nel corso degli anni, sino ad oggi, attraverso una costante reiterata attività inquinante posta in essere con coscienza e volontà, per la deliberata scelta della proprietà e dei gruppi dirigenti». La proprietà ha un nome: Emilio Riva, storico cliente di Intesa Sanpaolo. Già processato e condannato due volte, sempre per reati ambientali, Riva è stato un buon cliente di Intesa.

Quando nel 2008 c’è stato da congegnare il “salvataggio di sistema” di Alitalia, operazione su cui Passera si giocava la sua credibilità di banchiere di sistema, l’attuale ministro non ha fatto fatica a trovare un socio pronto a mettere sul tavolo 120 milioni di euro: era Riva. «Sappiamo bene che non ci guadagneremo», disse l’industriale dell’acciaio, ma un grande paese come l’Italia «non può fare a meno di avere una compagnia di bandiera». Nemmeno può fare a meno di avere una grande acciaieria. E infatti, coerentemente, Passera ha espresso da subito, non senza ragioni, la sua contrarietà a «decisioni irrimediabili come lo spegnimento», facendosi garante di un percorso di ritorno alla legalità che tenga insieme ambiente, salute, posti di lavoro e, ovviamente, il business dei Riva.
 
cortesemente mi postate un link o mi spiegate dove vedere il fbtp, che cos'è e che relazione hai con i tds? Grazie

Grafici Titoli di Stato BTP | Grafico Live Futures Titoli di Stato BTP | Grafico Tempo Reale Future Titoli di Stato BTP


Euro Bund | Euro Bund Future | Euro Bunds


Definizione di Btp future, Significato Btp future, Cosa è Btp future?

in definitiva (in soldoni e/o terra terra) è una "scommessa" o investimento sui decennali e dal loro rapporto (ita/de) - teoricamente prima ancora che sui titoli effettivi - scaturisce lo spread....

ai più ferrati una definizione più dettagliata...
 
La continuità di interessi del ministro Passera | Linkiesta.it

Lo “strano” caso dell’ex banchiere. Che si tratti di Alitalia o di Telecom, delle acciaierie Riva, dei treni Ntv di Montezemolo, di cui Intesa ha il 20%, o anche delle opere pubbliche affidate al viceministro Mario Ciaccia, che di questo si occupava peraltro in Banca Intesa, nel caso del ministro dello Sviluppo più che un conflitto c’è piena continuità di interessi da portare avanti.

Un disastro ambientale doloso, si legge nelle motivazioni del Tribunale del Riesame che ha confermato il sequestro degli impianti, «determinato nel corso degli anni, sino ad oggi, attraverso una costante reiterata attività inquinante posta in essere con coscienza e volontà, per la deliberata scelta della proprietà e dei gruppi dirigenti». La proprietà ha un nome: Emilio Riva, storico cliente di Intesa Sanpaolo. Già processato e condannato due volte, sempre per reati ambientali, Riva è stato un buon cliente di Intesa.

Quando nel 2008 c’è stato da congegnare il “salvataggio di sistema” di Alitalia, operazione su cui Passera si giocava la sua credibilità di banchiere di sistema, l’attuale ministro non ha fatto fatica a trovare un socio pronto a mettere sul tavolo 120 milioni di euro: era Riva. «Sappiamo bene che non ci guadagneremo», disse l’industriale dell’acciaio, ma un grande paese come l’Italia «non può fare a meno di avere una compagnia di bandiera». Nemmeno può fare a meno di avere una grande acciaieria. E infatti, coerentemente, Passera ha espresso da subito, non senza ragioni, la sua contrarietà a «decisioni irrimediabili come lo spegnimento», facendosi garante di un percorso di ritorno alla legalità che tenga insieme ambiente, salute, posti di lavoro e, ovviamente, il business dei Riva.


Bisogna aggiungere i 10 Mld che il sistema bancario ha dato a Zalesky,
di cui Intesa ne è coinvolta per 4-5 Mld, per fini puramente speculativi,
tutti soldi che ancora non sono tornati indietro.

Meno male che in questo paese hanno deciso gli avanzamenti per meriti...!
 
Ma per i consulenti di Monti la fine della crisi è lontana | Linkiesta.it

L’attuale recessione indotta dall’austerity sembra stia scatenando una profonda ristrutturazione nel mercato del lavoro che l’Italia ha evitato nel 2008-2009. Il tasso di disoccupazione è salito di 735mila unità negli ultimi 12 mesi, ovvero di oltre 2 punti percentuali (2,7%, ndr) nello stesso lasso di tempo. Con poche prospettive di una ripresa significativa prima del 2015, stimiamo che il tasso di disoccupazione salirà a poco meno del 15% entro la fine del 2014. Nel frattempo, la crescita della disoccupazione indebolirà la fiducia dei consumatori, già ai minimi storici con una corrispondente caduta dei consumi privati (l’indice di fiducia nei consumatori misurato dall’Istat è sceso a giugno a quota 85.3 punti, minimo storico dal 1996, ndr). Non deve stupire che, a fronte della debolezza nella domanda dei consumatori e del governo, le imprese non siano incentivate ad investire in nuova capacità produttiva»

Con report in inglese sulla sostenibilità del debito.
 
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