in fondo chi urla, sbraita, minaccia pure ha forse più da perdere che da guadagnare in questa vicenda: i ruoli del "buono-cattivo" che sembrano tanto palesi nella narrazione di massa, in sostanza potrebbero essere invertiti (e io dico che lo sono): si vedono le mani adunche ma del committente manco l'ombra.
Ha ragione chi sostiene che il vero potere è quello che rimane nascosto perchè altrimenti evapora, così la burocrazia UE fa quello che deve fare, segna cioè con un circoletto rosso la difformità, mentre la verga del maestro di altri tempi pre-sessantottino (che non tollera la democrazia in classe) è in mano a chi conviene che manco un respiro trapeli tra i banchi, se non misurato, consentito.
Mancano certamente i mezzi per uscire dalle secche delo spirito del tempo economico in cui siamo, pure gli uomini, ma più manca l'Idea che ci conduca per mano. Il problema non è strettamente filosofico ma tangibile nel grembo della società. Qualunque misura, qualsivoglia guida, se imposta e non radicata nell'anima della nazione diviene coercizione e sfocia nei radicalismi: dimaio e salvini potrebbero essere i meno peggio di quelli che verranno dopo.