Deludenti indici PMI pubblicati in Germania. Sia l'indice
flash PMI del comparto manifatturiero che quello dei servizi
sono scesi nel mese di aprile al di sotto dei 50 punti
indicando una contrazione dei settori (indice PMI
manifatturiero a 47,9 vs consensus a 49 punti, PMI dei servizi
a 49,2 rispetto aspettative fissate a 51 punti). La flessione è
legata, in prevalenza, al forte ribasso del sotto-indice
relativo ai nuovi ordini (per le commesse nel settore dei
servizi è il calo più marcato da ottobre 2012). Risultato sopra
le previsioni invece per la Francia (indice PMI manifatturiero
a 44,4 vs attese a 44,3, PMI dei servizi a 44,1 vs consensus
42,0). Preoccupante, quindi, che la Germania considerata da
tutti la locomotiva dell'economia di Eurolandia sembra essere
stata risucchiata nella crisi. E anche le prospettive per i
prossimi dodici mesi sono in flessione. Il clima di fiducia
delle imprese fornitrici di servizi sull'andamento delle
attività economiche nel paese tedesco si è attestato ai minimi
da inizio anno. Interessante osservare come siano, invece,
diminuite le pressioni inflazionistiche (combinazione tra
prezzi più bassi delle materie prime e taglio dei prezzi per
fronteggiare la debole domanda) aumentando così le possibilità
che la banca centrale europea possa decidere nei prossimi
meeting del Consiglio Direttivo d’intervenire per sostenere una
ripresa delle attività economiche in Eurolandia. Lo stesso
governatore della Bundesbank e membro della BCE, Jens Weidmann,
aveva allertato su un possibile taglio del costo del denaro (25
punti base dallo 0,75% allo 0,50%) se i dati macroeconomici
fossero ulteriormente peggiorati. Dopo la pubblicazione degli
indici PMI crollano le quotazioni del cambio euro/dollaro,
sceso al di sotto dello strategico supporto a 1,30, minimo del
17 aprile e area di transito della media mobile a 50 sessioni.
Il cedimento di tale sostegno ha dato forza alle pressioni
ribassiste che potrebbero spingere il cross a scendere
ulteriormente verso 1,2975, 50% del ritracciamento di Fibonacci
del rally di aprile, e 1,2920, ultimi appigli utili per
scongiurare una caduta fino sullo strategico supporto a 1,2750.
Debole anche il principale indice azionario tedesco, il Dax,
che ha toccato un minimo intraday in area 7450 punti per poi
risalire a 7470. FILIPPO A. DIODOVICH Market Strategist IG
Milano, Finanza.com