Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 09 feb - Fiducia dei
consumatori in lieve rialzo in Giappone per il secondo mese
consecutivo. L'indice di fiducia ha registrato un incremento
dello 0,3% attestandosi a 39,1 punti. A dicembre l'indice era
cresciuto dell'1,1%, primo rialzo in 5 mesi. I giapponesi
sono molto prudenti nelle loro analisi sulla congiuntura
economica del Paese e sulla situazione personale. Lo scorso
anno la fiducia dei consumatori e' stata messa a dura prova
dall'aumento delle tasse sui consumi dal 5% all'8% che,
insieme con la politica inflazionista della BoJ, ha eroso il
potere di acquisto. Secondo gli analisti, il miglioramento
della fiducia registrato in dicembre e gennaio dovrebbe
proseguire nei prossimi mesi.

(RADIOCOR) 09-02-15 08:29:28 BUON GIORNO:)
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 09 feb - Ecco, in
collaborazione con Mps Capital Services, l'agenda dei
principali dati macroeconomici della settimana con la
valutazione della loro rilevanza per i mercati finanziari.
L'ora indicata per la diffusione dei dati e' quella italiana.

Lunedi' 09/02
GIA - Bilancia commerciale (Mld euro), dicembre, h.0,50
Precedente: -636,8 / rilevanza: ***
GER - Bilancia commerciale (Mld euro), dicembre, h. 8,00
Precedente: 17,9 /rilevanza: ***
EUR - Fiducia investitori Sentix, febbraio, h. 10,30
Precedente: 0,9 / rilevanza: **
USA - Condizioni merc. del lavoro Fed, gennaio, h. 16,00
Precedente: 6,1 / rilevanza: **

Martedi' 10/02
CIN - Inflazione a/a, gennaio, h. 2,30
Precedente: 1,50% / rilevanza: ****
FRA - Produzione industriale m/m, dicembre, h. 8,45
Precedente: -0,30% / rilevanza: ***
ITA - Produzione industriale m/m, dicembre, h. 10,00
Precedente: 0,30% / rilevanza: ***
GBR - Produzione industriale m/m, dicembre, h. 10,30
Precedente: -0,10% / rilevanza: ***
USA - Scorte all'ingrosso m/m, dicembre, h. 16,00
Precedente: 0,80% / rilevanza: ***
USA - Jolts Posti vacanti, dicembre, h. 16,00
Precedente: 4972 / rilevanza: ***

Mercoledi' 11/02
GIA - Mercati chiusi per festivita'
Precedente: -- / rilevanza: ****
USA - Doe Scorte greggio (000), 06 febbraio, h. 16,30
Precedente: 6333 / rilevanza: ****

Legenda: Rilevanza: * bassa; ** media; *** buona; **** alta



(RADIOCOR) 09-02-15 07:43:24 (0032)
 
Se lasciamo perdere il canale che ormai abbiamo perduto abbiamo i supporto statici che sarebbe meglio considerare.
i due max fatti in questa settimana erano un pessimo segnale,e adesso sono la nostra resistenza, un loro superamento sono un segnale BUY
Dall'altra parte adesso stiamo scendendo e secondo me il supporto più importante è quel 137.09 che viene da lontano, ma possiamo anche sperare che 137.35 sia sufficente.

IN pratica credo che nel breve ci siamo girati ribassisti ma per adesso dovrebbe essere solo una correzione dal trend principale che è ancora UP.

Arpa va bene? :bow:


Rimango di questa idea ma ho controllato i valori un pò con più precisione e avrei 137.44 come target.
FCA 11.15 ma anche meno
ENI 14.76 ma anche meno

tutto IMHO :)
 
10:35 - CRISI GRECIA: Gurria, no possibilita' di una Grexit (Cnbc)
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MILANO (MF-DJ)--"Non mi sembra che ci sia la possibilita' di un'uscita
della Grecia dall'euro, e faro' tutto il possibile per evitarla".

Lo ha dichiarato, ai giornalisti di Cnbc al G20, il Segretario generale
dell'Ocse, Angel Gurria, sottolineando che una Grexit non risolve i
problemi fondamentali dell'Europa e della Grecia.

"Tutti vogliono che la Grecia rimanga nell'Unione europea, tutti
vogliono che Atene prosperi e che esca dai suoi problemi di breve termine.

Gurria ha ammesso che ci sono dei vincoli politici, normativi, formali e
legali, ma ha avvertito che la Grecia e l'Europa devono trovare un accordo.
 
10:48 - UCRAINA: Svezia, Ue sia pronta a sanzioni contro Russia se manca accordo
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MILANO (MF-DJ)--L'Unione europea "dovrebbe essere preparata" a imporre
nuove sanzioni alla Russia in mancanza di un accordo con la Russia per
porre fine al conflitto nell'Ucraina orientale.

