Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013)

Grazie della segnalazione. :up:



Come è possibile che in poche settimane si dica tutto ed il contrario di tutto...? Non stavamo uscendo dalla procedura per infrazione e ora siamo al default? :mmmm:
Ma a chi bisogna dare retta? :wall:


Buona Domenica a tutti. :)

Ciao.... sai che io seguo un po' di analisi ciclica... e certe volte mi metto proprio a ridere perche' certe notizie escono sempre quando hanno bisogno di far scendere le quotazioni perche' devono chiudere dei cicli grossi ... semestrali.. annuali... ecc...
in questo periodo per me stiamo chiudendo non solo l'anno ma anche il 2 anni ... secondo te possono uscire notizie positive? ;)
smentiranno tutto fra un po'... a cicli chiusi... :lol:
 
Borsa italiana
I Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) sono titoli di credito a medio-lungo termine emessi dal Tesoro con scadenza pari a 3, 5, 7,10, 15 e 30 anni. L’investitore riceve durante la vita dell’obbligazione un flusso cedolare costante ed alla scadenza una somma di denaro pari al valore nominale dei titoli posseduti.
btp.gif

Quindi, a differenza dei Bot, in cui il profitto per l’investitore è dato dalla differenza tra prezzo di acquisto (o di emissione) e prezzo di rimborso, in questo caso vi è anche la remunerazione connessa con le cedole.
Le cedole sono solitamente predeterminati in misura fissa e con cadenza semestrale; il tasso di interesse è fissato al momento dell’emissione e quindi l’ammontare delle cedole è costante per tutta la vita del titolo.
Anche nel caso di questi strumenti di debito pubblico, l’emissione avviene tramite asta; solitamente si ha un’emissione al mese. Si tratta di aste marginali in cui non viene definito un prezzo base d’asta. Il Mot, il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato, è il mercato secondario anche per i BTP e su questo circuito si trovano quindi titoli aventi una certa vita residua, ad un prezzo corrente di mercato che potrà anche essere diverso da quello di emissione in ragione delle fluttuazioni dei tassi di mercato. Gli investitori istituzionaliprima della scadenza possono comprare o vendere i BTP sia sul mercato secondario regolamentato (MTS), per operazioni non inferiori a 2,5 milioni di Euro, che su quello non regolamentato (over-the-counter).
I BTP possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1000 Euro o un multiplo di esso.
I Buoni Poliennali sono titoli a reddito fisso particolarmente adatti per quegli investitori che richiedono flussi di pagamenti costanti e certi ogni sei mesi. Le varie scadenze esistenti sul mercato consentono di programmare flussi di cassa regolari durante tutto l’arco dell’anno. Inoltre i BTP sono particolarmente apprezzati per la loro liquidità.
Il principale rischio che l’investitore corre acquistando i BTP è quello di mercato. Questo è in sostanza la volatilità del prezzo di un titolo in caso di vendita prima della scadenza: la volatilità è tanto maggiore quanto più lunga è la vita residua del titolo. Un innalzamento dei tassi di mercato comporterà un calo del prezzo del BTP: per eguagliare il rendimento di mercato, date le cedole fisse, la quotazione dovrà decrescere, in modo che l’investitore recuperi con un “capital gain” la differenza tra il rendimento cedolare e quello di mercato. Viceversa nel caso di cali dei tassi: il prezzo del BTP si alzerà.
btp2.gif

I BTP a più lunga scadenza (15 e 30 anni) sono più rischiosi di quelli a media scadenza (3 e 5 anni). Inoltre, poiché la cedola è fissa, a parità di vita residua essi sono più rischiosi dei titoli a tasso variabile (CCT). Questi ultimi, infatti, mantengono un prezzo sostanzialmente costante, perché è la cedola stessa che si modifica in ragione dei rendimenti di mercato.

In ogni caso, se l’investitore mantiene i titoli fino alla scadenza, riceve sicuramente un rimborso pari al valore nominale.
 
Quando si parla di haircut il valore dei titoli scende e il rendimento sale. Sono italiano e non porto soldi all'estero, però mi da fastidio vedermi sforbiciare i miei risparmi di un 10% come si dice vorrebbero fare. E allora non mi resta che aspettare gli effetti disastrosi di tali notizie e prepararmi ad acquistare a 90quello che oggi quota sopra i 100. Se va bene guadagno cedole e gain e se va male vorrà dire che alla scadenza mi vedrò rimborsare quanto avrò pagato.
La verità è che la crescita mondiale sta frenando. I Brics non vanno bene anche se per fortuna stanno crescendo i Next Eleven. Dobbiamo rassegnarci in Italia ad una redistribuzione del reddito a favore dei giovani e dei più poveri, che a differenza dei ricchi spendono tutto o quasi quelo che guadagnano. Ed a favore delle imprese che innovano, che assumono e che esportano. Infine dobbiamo evitare di spendere montagne di soldi per finanziare lo sviluppo dei paesi ricchi, mandando colà a produrre i nostri laureati migliori, dopo averli allevati, nutriti, formati e resi pronti a dare il massimo in termini di creatività e produttività. Salvo a riprenderceli quando torneranno da noi, anziani e senza pensione. Bell'affare!!!
 
