Via libera di Bruxelles al pagamento in titoli pubblici dell'enorme mole dei debiti della pubblica amministrazione italiana. La notizia, che milanofinanza.it è in grado di rivelare, verrà annunciata in tarda mattinata dal vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani. La svolta, forse decisiva per battere la recessione, è arrivata dopo sei mesi di trattative in sede di direzione generale degli Affari Monetari Ue (di cui è responsabile il commissario Olli Rehn) e nel giorno in cui entra in vigore in Europa una tagliola ancora più pesante del Fiscal compact per l'Italia: la direttiva europea sui ritardi di pagamento della pubblica amministrazione che prevede tra l'altro, in caso di inadempienza (il nuovo limite è di trenta giorni), un interesse anche dell'8 per cento se ci fosse una mancata adesione alle norme comunitarie.
Si tratta come è evidente di un nuovo vero salasso per i conti pubblici italiani, che gia' scontano oltre 70 miliardi di euro (ma altre stime parlano di oltre 100 miliardi di pagherò statali) di arretrati verso le imprese fornitrici dello Stato. Secondo quanto si apprende, anche se i dettagli verranno resi noti più avanti da Bruxelles, Paesi come l'Italia, oppressa da oltre 2.000 miliardi di euro di debito pubblico, potranno in due anni pagare i debiti della Pubblica amministrazione anche emettendo titoli pubblici di serie speciale, senza incappare nella maglie e nel rigore dei Trattati europei e ignorando il rapporto debito-Pil, ma si attendono precisazioni sul montante pregresso di questo enorme buco: le emissioni pubbliche speciali varranno anche per il montante dei crediti vantati dalle aziende fino adoggi? In pratica, la manovra salva-imprese, che da tempo reclamano MF-Milano Finanza e l'associazione L'Italia C'è, avrebbe imboccato la strada giusta per evitare che migliaia di aziende sprofondino in una crisi senza fine trascinando con loro l'intera economia italiana che ha perso negli ultimi anni 9 punti di Pil.
La decisione della Commissione, che in sostanza potrebbe permettere a Roma di aumentare il debito pubblico di un'ottantina di miliardi senza beccarsi gli strali di Bruxelles, giunge peraltro dopo l'importante apertura di Angela Merkel, il cancelliere tedesco, all'aumento della spesa per investimenti dell'Italia anche in deroga al Patto di stabilità e al pareggio di bilancio: certamente ora, come ha ricordato sabato la Bundesbank, a Roma serve però subito un governo che continui sulla strada delle riforme. Perchè lo scambio con l'Unione europea sembra essere il seguente: meno rigore sul debito della Pa, più rigore sulle riforme.
da MF di oggi ore 10,53
Forse ci può ridare un pò di respiro... Buongiorno a tutti