Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (1 Viewer)

stefanofabb

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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 gen - L'importo del
nuovo BTp a 15 anni (prima tranche) emesso dal Tesoro e'
stato pari a 6 miliardi di euro. Il titolo - informa il
ministero dell'Economia - e' stato collocato al prezzo di
100,017, corrispondente ad un rendimento lordo annuo
all'emissione del 4,805%. Il nuovo titolo ha scadenza 1
settembre 2028, godimento 22 gennaio 2013 e tasso annuo
4,75%, pagato in due cedole semestrali. Il regolamento
dell'operazione e' fissato per il 22 gennaio. Il collocamento
e' stato effettuato mediante sindacato, costituito da cinque
lead managers, Banca Imi, Barclays Bank, Credit Agricole,
Goldman Sachs, JP Morgan Securities e dai restanti
specialisti in titoli di Stato italiani in qualita' di
co-lead.
 

stefanofabb

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camaleonte

Forumer storico


Buongiorno tmmy68. Sono convinto che saranno in pochi a leggerlo, ogni lettera coincide con il mio pensiero o, almeno, da quando il ns.Parlamento
ha votato il Fiscal compact, ad eccezione della Lega.Sono convinto che a molti
che ci leggono silenti, interessa solo cosa comprare e quando vendere. La
gente è pigra, senza sapere che la pigrizia, soprattutto di pensiero, ha un
costo spesso devastante.
 

camaleonte

Forumer storico
[ame=http://www.youtube.com/watch?v=XliLR4WLavM]Dichiarazioni Presidenti della FED - banca centrale americana [ita] - YouTube[/ame]
 

bancor

Forumer storico
Potremmo vendergliene un po' e risaniamo una parte di debito pubblico.



Noi, riserva aurea mondiale: e dov’è finito l’oro dell’Italia?


Scritto il 27/11/12 • nella Categoria: segnalazioni



Dov’è finito l’oro dell’Italia? Pochi lo sanno, ma il nostro paese detiene la quarta riserva aurea del mondo, dopo Usa, Germania e Fmi. Qualcosa come 2.450 tonnellate di lingotti, pari a 110 miliardi di euro. Bankitalia potrebbe usarli per ridurre il debito e contrastare attacchi speculativi, ma non lo fa. E poi: siamo sicuri di sapere esattamente dove si trovi quella montagna d’oro? E’ il bene-rifugio per antonomasia, quello che «tesaurizza le aspettative di crisi». In suo nome, scrive Mauro Bottarelli su “Il Sussidiario”, sono accadute molte cose strane e in apparenza inspiegabili. Come nella guerra in Libia, trasformatasi in un incredibile Vietnam. Poi, lo stallo militare fu sbloccato in soli tre giorni. Armi dall’Occidente? Servizi segreti? Forze speciali francesi e britanniche a fianco dei ribelli? Ma no: oro. Per la precisione, i lingotti che il Venezuela aveva parcheggiato a Londra: Hugo Chávez chiese il rimpatrio di quell’oro, ma la Banca d’Inghilterra l’aveva “movimentato”, non ce l’aveva più nei suoi caveau. Quale occasione migliore, allora, per arraffare le 150 tonnellate di riserve auree di Gheddafi
Quello che dici non è del tutto esatto e neanche attuabile per due motivi:
1. Le riserve auree non si possono toccare essendo a garanzia dell'Euro
2. Vendendole, la plusvalenza ( il valore delle riserve è stato rivalutato per dare soldi ai governi Tremonti S.B.) non ci si paga neanche il deficit novembre 2011/novembre 2012.
La spiegazione sta qui:
ECB: Joint Statement on Gold
 

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