[FONT="]La Banca d’Italia e la stessa ABI hanno sin qui respinto in più occasioni la prospettiva della bad bank italiana, che seguirebbe quella spagnola, per sostenere a tutti i costi che il sistema bancario è solido e non ha bisogno di aiuti. Ma le cose non stanno veramente così e anche se la situazione italiana non è fortunatamente come quella spagnola (vedi grafico sopra della crescita di sofferenze bancarie) c’è più di un buon motivo per mettersi al lavoro sulla bad bank italiana:[/FONT]
[FONT="]1)
la crescita delle sofferenze non si arresta, non è aggirabile nel 2013 anche per i motivi che ho spiegato nel
post ”Revoche e effetto domino sulle imprese in crisi”[/FONT]
[FONT="]2)
il portafoglio delle sofferenze delle banche italiane non è cedibile sul mercato (agli operatori-spazzini internazionali) perché i prezzi di cessione offerti sul mercato sono troppo bassi e se accettati finirebbero per generare
pesanti minusvalenze sui bilanci delle banche che anno bassa copertura nel monte rettifiche accantonato.[/FONT]
[FONT="]3)
il portafoglio immobiliare, molto grande in Italia, non è stato sufficientemente classificato e svalutato. Se lo fosse -e su questo al momento la Banca d’Italia è costretta a chiudere un occhio- incagli e sofferenze crescerebbero ulteriormente e non di poco costringendo molte banche a un secondo anno di bilanci in perdita.[/FONT]
[FONT="]4)
i valori posti a garanzia dei mutui casa dei privati e dei mutui su capannoni e stabilimenti delle imprese stanno calando mese dopo mese in modo preoccupante e in molti casi sono scesi al di sotto del livello di finanziamento (bruciano lo scarto iniziale) peggio ancora quando si tratta di realizzare i valori attraverso procedure esecutive. Una situazione che non consente immobilismo come dice bene Andrea Guarise, esperto del settore real estate, nel suo
articolo sul blog di oggi.[/FONT]
[FONT="]Del resto provate a leggere il rapporto appena pubblicato dalla Banca d’Italia “
Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia-Gennaio 2013” e come il calo violento delle quotazioni del mercato libero sia un fatto oramai acquisito. Tra le informazioni contenute nel bollettino:[/FONT]
[FONT="]- le valutazioni dei possessori/venditori di immobili sono esagerate: nel 46% dei casi le transazioni si concludono con valori inferiori del 10-20% e nel 25% con sconti tra 20% e 30%[/FONT]
[FONT="]- le attese degli operatori del mercato immobiliare sono pessime da 5 trimestri consecutivi: il 60% prevede un ulteriore peggioramento nel prossimo trimestre, il 30% addirittura nei prossimi 2 anni (vedi tabella)[/FONT]
[FONT="]http://www.linkerblog.biz/2013/02/26/perche-e-arrivato-il-momento-della-bad-bank-italiana/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=perche-e-arrivato-il-momento-della-bad-bank-italiana
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