Lo ha affermato il ministro degli Esteri svedese, Margot Wallstroem,
entrando a Palazzo Lipsius per prendere parte ai lavori del Consiglio
Affari Esteri. Nel caso di un fallimento dei negoziati "dovrebbe esserci
una risposta forte", ha detto Wallstroem.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francois
mercoledi' incontreranno a Minsk il capo di Stato russo Vladimir Putin e
quello ucraino Petro Poroshenko per finalizzare un accordo per porre fine
all crisi in Ucraina. Il meeting di venerdi' tra i leader di Berlino,
Parigi e Mosca non aveva infatti portato a un'intesa anche se sono stati
fatti alcuni progressi.

Serve una "soluzione politica, non militare. La Russia non dovrebbe piu'
mandare carri armati e soldati nell'est dell'Ucraina", ha affermato il
ministro svedese spiegando che l'Unione europea mostra di essere "unita" e
"continua a sostenere" Kiev. Dall'altra parte "gli ucraini dovrebbero
valutare di quale aiuto hanno bisogno", ha aggiunto.

Per quanto riguarda la proposta degli Usa di fornire armi a Kiev, spetta
"ai singoli Paesi rispondere alle necessita'" dell'Ucraina anche se, ha
concluso il ministro, ora serve concentrarsi sulle negoziazioni di pace.
 
Rimango di questa idea ma ho controllato i valori un pò con più precisione e avrei 137.44 come target.
FCA 11.15 ma anche meno
ENI 14.76 ma anche meno

tutto IMHO :)

Buon giorno a tutti :(

Ciao Belindo, giusto per cercare dei riferimenti (se possibile!), ma guardando il grafico del 46 giornaliero mi sembra ci sia un gap da chiudere del 30/01 sui 111,97 e poi quello del 22/01 a 107,31...che ne pensi?
 
Rimango di questa idea ma ho controllato i valori un pò con più precisione e avrei 137.44 come target.
FCA 11.15 ma anche meno
ENI 14.76 ma anche meno

tutto IMHO :)
Di questi tempi tutto può accadere ma sai che su Eni non sono d'accordo...Eni segue maggiormente il future oil rispetto all'indice Mib e considerando il "cap/floor" del prezzo del greggio che sembra essere quasi stabilizzato, considerando che l'oil wti può arrivare in tempi relativamente brevi a 60$, considerando le potenzialità enormi dell'azienda e quanto ha perso negli ultimi mesi, propendo a considerare Eni più verso i 16 piuttosto che i 14...poi ognuno...
Per non essere OT proprio stamattina ho aperto nuovo thd su Eni per chi fosse interessato ad approfondire...
http://www.investireoggi.it/forum/operativita-e-tendenza-vt84608.html
 
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obbligazioni bei

....E se uno come me che non sono greco ma italiano ....ma la situazione si può paragonare.........ho preso delle obblig. BEI SUDAFRICANI e BEI TURCHE....BEI IN DOLLARI .....con conto titoli UNICREDIT.................................................................avrò fatto male secondo VOI.......?

capite il perché dico questo???...lo pubblico....

VAROUFAKIS: ''ANCHE L'ITALIA A RISCHIO CRAC MI HANNO DETTO ALTI FUNZIONARI ITALIANI CHE CI DANNO RAGIONE MA HANNO PAURA''