Grazie della segnalazione. :up:



Come è possibile che in poche settimane si dica tutto ed il contrario di tutto...? Non stavamo uscendo dalla procedura per infrazione e ora siamo al default? :mmmm:
Ma a chi bisogna dare retta? :wall:


Buona Domenica a tutti. :)

Buongiorno, che oggi non siamo in condizioni invidiabili lo diciamo da parecchi mesi quindi non può essere una cosa di cui stupirsi, poi se MB ci dice che il rischio defoult nei prossimi sei mesi è alto allora è un altro discorso.
I rendimenti dei tds non ci dicono che rischiamo il defoult ne nei prossimi sei mesi nei nei prossimi 6 anni, MB è una banca che come la maggior parte di queste istituzioni non fa altro che guadagnare sul trading quindi fare un report in una fase riba può avere un effetto BUY per qualcuno ;)

Poi che abbiamo un governo che discute IMU si IMU no IVA si IVA no quando abbiamo problemi strutturali questo mi fa male.
La camusso ieri (che non stimo, e non mi piace) ha detto che bisogna detassare le imprese che fanno nuove assunzioni; bella idea, quindi quelle che tirano la cinghia per mantere i posti di lavoro a persone con famiglie che portano a casa la pangnotta quotidiana possono andare a fare in chiurlo per lei? :no:

Per me lo shock di cui abbiamo bisogno è una riforma che ad esempio prevede obblighi per le aziende che utilizzano la cassa integrazione, oppure far partecipare al capitale aziendale i propri dipendenti magari sgravando una parte dello stipendio o tagliarne una parte ma farlo diventare socio e farlo sedere in consiglio..........................dobbiamo smetterla con questa separazione "padrone" "lavoratore" che è vecchia di 100 anni e entrare nel nuovo millenio creando per le aziende un tessuto di legalità e semplificazione con la collaborazione dei dipendenti che sono fondamentali per le aziende con la loro esperirenza e capacità.

forse per noi è troppo complicato......................:rolleyes:
 
Per chi fosse interessato ma ritenesse eccessiva la spesa di 16,50€ c'è un condensato di 21 pagine in pdf aggratis basta diggitare finanzacapitalismo Luciano Gallino ed è servito in bellavista.
buongiorno a tutti.

come si possa condensare quel libro (che sto leggendo) in sole 21 pagine per me è un mistero.

ah beh, potrebbe essere scritto molto ma molto in piccolo. :D
 
Quando si parla di haircut il valore dei titoli scende e il rendimento sale. Sono italiano e non porto soldi all'estero, però mi da fastidio vedermi sforbiciare i miei risparmi di un 10% come si dice vorrebbero fare. E allora non mi resta che aspettare gli effetti disastrosi di tali notizie e prepararmi ad acquistare a 90quello che oggi quota sopra i 100. Se va bene guadagno cedole e gain e se va male vorrà dire che alla scadenza mi vedrò rimborsare quanto avrò pagato.
La verità è che la crescita mondiale sta frenando. I Brics non vanno bene anche se per fortuna stanno crescendo i Next Eleven. Dobbiamo rassegnarci in Italia ad una redistribuzione del reddito a favore dei giovani e dei più poveri, che a differenza dei ricchi spendono tutto o quasi quelo che guadagnano. Ed a favore delle imprese che innovano, che assumono e che esportano. Infine dobbiamo evitare di spendere montagne di soldi per finanziare lo sviluppo dei paesi ricchi, mandando colà a produrre i nostri laureati migliori, dopo averli allevati, nutriti, formati e resi pronti a dare il massimo in termini di creatività e produttività. Salvo a riprenderceli quando torneranno da noi, anziani e senza pensione. Bell'affare!!!

Certo Banky questo punto è fondamentale, ma se devo ribaltare il tavolo su cui sono anni che lavoriamo e mangiamo, voglio vedere tutti i soldi che sono usicti dall'Italia sopratutto in modo illecito!
Se si mettessero d'accrodo UE e USA per esempio e cominciassero a guardare dentro i paradisi fiscali per me ne vedremmo delle belle!
Abbiamo anche il disocrso dichiarzione dei redditi che in Italia ha dei dati che fanno sorridere come medie di 15-20.000 euro per i gioiellieri annui :rolleyes:

Quello che voglio dire è che la redistribuzione dei redditi va fatta, ma non sulla pelle di chi già adesso paga e ha una pressione fiscale superiore al 50% perchè altrimenti nessuno mai verrà qui a investire.
 
Certo Banky questo punto è fondamentale, ma se devo ribaltare il tavolo su cui sono anni che lavoriamo e mangiamo, voglio vedere tutti i soldi che sono usicti dall'Italia sopratutto in modo illecito!
Se si mettessero d'accrodo UE e USA per esempio e cominciassero a guardare dentro i paradisi fiscali per me ne vedremmo delle belle!
Abbiamo anche il disocrso dichiarzione dei redditi che in Italia ha dei dati che fanno sorridere come medie di 15-20.000 euro per i gioiellieri annui :rolleyes:

Quello che voglio dire è che la redistribuzione dei redditi va fatta, ma non sulla pelle di chi già adesso paga e ha una pressione fiscale superiore al 50% perchè altrimenti nessuno mai verrà qui a investire.
Redistribuzione è una parola che si può interpretare in diversi modi...se intendiamo attuare politiche di facilitazioni di ingresso nel mondo del lavoro dei giovani benissimo; se parliamo di simil assistenzialismo che disincentiva il "darsi da fare" allora non sono d'accordo.
 

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