(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 31 gen -
L'ulteriore riduzione del ritmo con cui la Federal Reserve
acquista Treasury e bond ipotecari e' un "passo modesto ma
positivo che permette ai mercati finanziari di calcolare meglio
i rischi e di allocare il credito". Lo sostiene Esther George,
il presidente della Fed a Kansas City riferendosi al
cosiddetto "tapering". Parlando da Cape Town, Sud Africa, la
banchiera ha detto di "restare preoccupata che la continuazione
di queste politiche possa avere dei costi nel lungo termine".
Da sempre contraria all'allentamento monetario, George ha
inoltre ammesso che "i costi di politiche accomodanti
potrebbero non essere confinati ai Paesi con politiche
espansive". Il rischio e' che ad essere influenzati siano
"altri Paesi" attraverso "la distorsione di tassi di cambio,
bilancia dei pagamenti, flussi di capitale e espansione del
credito". Aggiungendo che una politica aggressiva della Fed
stava inficiando sulla stabilita' del sistema bancario
americano alterando il normale processo di creazione dei
presiti, George ha concluso dicendo che "per quando sia
difficile identificare bolle con certezza anche temporale,
abbiamo gia' visto un incremento rapido dei prezzi dei terreni
da coltura e dell'azionario negli Stati Uniti". Due giorni fa
la Fed ha deciso di ridurre di altri 10 miliardi il piano di
acquisto di bond, lo stesso taglio annunciato a dicembre. Dal
nuovo mese l'istituto che da domani verra' guidato da Janet
Yellen acquistera' 65 miliardi di dollari di bond.