domenica 8 febbraio 2015

"Ci troviamo in una situazione da vera e propria crisi umanitaria. Ci sono persone che dormono lungo le strade, che hanno fame, persone che avevano posti di lavoro, case, persino negozi, sino a due-tre anni fa e adesso non hanno niente. Noi dobbiamo occuparci di questa crisi, immediatamente, perche' non e' giusto, perche' una capitale europea che vive una crisi umanitaria cosi' grande non ci portera' in un Europa piu' democratica. Questa e' la prima priorita'".
Cosi' il ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis dice in un' intervista al programma "Presa diretta" che andra' in onda oggi, domenica 8 febbraio su Rai 3 alle 21.45. Qua, alcuni stralci della sua corposa intervista.
"La seconda priorita' e' che dobbiamo presentare una serie di proposte sul tavolo dell'Unione Europea, della Banca Centrale Europea, del Fondo Monetario Internazionale, per porre fine a questo circolo vizioso che noi stessi stiamo producendo, perche' ormai la crisi umanitaria ha superato i confini della Grecia e tocca tutta l'Europa. La terza cosa che dobbiamo fare e' presentare un elenco completo di riforme per cambiare questo Paese in maniera radicale, tale per cui se anche superiamo questa crisi , la Grecia non si debba mai piu' trovare nella situazione in cui si e' trovata nel 2010". E sull'Italia avanza considerazioni di un certo peso.
"Dei funzionari italiani, non vi dico di quale grande istituzione - dice il ministro delle Finanze greco - mi hanno avvicinato per dirmi che sono solidali con noi, ma che non possono dire la verita' perche' anche l'Italia e' a rischio bancarotta e temono conseguenze da parte della Germania.(...) noi greci non abbiamo il monopolio della verita'. Cio' che possiamo fare per il resto dell'Europa, e specialmente per l'Italia, e' aprire una porticina verso la verita'"
Alla domanda: "Voi volete rinegoziare il debito contratto con l'Europa, per investire nell'economia e fare ripartire il Paese. Secondo voi, la Germania perche' dovrebbe accettare queste condizioni?" il ministro Varoufakis risponde: "Nel 2010, lo Stato greco e' andato in bancarotta. E l'Europa ha risposto concedendo alla Grecia il prestito piu' grande di tutta la storia. Ora, anche un bambino di 8 anni poteva capire che la storia non era destinata a finire bene. Se sei in bancarotta, significa che non sei in grado di ripagare i prestiti che ti sono stati concessi. Non puo' funzionare. E questo e' il motivo per cui la Grecia oggi si trova in uno stato ancora peggiore rispetto al 2010. Il problema non e' che l'Europa non ci abbia dato denaro a sufficienza. Il problema e' che ce ne ha dato troppo e che meno del 9% di tutti questi soldi e' andato alla Grecia. Tutto il resto e' andato ad alimentare la finzione che stessimo ripagando il debito che non eravamo in grado di ripagare. Pertanto, cio' che noi oggi vogliamo spiegare ai nostri partner europei e' che questa irrazionalita' deve essere affrontata, una volta per tutte. E poi gli vogliamo dire che qui e' l'integrita' stessa dell'Europa che e' in gioco. Quando si dice ad un Paese dell'Europa "dobbiamo salvarvi", "dobbiamo mantenervi all'interno dell'euro", che si tratti dell'Italia che lo chieda alla Grecia, della Germania che lo chieda all'Italia, perche', diciamocelo, la situazione del debito italiano e' insostenibile, quando iniziamo a pensare in questo modo, l'Europa entra in un periodo di de-costruzione. Vogliamo davvero che l'Europa inizi a frammentarsi? E guardate che le uniche persone che alla fine traggono vantaggio da questa de-costruzione sono Marie Le Pen, quelli di Alba Dorata qui da noi, Nigel Farage in Gran Bretagna, tutti quelli che in definitiva odiano la democrazia europea. Io quindi metterei in guardia chiunque si accinga a pensare strategicamente di amputare la Grecia dall'Europa. Perche' questo e' molto pericoloso. A chi tocchera' dopo di noi? Al Portogallo? Cosa succedera' quando l'Italia scoprira' che e' impossibile restare all'interno della "giacca stretta" dell'austerity?"
Alla domanda "Avrete messo in conto la possibilita' che se voi continuate, tirate dritto per la vostra strada la Grecia rischia di andare fuori dall'Euro? L'avete presa in considerazione questa eventualita'?" il ministro Yanis Varoufakis risponde: "L'uscita della Grecia dall'euro non e' una prospettiva che rientra nei nostri piani, semplicemente perche' riteniamo che l'Euro sia fragile. E' come quando si costruisce un castello di carte. Se togli la carta greca cascano anche le altre. L'Europa nasce per uscire per sempre dagli orrori della guerra e dei conflitti, per esplorare finalmente il terreno dei vantaggi reciproci".
Alla domanda "Tsipras dice che la vostra vittoria e' non solo la vittoria non di un partito, ma e' una svolta storica per l'Europa. Lei crede che questa voglia di cambiamento ci sia davvero in tutta Europa, pensa che vi sosterranno altri paesi, che altri vi seguiranno, tra cui l'Italia? Oppure alla fine vinceranno gli interessi, l'opportunismo, la sudditanza con la Germania?" il ministro Yanis Varoufakis risponde: "Dei funzionari italiani , non vi dico di quale grande istituzione, mi hanno avvicinato per dirmi che sono solidali con noi, ma che non possono dire la verita' perche' anche l'Italia e' a rischio bancarotta e temono conseguenze da parte della Germania. Una nuvola di paura negli ultimi anni ha avvolto tutta l'Europa. Insomma, stiamo diventando peggio dell'ex Unione Sovietica. Quindi per rispondere alla sua domanda io dico: noi greci non abbiamo il monopolio della verita'. Cio' che possiamo fare per il resto dell'Europa, e specialmente per l'Italia, e' aprire una porticina verso la verita'. Non possiamo trovare noi stessi la verita', ma possiamo aprire la porta e fare in modo che voi possiate raggiungerci. In questo modo potremo passare tutti dall'oscurita' dell'attuale austerity, verso la luce di un dibattito europeo razionale e ragionevole".
Alla domanda "Concretamente, secondo lei, da un punto di vista economico ce la puo' fare la Grecia?" il ministro Varoufakis risponde: "Noi proporremo che l'Europa intraprenda un new deal, come Roosevelt nel 1933, un new deal per l'Europa, finanziato dalla Banca Europea per gli Investimenti che deve aumentare di dieci volte i capitali finora investiti. Sono idee che interesseranno l'intera Europa. Non credo che noi abbiamo il diritto di chiedere per noi stessi delle cose che non chiediamo per i portoghesi, gli italiani o per gli irlandesi. E prima o poi la signora Merkel dovra' sedersi ad un tavolo con noi e spiegarci perche' le nostre proposte non vanno bene".
Allora, appuntamento in tivù stasera alle 21.45 su Rai3, per chi vuole ascoltare Varoufakis da vivo.
Redazione Milano
 
