(ASCA) - Roma, 17 apr - Consumi in picchiata del 5% dalla meta' del 2011. Nel quarto trimestre del 2012 i consumi privati ''sono diminuiti dello 0,7% sul periodo precedente. La flessione e' risultata piu' accentuata per gli acquisti di beni durevoli e semidurevoli, mentre la spesa per servizi e' tornata a salire, seppure lievemente. Dalla meta' del 2011 i consumi hanno segnato complessivamente un calo di oltre il 5 per cento, quasi il doppio di quanto registrato nel corso della recessione del biennio 2008-09, sebbene quest'ultima sia stata piu' intensa in termini di flessione del Pil''. E' quanto si legge nel Bollettino Economico della Banca d'Italia diffuso oggi. '' La contrazione dei consumi - secondo Palazzo Koch - ha riflesso la riduzione del reddito disponibile (sceso del 4,8% in termini reali nella media del 2012), riconducibile soprattutto al peggioramento delle condizioni sul mercato del lavoro e all'incremento della pressione tributaria''. Alla fine dell'anno il saggio di risparmio si e' attestato all'8,3% (8,5 nel terzo trimestre), proseguendo la stabilizzazione in atto dall'inizio del 2011. ''La fiducia delle famiglie - secondo Via Nazionale - resta fragile: a marzo i giudizi relativi alla propria situazione attuale e quelli sull'economia italiana sono rimasti ai livelli minimi di lungo periodo, sebbene alcuni segnali di minore pessimismo provengano dagli indicatori prospettici''. Sul fronte dei consumi, inoltre '' e' proseguita la decisa tendenza al ribasso del volume delle vendite al dettaglio e delle immatricolazioni di autovetture, che nel primo trimestre si sono ridotte del 4,7% rispetto al periodo precedente'''.