Nonostante i numerosi conflitti geopolitici l'equilibrio tra la domanda e l'offerta di petrolio perdurerà nel corso dei prossimi cinque anni. Lo afferma l'Agenzia Internazionale per l'Energia nella sua analisi di medio termine per il mercato del petrolio. L'organizzazione con sede a Parigi si attende che la produzione mondiale di idrocarburi liquidi crescerà entro il 2018 di 8,4 milioni di barili al giorno. Si tratta di una crescita nettamente superiore a quella della domanda che l'AIE stima nei prossimi cinque anni di 6,9 milioni di barili al giorno. "Il Nord America ha causato uno choc d'offerta che si ripercuoterà nel mondo intero'', ha spiegato Maria van der Hoeven, la direttrice dell'AIE. La van der Hoeven ha indicato che grazie allo sfruttamento dei giacimenti di petrolio di scisto e di sabbie bituminose il Canada e gli USA hanno ridotto nettamente le loro importazioni. L'AIE prevede che la produzione petrolifera del Nord America crescerà di 3,9 milioni di barili al giorno tra il 2012 e il 2018, contando per circa due terzi della crescita prevista nel periodo per i Paesi non OPEC. I prossimi cinque anni saranno inoltre contrassegnati dal crescente peso dei Paesi che non sono membri dell'OCSE . L'AIE prevede, in particolare, che le economie africane giocheranno un ruolo sempre più importante sul mercato e che la domanda proveniente dal continente nero venga largamente sottovalutata.
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