Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume V" (Gennaio 2013 - Dicembre 2013) (3 lettori)

camaleonte

Forumer storico
L'indice Ifo è sceso questo mese, rispetto a marzo, da 106,7 a 104,4 punti. Si è trattato del secondo calo mensile di fila. Gli economisti avevano atteso 106,2 punti. L'indice Ifo misura la fiducia tra gli imprenditori tedeschi e viene particolarmente seguito dagli operatori perchè viene considerato un anticipatore delle tendenze economiche in Germania, la prima economia della zona euro .
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domes

Forumer attivo
Ciao domes, il rally di lungo periodo sulla periferia, penso che sia già iniziato da un po di tempo. Credo che si evinca anche dai grafici postati ieri dal buon spx. Se dovesse continuare anche tra i normali alti e bassi del mercato, pensa che rialzo potrebbe offrire anche la borsa italiana, con i bancari in primis e titoli come ENI...

ciao cama, apprezzo sempre i tuoi interventi.

quello che tu chiami rally, io lo considero un recupero.

se dovessimo andare verso uno scenario giapponese, potrebbe partire un rally verso vette inesplorate.

Io, personalmente, sono molto cauto: non ci ho creduto 6 mesi fa e non ci credo adesso ma il mercato sta dicendo questo.

Mi accontento del 105 sulla MB e sono a posto per tutto l'anno.
:ciao:
 

camaleonte

Forumer storico
ciao cama, apprezzo sempre i tuoi interventi.

quello che tu chiami rally, io lo considero un recupero.

se dovessimo andare verso uno scenario giapponese, potrebbe partire un rally verso vette inesplorate.

Io, personalmente, sono molto cauto: non ci ho creduto 6 mesi fa e non ci credo adesso ma il mercato sta dicendo questo.

Mi accontento del 105 sulla MB e sono a posto per tutto l'anno.
:ciao:


Ho sempre apprezzato l'umiltà, che considero la base del successo in ogni
campo della vita. L'avidità, sappiamo bene che non paga mai!
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Ennesimo brutto dato per la Germania, con l’indice Ifo sulla
fiducia delle imprese tedesche ad aprile che ha mostrato un
calo a 104,4 punti dai 106,7 di marzo. Le attese erano per un
calo più contenuto a 106,2 punti. Male anche la parte corrente
dell’indicatore, scesa a 107,2 dai 109,9 del mese precedente.
È arrivata la prova del 9 sul rallentamento dell’economia
tedesca, dopo i dati deludenti sullo Zew e sui Pmi.
Il
pessimismo tra le imprese tedesche torna a crescere.
Differentemente dalle altre volte, non sono solo i dubbi
sull’area euro a spaventare gli operatori, ma anche i timori di
un rallentamento globale, sempre più evidenti dopo i recenti
dati cinesi e statunitensi. Questi dati aumentano ancora di
più le probabilità di un intervento sui tassi di interesse da
parte della Bce e le borse stanno anticipando questa view, come
abbiamo visto ieri sui mercati. Ultime conferme prima del
meeting della Bce (2 maggio) saranno i dati sui prezzi al
consumo e sull’occupazione tedesca di aprile in uscita la
prossima settimana. Il rallentamento dei prezzi al consumo
sull’eurozona e le aspettative inflattive della Bce danno
spazio a un intervento sui tassi. Al momento la domanda rimane
particolarmente debole da non destare preoccupazione. Se le
borse sembrano festeggiare i dati deludenti proprio perché si
sconta un taglio dei tassi, a farne le spese è l’euro,
soprattutto contro dollaro. Il cross è precipitato ai minimi
delle ultime 3 settimane a 1,2955, salvo poi recuperare parte
delle perdite. Continuiamo ad essere ribassisti sul cross nel
breve termine, con target collocato a 1,2750 entro una
settimana. VINCENZO LONGO Market Strategist IG Milano,
Finanza.com
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Outlook crescita e incertezza alla base di inasprimento (Il
Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 24 apr - Le condizioni di
accesso al credito per le famiglie e le imprese dell'Eurozona
sono in ulteriore peggioramento nel primo trimestre di
quest'anno, ma il ritmo dell'inasprimento e' in calo rispetto
al quarto trimestre 2012 (7% il bilancio netto contro il 13%
di fine 2012). E' quanto annuncia la Bce nella 'Bank Lending
Survey', l'indagine sugli impieghi bancari condotta
trimestralmente che ha coinvolto 135 Gruppi bancari da tutti i
Paesi dell'Eurozona tra il 20 marzo e il 4 aprile. A fronte di
un'outlook di crescita sempre pessimistico, gli istituti di
credito hanno peggiorato le condizioni degli impieghi sia nei
confronti delle imprese sia per i mutui alle famiglie e le
incerte prospettive congiunturali, assieme all'elevato livello
di incertezza, vengono citate come il principale fattore
negativo.
 

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