Bce: limita uso bond bancari non garantiti come collaterale
Dal gennaio 2017
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Berlino, 05 ott - La Bce
ha annunciato, in una nota, che continuera' ad accettare "per
il momento" anche nel 2017 i bond bancari non garantiti (Ubb,
unsecured bank bond) come collaterale nelle operazioni di
rifinanziamento ma ne limitera' l'uso e aumentera' i
controlli su questo tipo di strumenti sempre a partire
dall'anno prossimo. La decisione, precisa ancora la Bce, e'
stata presa come conseguenza dell'entrata in vigore della
direttiva europea sui fallimenti bancari (Brrd), il
cosiddetto 'bail-in', che prevede una precisa gerarchia di
accollo delle perdite cosi' da evitare che il costo dei
salvataggi gravi sui contribuenti e sul deficit pubblico. Non
solo, si e' tenuto conto anche della prossima introduzione
dei nuovi requisiti minimi in fondi propri e passivita'
ammissibili (Mrel) e della necessita', per le banche con
rilevanza sistemica globale di aderire alle nuove norme sulla
capacita' totale di assorbimento delle perdite (Tlac). Nella
nota, la Bce spiega che a seguito della decisione, il debito
bancario 'senior unsecured' soggetto a 'subordinazione per
statuto', laddove le leggi nazionali prescrivano che debba
essere svalutato prima di altri debiti senior in caso di
'bail-in', potra' continuare a essere usato da banche e altre
societa' di investimento per ottenere liquidita' dalla Bce. A
seguito della direttiva Brrd questi strumenti, infatti,
sarebbero dovuti essere esclusi dai finanziamenti a partire
dal gennaio 2017, spiega ancora la Bce. Quest'ultima ha,
comunque, deciso di rendere piu' stringenti alcune norme
sull'ammissibilita' di questo tipo di collaterale nelle aste
di rifinanziamento: a partire dal primo gennaio prossimo,
l'uso dei bond bancari non garantiti sara' limitato al 2,5%
dal precedente 5%. Questo limite non sara' applicato ad asset
con valore inferiore a 50 milioni dopo il taglio (haircut) o
garantiti da entita' pubbliche che raccolgono gettito
fiscale. La Bce conferma nella nota "il proprio sostegno a
favore di un accordo per trovare un approccio comune europeo
sulla gerarchia dei creditori in caso di insolvenza e
fallimento bancario e sottolinea che il lavoro sta
continuando su questo punto". In ogni caso, la Bce
riprendera' in esame questa decisione nel corso del 2017 e
sottolinea che le norme sull'ammissibilita' degli Ubb come
collaterale terranno conto dei progressi fatti nel frattempo
verso uno standard europeo. Secondo dati Bce, il totale di
bond bancari non garantiti presentati come collaterale alla
Bce e' stato pari a 116 miliardi (dopo la valutazione e
l'haircut) nel secondo trimestre di quest'anno.