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ad esempio se l'assetto socio-istituzionale, società e dirigenti, determina come pare i risultati economici di un paese, che senso ha riproporre furbate come condoni, pace cosidette fiscali, eccetera? che pedagogia e che politica si propone?
vale la pena ricordare l'imperituro motto dura lex seda lex di quella romanità ormai defunta che dominava e di spada ma anche di legalità? boh
 
Moody's, Codacons annuncia denuncia in procura su declassamento

Yahoo fa ora parte di Oath

"Quello di Moody's - si legge in una nota - è un atto a rischio illegittimità che avrà ripercussioni dirette enormi per le tasche dei cittadini italiani e dei risparmiatori. La decisione di declassare l'Italia è stata infatti assunta prima della pronuncia ufficiale dell'Unione Europea sulla manovra del Governo e in assenza di risposte ufficiali delle istituzioni italiane ai rilievi mossi dall'Ue. A destare sospetto è proprio la tempistica seguita da Moody's, che ha proceduto al declassamento pochi giorni prima della decisione Ue valutando quindi una manovra non formalmente definitiva".

"Il declassamento - prosegue il Codacons - si configura pertanto come un atto privato volto ad influenzare il mercato e la Commissione Europea e interferisce in un procedimento amministrativo che ha fasi ben precise, le quali non appaiono ancora concluse."

I bambini all'asilo frignano per ragioni ben più sensate
 
ad esempio se l'assetto socio-istituzionale, società e dirigenti, determina come pare i risultati economici di un paese, che senso ha riproporre furbate come condoni, pace cosidette fiscali, eccetera? che pedagogia e che politica si propone?
vale la pena ricordare l'imperituro motto dura lex seda lex di quella romanità ormai defunta che dominava e di spada ma anche di legalità? boh
Se ti devo dire la mia, un sistema puramente democratico non funziona perché è in contrasto con lo spirito di sopravvivenza che riemerge nelle difficoltà ... per cui ad ogni crisi la democrazia non fa altro che spaccarsi e diventare inefficiente, impotente... proprio quando serve più risolutezza . D'altra parte illuminismo e dittatura non si incastrano... non banale la soluzione
 
In altri termini, mentre la previsione del rapporto deficit/PIL per il 2019 con politica economica in linea con quella del governo Gentiloni sarebbe dell’1,3%, con le misure indicate nel “contratto” si salirebbe al 5,5%, passando poi al 4,6% nel 2020 (nonostante un aumento dell’attività economica rispettivamente del 2% e dell’1%, aggiuntiva rispetto a quella che si sarebbe ottenuta con il governo Gentiloni). In assenza di misure correttive o di coperture certe, gli investitori valuterebbero in modo molto negativo la scarsa attenzione all’equilibrio di finanza pubblica in un paese già oberato da un debito oltre il 130% del PIL.

Questa valutazione negativa sarebbe aggravata dall’analisi dell’andamento congiunto del bilancio primario (ossia deficit pubblico al netto della spesa per interessi) rispetto al PIL e del corrispondente impatto sul rapporto debito/PIL. Nel 2017 il bilancio primario è stato dell’ordine del +2% del PIL (surplus). Come si può rilevare nella tabella, ove il bilancio primario fosse invece portato stabilmente al -4% del PIL (deficit) perfino una crescita del PIL nominale del 5% comporterebbe un ulteriore peggioramento del rapporto debito/PIL del 10%, con un debito/PIL che passerebbe dall’attuale 130% al 140% nel 2025. Per ottenere una riduzione del 25% del rapporto debito/PIL in sette anni con un surplus primario costante e simile a quello attuale occorrerebbe una crescita del PIL nominale di almeno il 4% annuo (area verde nella tabella).

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Nel suo discorso di addio, il vicepresidente uscente della BCE, Victor Constancio ha inoltre ricordato che, per poter beneficiare del reinvestimento dei titoli acquistati durante il QE dalla BCE, l'Italia dovrebbe mantenere almeno un rating di credito “investment grade”. Questo merito creditizio potrebbe venire minacciato se si vedesse che l’Italia sta allentando gli standard fiscali; e Moody’s ha già messo il nostro paese sotto osservazione per un possibile declassamento. In sintesi, la BCE difficilmente potrà tamponare lo stress del mercato italiano in presenza di squilibrio nei conti pubblici, anche in caso di permanenza nell’euro.

L’Italia sotto il monitoraggio degli investitori

Articolo non recentissimo che lascerebbe poca speranza secondo la tabella...
 
Buongiorno.

L'Italia affonderà in Europa?
17 ottobre 2018 JIM O'NEILL
Il governo di coalizione italiano sta generando titoli con la sua ricerca di politiche economiche populiste che minacciano di lasciare a pezzi le regole fiscali dell'eurozona. Ma prima che le autorità dell'UE rispondano, dovrebbero tenere presente che se l'Italia non raggiungerà una crescita più sostenuta del PIL, le condizioni politiche potrebbero peggiorare ulteriormente.

Will Italy Sink Europe? | by Jim O'Neill

"Alla fine della giornata, coloro che hanno il potere di stabilire e applicare le norme fiscali e monetarie dell'UE sanno bene che la zona euro non potrebbe sopravvivere a una crisi di stampo greco in Italia. È loro la responsabilità nei prossimi mesi per assicurarsi che non venga a questo."
 
Due concetti di cui sentiamo parlare spesso e sui quali merita, secondo me, qualche approfondimento pur sapendo che fare chiarezza onestamente è tutta un'altra questione, da parte di chi le propone o le ha proposte:


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Cosa sono le riforme strutturali?"

Cosa sono le riforme strutturali?

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Flessibilità al lavoro: tra rischio e protezione
Flessibilità lavorativa: essere flessibili significa adattarsi alla realtà e ai cambiamenti col rischio di definire un' identità personale frammentata
Per saperne di più: Flessibilità lavorativa: pro e contro, rischio o protezione


Flessibilità lavorativa: pro e contro, rischio o protezione


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Essere flessibili comporta inevitabilmente sacrifici sul piano relazionale e ostacola la capacità innata dell’individuo di creare legami. Penso alla volpe di Antoine De Saint-Exupéry. Se quel giorno, invece del piccolo Principe, avesse trovato un giovane Proteo, intento a realizzare il mito dell’uomo che si fa da solo, flessibile e determinato a realizzare se stesso a ogni costo, sarebbe riuscita a convincerlo a farsi addomesticare?

La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe.
“Per favore… addomesticami”, disse.
“Volentieri”, disse il piccolo principe, “ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose”.
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe. “Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico, addomesticami!”
“Che cosa bisogna fare?” domandò il piccolo principe.
“Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe.
Per saperne di più: Flessibilità lavorativa: pro e contro, rischio o protezione
 

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