Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (21 lettori)

belindo

Guest
:B...la tua è una specie di istigazione a delinquere...devo astenermi per il bene comune...prima regola per un politico...:lol:

Dipende cosa è il bene comune.
Se il bene comune è vivere nell'ignoranza, preferisco vivere negli inferi dei cattivi e pretendere di parlare di tutto :smile:
 

belindo

Guest
Sono largamente OT e me ne scuso...io sono un profondissimo estimatore del popolo americano ma anche negli Usa c'è stato un decadimento della politica veramente inesorabile negli ultimi decenni...l'ultimo grande Presidente è stato F.D.Roosvelt, dopo di lui...:sad:

In USA molti hanno saputo apprezzare anche Clinton, che a me personalmente non è dispiaciuto, ma sulle donne non concordo.....................:rolleyes:



Su Obama concordo con te, sono un pò critico
 

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Baro

Umile contadino
Dipende cosa è il bene comune.
Se il bene comune è vivere nell'ignoranza, preferisco vivere negli inferi dei cattivi e pretendere di parlare di tutto :smile:
Nell’archivio del "Corriere di Como" ho trovato una vecchia intervista di Giorgio Bardaglio uscita del 12 aprile 1998 a Gianfranco Miglio (Como, 11 gennaio 191810 agosto 2001) che è stato un giurista, politologo e politico italiano, professore universitario e autore del ‘Larius’, opera enciclopedica sulla storia, le tradizioni e l’iconografia delle terre lariane.Ho molto apprezzato alcuni passi di quest’intervista, li ho trovati ironici , divertenti e molto attuali, li riporto qui di seguito come testimonianza dell’amore di un laghèe per la sua terra e le sue tradizioni, non me ne vogliano i comaschi, io personalmente apprezzo nella stessa misura comaschi e laghèe tutti indifferentemente, anche se non avevo mai riflettuto sulla differenza che può sentire un nativo del lago di Como a seconda della località di provenienza.
"Non sono comasco - si affretta a precisare il professore - pur essendo qui nato e vissuto. Io sono del lago e con la città c’è sempre stato una sorta di dualismo. La mia famiglia era già numerosa a Domaso nel 1200. Per questo non mi sono mai sentito interamente comasco. Io sono un "làghee"».
«Sapete cosa dicono dei làghee? - rivela sorridente la moglie di Gianfranco – "Ghe scià un làghee, tri pass ìndree". Sono tremendi. A differenza dei comaschi, che dicono quello che fa comodo, quelli del lago ti spiattellano ciò che pensano».
«Sovente – precisa il senatore – vedo i difetti dei miei attuali concittadini e dico: "Sono proprio comaschi, io non sono così". I "làghee" sono molto più indipendenti. Il comasco, invece, non osa mettersi contro chi è al potere. Il comasco è più romano. E i valtellinesi pure. Me ne sono reso conto quando mi hanno spiegato che la città più popolosa della Valtellina è Roma. La regina Josè aveva per loro una speciale predilezione e voleva che chiedessero l’autonomia come la Val d’Aosta. Niente da fare. I valtellinesi preferiscono ricevere gli aiuti dalla mano capitolina».

«La gente del lago ha inventato molte più cose di quante si creda. Le filande, ad esempio. I termometri, a Cremia e Pianello e le industrie della lana. Il comasco è assai più passivo. I "làghee" hanno un maggiore spirito di iniziativa».
 

