Riassumendo in breve: l’analisi tecnica è fallibile in quanto cerca di prevedere il futuro in base ai dati passati, dati che non sono necessariamente validi per prevedere il futuro.
Il pollo di Russell
Il nostro volatile viene al mondo in un pollaio, ambiente in cui vige una regola ferrea: ogni giorno, alle 8 del mattino, il buon contadino passa e dà da mangiare al pollo ed ai suoi simili.
Poche cose sono stabili nella vita del pollo: un giorno fa caldo ed uno fa freddo, un giorno piove ed uno no, ma di certo la mattina alle 8 il contadino non mancherà di passare con il cibo.
Un bel giorno, alla vigilia di natale, il contadino passa alle 8 e tira fuori il pollo dal pollaio.
La fine del pollo era scontata, eppure imprevedibile per il pollo stesso!
Allo stesso modo ogni tipo di analisi dei mercati, l’AT in particolare, si basa sulla ricerca di similitudni ed analogie con il passato per prevedere il futuro.
Questo limite della conoscenza che spesso nascondiamo a noi stessi sta alla base del fenomeno che Taleb chiama "cigno nero": un evento raro ed inaspettato che riesce a fare molti danni (o generare grandi fortune) proprio a causa della sua natura imprevedibile.
Perchè allora l’Analisi Tecnica funziona spesso?
La risposta più semplice a tale domanda è che l’analisi tecnica, per sua stessa natura, alimenta le aspettative degli operatori di mercato in modo che gli stessi tendano a comportarsi come se fosse valida, e quindi avverandone le previsioni in buona parte dei casi.
Per esempio dei livelli di supporto che possono formarsi in modo relativamente casuale finiranno per attirare un tal numero di ordini di stop e di limite da causare effettivamente dei breakuot esplosivi all’eventuale rottura del supporto, il tutto solo per il fatto che la gran parte degli operatori hanno preso delle decisioni in base al concetto astratto di "supporto", concetto che diventa realtà solo grazie alla fallacia del metodo induttivo come strumento previsionale.
Sono appena rientrato dalla passeggiata mattutina!