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Forumer storico
2%...? facile mettere le mani in tasca agli indifesi risparmiatori!
08:05 - MF ANALISI: tutto congiura per una tassa patrimoniale
MILANO (MF-DJ)--I segnali sono inequivocabili: dietro le quinte si sta
lavorando a un'imposta sui patrimoni. Gli italiani pagano gia' almeno due
patrimoniali: l'Imu che colpisce gli immobili e l'imposta di bollo che si
applica a conti correnti, titoli e assicurazioni. Le imposte sugli
immobili sono la piu' importante fonte di entrate degli enti locali,
quindi nei prossimi anni potranno solo aumentare. Ma e' facile prevedere
che alla prima emergenza finanziaria, o appena ci sara' bisogno di risorse
per qualche nobile causa come la riduzione del cuneo fiscale, l'aliquota
dell'imposta di bollo, oggi allo 0,2%, sara' innalzata, oppure si
inventera' un prelievo straordinario sfruttando lo stesso meccanismo. Gia'
portando l'aliquota allo 0,5% si aumenterebbe il gettito di piu' di 5
miliardi l'anno. Con un'imposta straordinaria del 2% l'Erario incasserebbe
poco meno di 40 miliardi. Mica male.
Anche perche' si tratta di un'imposta semplice da applicare, impossibile
da sfuggire (specie ora che sta per essere attivato lo scambio automatico
di informazioni tra le amministrazioni finanziarie e creditizie di tutto
il mondo) e politicamente molto gradita a sinistra. In questa direzione si
sta facendo sempre piu' forte il pressing delle istituzioni finanziarie
internazionali, che hanno grande influenza sulle scelte del nostro
ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Non e' un caso se qualche
settimana fa Jens Weidmann, capo della Bundesbank, ha dichiarato che: "Una
tassa sui capitali corrisponderebbe al principio della responsabilita'
nazionale, in base al quale i contribuenti sono responsabili delle
obbligazioni del proprio Paese prima che venga richiesta la solidarieta'
internazionale".
L'Italia vanta il piu' grande stock di risparmio privato d'Europa: la
somma di beni mobili e immobili e' stimata in 8 mila miliardi, tre volte
il debito pubblico. Prima il Fmi, poi la Bundesbank, poi l'Ocse e altri
singoli esponenti della burocrazia europea hanno tutti affermato che una
patrimoniale potrebbe essere una buona soluzione per risolvere il problema
del debito pubblico.
Anche il neoministro dell'economia, Padoan, ex vicesegretario dell'Ocse,
ex Fmi, ex consulente di Massimo D'Alema e Giuliano Amato (quello
dell'imposta straordinaria sui conti correnti) ha dichiarato a Repubblica
che "le tasse che danneggiano di meno la crescita sono quelle sulla
proprieta', come l'Imu, mentre le tasse che, se abbassate, favoriscono di
piu' la ripresa e l'occupazione sono quelle sul lavoro". Pochi giorni fa,
Reuters ha reso noto un documento riservato della Commissione europea nel
quale si legge che "I risparmi dei 500 milioni di cittadini dell'Unione
Europea saranno usati per finanziare investimenti a lungo termine per
stimolare l'economia e contribuire a riempire il vuoto lasciato dalle
banche dall'inizio della crisi finanziaria".
Anche il Fmi, nel Fiscal monitor dell'ottobre 2013, scrive che "il netto
deterioramento delle finanze pubbliche in molti Paesi ha riacceso
l'interesse verso un prelievo di capitale, una tassa una tantum sulla
ricchezza privata, come misura eccezionale per ripristinare la
sostenibilita' del debito". L'Fmi cita alcuni illustri sostenitori di una
patrimoniale fra cui "Pigou, Ricardo, Schumpeter, e Keynes". Infine, il
prelievo sui patrimoni e' la proposta-chiave per il risanamento d'Italia
ideata dal consigliere di Renzi, Davide Serra, il finanziere del fondo
Algebris. Ci sono ben piu' dei tre indizi solitamente richiesti per fare
una prova.
Marino Longoni
MF- Mercati Finanziari
(fine)
MF-DJ NEWS
0608:04 mar 2014
Buongiorno (si fa per dire dopo notizie come questa... ) a tutti.
