Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume VI" (Gennaio 2014-Dicembre 2014)

Stato
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Sorpresa positiva anche dalla Germania. Il Prodotto interno
lordo (Pil) relativo al quarto trimestre ha mostrato una
crescita dello 0,4% rispetto al periodo precedente e dell'1,3%
su base annuale. Gli analisti si aspettavano una espansione
dello 0,3% su base trimestrale e dell'1,3% su base
annuale.
Milano, Finanza.com Buon giorno
 
Oggi ci sono veramente tanti dati economici che faranno da MM sui mercati:
Pil Italia, Pil Europa, bilancia commerciale Europa,Pil Portogallo, Grecia, indice Michigan USA, Moodys per outloock Italia...dimissioni Letta...
 
Renzi: dovrà giustificare la sua diversità e spiegare le ragioni (analisti) - Yahoo Finanza Italia



Nel quadro politico aggiungerei quello macro: un $ debole non aiuta di certo l'Italia inoltre, è d'obbligo secondo me capire dove vanno i tassi e, col Pil di Germania e Francia in ripresa, temo che Draghi il 6 marzo non dovrebbe abbassarli per cui, l'Italia e periferia rischiano di rimanere indietro.Imho.
Sulla Francia avrei qualche dubbio riguardo la ripresa economica e credo che se Draghi farà qualcosa a marzo sarà dovuto proprio per la Francia. I dati più recenti dimostrano che, a differenza del resto dell'Europa, la Francia sia (di nuovo) ufficialmente in recessione già da qualche mese. Per colpa dell'ennesima contrazione subita dal settore secondario e terziario, la cui competitività è in caduta libera, e di una disoccupazione che ha raggiunto nel terzo trimestre del 2013 il 10,9 per cento, il valore più alto degli ultimi sedici anni. Per non parlare degli under 25 senza lavoro: ormai sono quasi il 26 per cento. E Hollande? Sono sempre di più i francesi convinti che dedichi più tempo a modificare i dati delle statistiche per insabbiare i suoi errori che a mettere a punto un pacchetto di riforme di cui la Francia, oggi, ha bisogno per sopravvivere.
 
Sulla Francia avrei qualche dubbio riguardo la ripresa economica e credo che se Draghi farà qualcosa a marzo sarà dovuto proprio per la Francia. I dati più recenti dimostrano che, a differenza del resto dell'Europa, la Francia sia (di nuovo) ufficialmente in recessione già da qualche mese. Per colpa dell'ennesima contrazione subita dal settore secondario e terziario, la cui competitività è in caduta libera, e di una disoccupazione che ha raggiunto nel terzo trimestre del 2013 il 10,9 per cento, il valore più alto degli ultimi sedici anni. Per non parlare degli under 25 senza lavoro: ormai sono quasi il 26 per cento. E Hollande? Sono sempre di più i francesi convinti che dedichi più tempo a modificare i dati delle statistiche per insabbiare i suoi errori che a mettere a punto un pacchetto di riforme di cui la Francia, oggi, ha bisogno per sopravvivere.


E' corretto quello che sostieni però, nei fatti il $ continua ad essere debole, ed è come se il mercato la pensi diversamente.
 
E' corretto quello che sostieni però, nei fatti il $ continua ad essere debole, ed è come se il mercato la pensi diversamente.
Solito gioco delle parti delle banche centrali...il cambio e la guerra valutaria in atto non credo tanto dipenda dalle situazioni economiche di questo o quello stato ma dipenda dai rapporti di forza e dalle politiche messe in atto dalle massime istituzioni finanziarie...
 
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