stefanofabb
GAIN/Welcome
Si prospetta un nuovo colpo gobbo per i trader italiani, già
ora tra i pochi al mondo a essere vessati dalla ormai
famigerata Tobin Tax. Con un emendamento approvato in
commissione al Senato è infatti stata elevata dal 20 al 27% la
tassazione su "interessi, premi e altri proventi" conseguiti
con "operazioni di compravendita conclusi entro le 48 ore"
relativi a prodotti finanziari.
Evidentemente le indicazioni
emerse dal Bollettino sulle entrate tributarie del Tesoro dei
primi 10 mesi del 2013 non sono bastate a convincere una parte
degli attuali politici sulla scarsa efficacia di simili
iniziative. L'imposta sulle transazioni finanziarie, da pagare
sui trasferimenti di proprietà di azioni e altri strumenti
finanziari partecipativi e sulle operazioni su strumenti
finanziari derivati ai sensi della Legge di Stabilità 2013, nei
primi 10 mesi dello scorso anno aveva portato un gettito
complessivo pari a 159 milioni di euro. Un valore sideralmente
lontano dal miliardo di euro (per l’intero 2013) indicato dal
Governo Monti quanto promulgò la legge.
A impressionare ancora
di più circa i funesti risvolti di questa tassa sulla vitalità
dell’intero sistema borsistico italiano aiuta una semplice
constatazione: il brillante 2013 della Borsa Italiana, con il
FTSE Mib che nel periodo si è rivalutato di oltre 16 punti
percentuali, non ha minimamente aiutato a sostenere il numero
degli scambi. Se nemmeno il rimbalzo del mercato è bastato a
riportare l’interesse degli investitori sul mercato italiano,
figuriamoci cosa sarebbe potuto accadere con un altro anno in
profondo rosso per il FTSE Mib.
L’emendamento, come prassi, ha
scatenato immediate e vibranti proteste. ''E'stata un grave
errore l'approvazione ieri sera dell'emendamento Candiani,
che prevede l'elevazione dal 20 al 27% della tassazione, a
copertura del congelamento dell'aumento della tassazione sulle
sigarette elettroniche, ha dichiarato il senatore, Pierantonio
Zanettin.
Il membro della commissione Affari Costituzionali ha
subito centrato il punto: “Si tratta di una norma inapplicabile
e confusa. La giusta finalità di evitare un ulteriore balzello
fiscale non può comportare una ulteriore penalizzazione del
mercato finanziario, già colpito dalla patrimoniale sui conti
titoli bancari e postali, prevista dalla recente Legge di
Stabilità, e vessato dalla strampalata Tobin Tax, che l'Italia
è uno dei pochi paesi al mondo ad applicare. Si dovrà
certamente rimediare in Aula”. La speranza di tutti è che il
mondo politico si ravveda su una simile iniziativa. La certezza
tuttavia non vi è, anzi…
Milano, Finanza.com
ora tra i pochi al mondo a essere vessati dalla ormai
famigerata Tobin Tax. Con un emendamento approvato in
commissione al Senato è infatti stata elevata dal 20 al 27% la
tassazione su "interessi, premi e altri proventi" conseguiti
con "operazioni di compravendita conclusi entro le 48 ore"
relativi a prodotti finanziari.
Evidentemente le indicazioni
emerse dal Bollettino sulle entrate tributarie del Tesoro dei
primi 10 mesi del 2013 non sono bastate a convincere una parte
degli attuali politici sulla scarsa efficacia di simili
iniziative. L'imposta sulle transazioni finanziarie, da pagare
sui trasferimenti di proprietà di azioni e altri strumenti
finanziari partecipativi e sulle operazioni su strumenti
finanziari derivati ai sensi della Legge di Stabilità 2013, nei
primi 10 mesi dello scorso anno aveva portato un gettito
complessivo pari a 159 milioni di euro. Un valore sideralmente
lontano dal miliardo di euro (per l’intero 2013) indicato dal
Governo Monti quanto promulgò la legge.
A impressionare ancora
di più circa i funesti risvolti di questa tassa sulla vitalità
dell’intero sistema borsistico italiano aiuta una semplice
constatazione: il brillante 2013 della Borsa Italiana, con il
FTSE Mib che nel periodo si è rivalutato di oltre 16 punti
percentuali, non ha minimamente aiutato a sostenere il numero
degli scambi. Se nemmeno il rimbalzo del mercato è bastato a
riportare l’interesse degli investitori sul mercato italiano,
figuriamoci cosa sarebbe potuto accadere con un altro anno in
profondo rosso per il FTSE Mib.
L’emendamento, come prassi, ha
scatenato immediate e vibranti proteste. ''E'stata un grave
errore l'approvazione ieri sera dell'emendamento Candiani,
che prevede l'elevazione dal 20 al 27% della tassazione, a
copertura del congelamento dell'aumento della tassazione sulle
sigarette elettroniche, ha dichiarato il senatore, Pierantonio
Zanettin.
Il membro della commissione Affari Costituzionali ha
subito centrato il punto: “Si tratta di una norma inapplicabile
e confusa. La giusta finalità di evitare un ulteriore balzello
fiscale non può comportare una ulteriore penalizzazione del
mercato finanziario, già colpito dalla patrimoniale sui conti
titoli bancari e postali, prevista dalla recente Legge di
Stabilità, e vessato dalla strampalata Tobin Tax, che l'Italia
è uno dei pochi paesi al mondo ad applicare. Si dovrà
certamente rimediare in Aula”. La speranza di tutti è che il
mondo politico si ravveda su una simile iniziativa. La certezza
tuttavia non vi è, anzi…
Milano, Finanza.com