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Il curriculum vitae di Varoufakis, come quello di Jaresko, puzza di intrecci con il globalista George Soros. Per un ministro delle finanze, se crediamo alle notizie della stampa aziendale, che contesta le misure di austerità dettate ai precedenti falliti governi, conservatore e socialdemocratico, della Grecia dalla “troika” di FMI, BCE e Commissione europea, Varoufakis ha un passato in stretta relazione con le entità globali che dovrebbe combattere. Varoufakis fu “economista ospite” della Valve Corporation, un ramo dei videogioci sempre sospettato di appartenere alla Microsoft Corporation dell’estremista globalista Bill Gates. I segnali di allarme che Varoufakis sia un “cavallo di Troia” dei banchieri globali abbondano. In primo luogo, Varoufakis fu consigliere economico del fallito governo socialdemocratico PASOK del primo ministro George Papandreou, l’uomo che per primo impose alla Grecia misure di austerità draconiane. Varoufakis ora sostiene che fosse ardentemente contrario all’accordo di Papandreou con la “troika”, ma nessuno potrà mai sapere quanto il ministro della Finanza, ora anti-austerity, fosse d’accordo mentre consigliava Papadreou sul corretto modo di agire nel risolvere l’enorme problema del debito della Grecia. Varoufakis è un caro amico e co-autore dell’economista e professore dell’Università del Texas James K. Galbraith, figlio della defunta “eminenza grigia” degli economisti statunitensi John Kenneth Galbraith. I legami di Galbraith con le élite bancarie globali sono esemplificati dalla sua posizione di studioso ospite all’elitario Brookings Institution di Washington. In altre parole, anche se la biografia di Tsipras suggerisce buona fede a sinistra, il passato di Varoufakis indica che il nuovo ministro delle Finanze della Grecia è a suo agio con le élite banchiere che massacrano l’anima della nazione greca con la lama affilata dell’austerity che taglia sicurezza sociale, sanità pubblica e altri servizi pubblici di base. La prefazione al libro di Varoufakis, “Una modesta proposta”, che si occupa della crisi finanziaria in Europa e i cui co-autori sono James Galbraith e l’ex-parlamentare inglese Stuart Holland, è stata scritta dall’ex-primo ministro francese Michael Rocard. Rocard ha chiesto all’Unione europea di nominare un “uomo forte”, e la scelta di Rocard è il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, lo stesso che ha avvertito il nuovo governo SYRIZA nel rispettare gli accordi di austerità stipulati dai passati governi conservatore e del PASOK. Holland, consigliere dell’ex-primo ministro greco Andreas Papandreou, insieme al presidente francese François Mitterand, stilò nel 1986 l’Atto unico europeo, una delle carte che ha contribuito a creare il sistema finanziario dell’Unione europea che svuota l’economia greca nel nome dell’austerity.
L’adesione di Varoufakis a Fondo monetario internazionale e sistema bancario europeo è evidente da ciò che ha scritto sul suo sito web. Dopo l’appello degli autori finanziari statunitensi Paul Krugman e Mark Weisbrot alla Grecia, affinché segua l’esempio dell’Argentina sul default del proprio debito e ad uscire dalla zona euro, Varoufakis sostiene che la Grecia deve “sorridere e sopportare” le misure imposte dai banchieri e dal governo tedesco in quanto membro della zona euro. Ciò significa che il ministro delle Finanze di SYRIZA si arrese ai capricci dei banchieri molto prima della vittoria elettorale di SYRIZA.

tratto da qui https://aurorasito.wordpress.com/?s=varoufakis
 

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