Ola Giuseppe

Occorre aspettare almeno la comunicazione del tasso reale per iniziare a fare due conti della serva.
La convenienza o meno a switchare dalle vecchie emissioni alla nuova è quasi totalmente soggettiva, difficile ipotizzare forti disallineamenti di rendimento.
Quindi chi esce e si riposiziona lo fa sostanzialmente per motivazioni personali quali: passare all'incasso della plusvalenza maturata, preferenza a rientrare su una emissione alla pari, speranza di un trading veloce nel caso di un rimbalzo della quotazione dovuta ad un adeguamento dei rendimenti degli indicizzati.
Quello che si può sostenere senza patemi di smentita è che gli indicizzati su questo tratto di scadenza (2017) hanno 'patito' ultimamente e che il Btp Italia mantiene le promesse di strumento liquido, protettivo e di buon rendimento (rispetto alla sua duration ovviamente). Faccio notare che:
- il 22/10 il Btp Italia 4 ha reso (cedola/ricapitalizz.) il 1,6241% NETTO del capitale (
3,25% annuale)
- chi l'ha comprato ieri (il Btp Italia 22Ap17) a 100,64 otteneva un rendimento NETTO a scadenza di
1,75% CONSIDERANDO l'inflazione = 0, quando comprando il TF pari scadenza 05/2017 4,75% a 108,05 otteneva un rendimento NETTO di 1,73%
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morale, ieri, il break even fra TF e TV era praticamente azzerato
A mio avviso il Btp Italia 5 otterrà lo stesso successo dei precedenti