08:05 - MF ANALISI: tutto congiura per una tassa patrimoniale
MILANO (MF-DJ)--I segnali sono inequivocabili: dietro le quinte si sta
lavorando a un'imposta sui patrimoni. Gli italiani pagano gia' almeno due
patrimoniali: l'Imu che colpisce gli immobili e l'imposta di bollo che si
applica a conti correnti, titoli e assicurazioni. Le imposte sugli
immobili sono la piu' importante fonte di entrate degli enti locali,
quindi nei prossimi anni potranno solo aumentare. Ma e' facile prevedere
che alla prima emergenza finanziaria, o appena ci sara' bisogno di risorse
per qualche nobile causa come la riduzione del cuneo fiscale, l'aliquota
dell'imposta di bollo, oggi allo 0,2%, sara' innalzata, oppure si
inventera' un prelievo straordinario sfruttando lo stesso meccanismo. Gia'
portando l'aliquota allo 0,5% si aumenterebbe il gettito di piu' di 5
miliardi l'anno. Con un'imposta straordinaria del 2% l'Erario incasserebbe
poco meno di 40 miliardi. Mica male.
Anche perche' si tratta di un'imposta semplice da applicare, impossibile
da sfuggire (specie ora che sta per essere attivato lo scambio automatico
di informazioni tra le amministrazioni finanziarie e creditizie di tutto
il mondo) e politicamente molto gradita a sinistra. In questa direzione si
sta facendo sempre piu' forte il pressing delle istituzioni finanziarie
internazionali, che hanno grande influenza sulle scelte del nostro
ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Non e' un caso se qualche
settimana fa Jens Weidmann, capo della Bundesbank, ha dichiarato che: "Una
tassa sui capitali corrisponderebbe al principio della responsabilita'
nazionale, in base al quale i contribuenti sono responsabili delle
obbligazioni del proprio Paese prima che venga richiesta la solidarieta'
internazionale".
L'Italia vanta il piu' grande stock di risparmio privato d'Europa: la
somma di beni mobili e immobili e' stimata in 8 mila miliardi, tre volte
il debito pubblico. Prima il Fmi, poi la Bundesbank, poi l'Ocse e altri
singoli esponenti della burocrazia europea hanno tutti affermato che una
patrimoniale potrebbe essere una buona soluzione per risolvere il problema
del debito pubblico.
Anche il neoministro dell'economia, Padoan, ex vicesegretario dell'Ocse,
ex Fmi, ex consulente di Massimo D'Alema e Giuliano Amato (quello
dell'imposta straordinaria sui conti correnti) ha dichiarato a Repubblica
che "le tasse che danneggiano di meno la crescita sono quelle sulla
proprieta', come l'Imu, mentre le tasse che, se abbassate, favoriscono di
piu' la ripresa e l'occupazione sono quelle sul lavoro". Pochi giorni fa,
Reuters ha reso noto un documento riservato della Commissione europea nel
quale si legge che "I risparmi dei 500 milioni di cittadini dell'Unione
Europea saranno usati per finanziare investimenti a lungo termine per
stimolare l'economia e contribuire a riempire il vuoto lasciato dalle
banche dall'inizio della crisi finanziaria".
Anche il Fmi, nel Fiscal monitor dell'ottobre 2013, scrive che "il netto
deterioramento delle finanze pubbliche in molti Paesi ha riacceso
l'interesse verso un prelievo di capitale, una tassa una tantum sulla
ricchezza privata, come misura eccezionale per ripristinare la
sostenibilita' del debito". L'Fmi cita alcuni illustri sostenitori di una
patrimoniale fra cui "Pigou, Ricardo, Schumpeter, e Keynes". Infine, il
prelievo sui patrimoni e' la proposta-chiave per il risanamento d'Italia
ideata dal consigliere di Renzi, Davide Serra, il finanziere del fondo
Algebris. Ci sono ben piu' dei tre indizi solitamente richiesti per fare
una prova.
Marino Longoni
MF- Mercati Finanziari
(fine)
MF-DJ NEWS
0608:04 mar 2014
Buongiorno (si fa per dire dopo notizie come questa... ) a tutti.