Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (3 lettori)

belindo

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BRUXELLES, 25 marzo (Reuters) - Il programma di salvataggio messo a punto nella notte per le banche cipriote rappresenta un nuovo modello da utilizzare per la risoluzione dei problemi del sistema finanziario di altri paesi della zona euro.

Lo dice il presidente dell'Eurogruppo in un'intervista congiunta a Reuters e 'Financial Times'.

"Quello che abbiamo stabilito ieri notte può essere definito come un allontanamento dei rischi" spiega Jeroen Dijsselbloem, poche ore dopo il compromesso tra Unione europea e Nicosia.

"Se un istituto di credito è in difficoltà il nostro primo interrogativo deve essere: 'Cosa potete fare voi come banca? Come potete ricapitalizzarvi?'. Se la banca non è in grado di farlo da sola ci rivolgeremo agli azionisti e ai portatori di obbligazioni, domandando loro di contribuire alla ricapitalizzazione, se necessario verranno coinvolti anche i titolari di depositi non assicurati" precisa.

Se per le banche un simile schema di 'bail-in' dovesse funzionare, conclude, si potrebbe evitare l'ipotesi di ricapitalizzazione diretta da parte del Fondo di stabilità Esm

Sul sito Reuters.com altre notizie Reuters in italiano.


Bravo! un plauso alla lungimiranza di Dijsselbloem :clap:
Esattamente quello che i mercati volevano sentiirsi dire:
a) Cipro NON E' un caso unico ..ma un FORMAT da ripetere :eek: ..:wall:
b) prelievo FORZOSO su ricchezza privata su conti e obbligazioni :eek: ..:wall:
c) suggerimento a non detenere quantità importanti di liquidità in banca per non incorrere in possibili azioni coercitive ..con il risultato di minore liquidità da prestare da parte degli istituti per aziende, famiglie,ecc. :eek: ..:wall:

:clava::clava::clava::clava::clava::clava::clava:

La parte in evidenziata mi fa venire voglia di invitare DJ a casa e chiedegli di farmi un esempio di una banca che dopo avegli azzerato le azioni, le obbligazioni e preso parte dei soldi sui conti avrebbe bisogno dell'ESM?
A questo punto l'ESM può fare le ragantele, perchè in pratica hanno legalizzato il furto prima di azionisti, obbligazionisti e correntisti.............................ma ci rendiamo conto o no?
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
La parte in evidenziata mi fa venire voglia di invitare DJ a casa e chiedegli di farmi un esempio di una banca che dopo avegli azzerato le azioni, le obbligazioni e preso parte dei soldi sui conti avrebbe bisogno dell'ESM?
A questo punto l'ESM può fare le ragantele, perchè in pratica hanno legalizzato il furto prima di azionisti, obbligazionisti e correntisti.............................ma ci rendiamo conto o no?

Questa cosa belindo è ponderabile ..solamente guardando il nostro rischio paese rispetto agli altri del g7 e la speculazione che fa la Germania col Bund ,tenendolo a 144 e prendendo interessi italiani al 4,5% e loro all' 1,5 .Mi pare che a numeri facciamo morire dal ridere e purtroppo la gente vende anche perchè consigliata male ..Io dove lavoro e sono persone che commerciano da 50 anni ed hanno soldini ,non vogliono sentire parlare di Btp(e se fallisce l'Italia?dicono!Io non rispondo perchè mi darebbero dell'imbecille e faccio finta di non conoscere nulla in materia e mi trattengo a fatica)..e in banca gli propongono le obbligazioni loro.Sembrano tutti imparati ma è lo specchio di una "ignoranza"...ed io immaginavo fosse cosi:cool:..ora propongono anche fondi gli istituti,insomma un giardinetto esplosivo....
 