belindo

Guest
Nell’archivio del "Corriere di Como" ho trovato una vecchia intervista di Giorgio Bardaglio uscita del 12 aprile 1998 a Gianfranco Miglio (Como, 11 gennaio 191810 agosto 2001) che è stato un giurista, politologo e politico italiano, professore universitario e autore del ‘Larius’, opera enciclopedica sulla storia, le tradizioni e l’iconografia delle terre lariane.Ho molto apprezzato alcuni passi di quest’intervista, li ho trovati ironici , divertenti e molto attuali, li riporto qui di seguito come testimonianza dell’amore di un laghèe per la sua terra e le sue tradizioni, non me ne vogliano i comaschi, io personalmente apprezzo nella stessa misura comaschi e laghèe tutti indifferentemente, anche se non avevo mai riflettuto sulla differenza che può sentire un nativo del lago di Como a seconda della località di provenienza.
"Non sono comasco - si affretta a precisare il professore - pur essendo qui nato e vissuto. Io sono del lago e con la città c’è sempre stato una sorta di dualismo. La mia famiglia era già numerosa a Domaso nel 1200. Per questo non mi sono mai sentito interamente comasco. Io sono un "làghee"».
«Sapete cosa dicono dei làghee? - rivela sorridente la moglie di Gianfranco – "Ghe scià un làghee, tri pass ìndree". Sono tremendi. A differenza dei comaschi, che dicono quello che fa comodo, quelli del lago ti spiattellano ciò che pensano».
«Sovente – precisa il senatore – vedo i difetti dei miei attuali concittadini e dico: "Sono proprio comaschi, io non sono così". I "làghee" sono molto più indipendenti. Il comasco, invece, non osa mettersi contro chi è al potere. Il comasco è più romano. E i valtellinesi pure. Me ne sono reso conto quando mi hanno spiegato che la città più popolosa della Valtellina è Roma. La regina Josè aveva per loro una speciale predilezione e voleva che chiedessero l’autonomia come la Val d’Aosta. Niente da fare. I valtellinesi preferiscono ricevere gli aiuti dalla mano capitolina».

«La gente del lago ha inventato molte più cose di quante si creda. Le filande, ad esempio. I termometri, a Cremia e Pianello e le industrie della lana. Il comasco è assai più passivo. I "làghee" hanno un maggiore spirito di iniziativa».

Sottolineando che io sono un "làghee" ti ringrazio per questa sviolinata :violino:

ma ciò non toglie che vorrei vedere più "palle" nel forum ;)
 

bancor

Forumer storico
Se scrivo quello che penso scoppia anche qui dentro la bagarre politica e ben me ne guardo...semplicemente condivido in pieno la tua frase!!
Non è curioso che escano tanti scandali. Il livello della corruzione della classe politica, della classe dirigente pubblica e privata è talmente alto che non basterebbe il raddoppio dei magistrati (tra i quali esistono pure i corrotti e tanti che preferiscono girarsi dall'altra parte).
Poi in questo Paese si vota almeno due volte l'anno; due volte l'anno ci sono impegni internazionali importanti; due volte l'anno ci sono approvazioni di finanziarie importanti e due volte l'anno accadono disgrazie.
Per i nostri "statisti" sono sempre scandali ad orologeria :down::down:
 

spx

TDSfriends ..da una vita
Non mi piace particolarmente Obama ma speriamo che la frase di JFK sia da esempio sia negli USA sia in Italia...buongiorno.

Infatti non ho evidenziato la frase di JFK per caso. Su Obama non mi pronuncio,
abbiamo già abbastanza "travi" da guardare nei ns. "occhi".

Obama penso sia un grande Presidente, che segnerà il futuro del popolo americano.
Ma comunque come diceva Camaleonte, noi abbiamo ben altri problemi.

Sono largamente OT e me ne scuso...io sono un profondissimo estimatore del popolo americano ma anche negli Usa c'è stato un decadimento della politica veramente inesorabile negli ultimi decenni...l'ultimo grande Presidente è stato F.D.Roosvelt, dopo di lui...:sad:

:)
Maestro buongiorno :bow: (seguo poco :( ..devo preparare il corso ;) )

Personalmente ci trovo FORTISSIME ANALOGIE fra OBAMA e ROOSVELT (che, pensiero personale, penso proprio verrà considerato un GRANDISSIMO presidente dalla storia) ricorderai infatti che nel 1937 dietro pressione delle gran parte della classe politica americana (repubblicani e democratici ) abbandonò la ricetta keynesiana e decise di rimettere in ordine i conti pubblici. Roosevelt cedette a quelle pressioni, proprio come Obama ha dovuto scendere a patti con la destra..

Ma ne parlemo quando ci incontreremo dal vivo, concordo con Camaleonte che abbiamo talmente tanti problemi attuali NOI che richiedono la nostra attenzione.. e poi sai che NON VOGLIO PARLARE DI POLITICA nel THD quindi chiudo l'OT ..

:bow:
 
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