(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 12 mag - La riapertura di
due BTp a 30 anni non piu' in corso di emissione (con scadenze
residue di 20 e 23 anni)
fa pensare che il Tesoro voglia
testare la domanda su queste lunghe scadenze in vista del
lancio, tramite sindacato bancario, di un nuovo benchmark a 15
anni, che il mercato attende da diverso tempo. Per quanto
riguarda, invece il nuovo benchmark a 3 anni l'interesse degli
operatori e' per come questo titolo sara' accolto dopo che la
Bce ha lasciato intendere che a giugno si attivera' con misure
monetarie convenzionali e non convenzionali. L'asta di domani
prevede anche la riapertura del BTp a 7 anni, che sara' offerto
tra 1,75 e 2,25 miliardi di euro, per il quale non ci attendono
elementi di grande novita' al netto dell'atteso rialzo del
rendimento dovuto alla pressione che i titoli di Stato italiani
stanno incontrando sul segmento tra 5 e 7 anni della curva dei
rendimenti. Se domani sara' assegnato l'intero importo offerto
in asta (pari a 7,25 miliardi di euro) il Tesoro arrivera' a
sfiorare il completamento del 50% del proprio programma di
'funding' previsto per il 2014. Cel (RADIOCOR) 12-05-14
13:46:30 VEDRO' IL DAFARSI SUL NUOVO BENCHMARK A 15 ANNI ..MODALITA' TRA UN MESETTO (DICONO DOPO CHE HA TUONATO MARIO)intanto mi godo gli interessi sul conto corrente
![Applausi :clap: :clap:](/images/smilies/clap.gif)