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stefanofabb

GAIN/Welcome
Le agenzie viaggi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 mar - Anche nel 2012
l'Europa ha continuato ad essere fonte di incertezza per gli
investitori. E' quanto emerge dallo European Corporate Default &
Transition Study di Standard and Poor's che analizza l'andamento
dei default avvenuti in Europa lo scorso anno con riferimento ai
settori finanziario e corporate, esclusi i paesi sovrani e gli
enti locali e regionali. Lo studio analizza inoltre la
stabilita' dei rating attraverso l'esame della transizione dei
rating tra una classe e l'altra. Secondo il rapporto "Bce e i
leader europei hanno fatto passi avanti per mitigare alcuni
problemi ma gli investitori rimangono prudenti". Nel 2012 in
Europa nessun emittente del settore corporate e finanziario in
categoria investment-grade e' andata in default. Sono stati
registrati nove default tra gli emittenti europei dotati di
rating S&P (2011: 4, 2010: 4, 2009: 20) e tutti appartenevano
alla categoria non-investment grade. Il corrispondente volume
del debito e' stato pari a 19,7 miliardi di euro (2011: 5.0
miliardi di dollari, 2010: 9.3 miliardi, 2009: 38.7 miliardi).
Il tasso di default annuo sulle emissioni corporate non
investment-grade in Europa nel 2012 e' stato del 2.22% (2011:
1.57%, 2010: 1.0%, 2009: 7.68%) Il tasso di default di tutti gli
emittenti non governativi Europei e' stato dello 0.59% nel 2012
(2011: 0.35%, 2010: 0.18%, 2009: 1.42%) L'attivita' di upgrade e
downgrade nel 2012 e' stata molto diversa tra i settori
finanziari e i non-finanziari. Tra le 650 aziende europee non
finanziarie che S&P sottopone a rating, oltre il 18% ha avuto
rating inferiori alla fine dell'anno, mentre il 9% ha avuto
rating maggiori. Delle 544 societa' finanziarie europee che S&P
sottopone a rating, quasi il 29% ha subito un downgrade nel 2012
e solo il 4% un upgrade. L'indebolimento di alcuni debiti
sovrani cosi' come le sfide economiche e finanziarie che
interessano l'Europa hanno contribuito all'incremento
dell'attivita' di downgrade tra banche e compagnie di
assicurazione nel 2012.La stabilita' del credito nel 2012 e'
notevolmente peggiorata nel 2012. La percentuale dei rating
invariati e' scesa al 62.65% nel 2012 (2011: 64.8%, 2010:
75.61%). I rating, secondo l'agenzia Usa, continuano a fungere
da indicatori affidabili del rischio di credito relativo. Nel
2012 il rapporto Gini a un anno per l'Europa e' stato del
93.75%. Il coefficiente Gini e' un indice che consente di
valutare se i rating hanno avuto delle buone performance o meno,
sono stati dei buoni indicatori del merito di credito. Piu' alto
e' l'indice Gini, piu' basso risulta il tasso di default e
viceversa. E' quindi auspicabile un indice Gini alto, il piu'
vicino possibile al 100%.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
La parte in evidenziata mi fa venire voglia di invitare DJ a casa e chiedegli di farmi un esempio di una banca che dopo avegli azzerato le azioni, le obbligazioni e preso parte dei soldi sui conti avrebbe bisogno dell'ESM?
A questo punto l'ESM può fare le ragantele, perchè in pratica hanno legalizzato il furto prima di azionisti, obbligazionisti e correntisti.............................ma ci rendiamo conto o no?

Lo invitiamo in piscina belindo e spero non sappia nuotare:mumble::lol:
 

tommy271

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Italia, ministero Economia non commenta voci downgrade Moody's

lunedì 25 marzo 2013 17:03







MILANO, 25 marzo (Reuters) - Il ministero dell'Economia non fa commenti alle voci diffusesi nel pomeriggio sui mercati relative ad un possibile downgrade del rating sovrano dell'Italia da parte dell'agenzia Moody's.

"Non abbiamo nulla da commentare" ha detto a Reuters un portavoce del ministero dell'economia.
Poco prima anche un portavoce di Moody's ha comunicato di non aver commenti da fare.
Non disponibile per un commento anche la presidenza del Consiglio.

Il rating dell'Italia per l'agenzia si attesta a 'Baa2' con outlook negativo. Dopo le elezioni Moody's ha espresso una valutazione negativa per l'esito del voto 'inconcludente'

Alle 17,00 a Piazza Affari l'indice Ftse Mib cede il 2,2% con alcuni titoli bancari che persono oltre il 5%, mentre lo spread Btp/Bund si è allargato oltre i 320 punti base dai 304 toccati in mattinata.
 
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stefanofabb

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