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Roma, 22 ott. (askanews) - La Commissione europea "non vuole una crisi tra Roma e Bruxelles", ora è in attesa della risposta del governo sulla lettera di rilievi inviata la scorsa settimana sulla manovra: "conterà anche lo spirito della loro risposta". Ha affermato il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, in una intervista a France Inter. Della risposta "dibatteremo domani", al collegio dei commissari europei.

Quanto allo "spirito" auspicato nella riposta, secondo Moscovici è importante che "anche se siamo in disaccordo lo siamo nell'ambito delle regole comuni. Dobbiamo evitare la crisi con Roma, restare nell'ambito delle regole comuni e farle rispettare", ha detto.

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Legge bilancio, Tria: 'impegno taglio deficit strutturale dal 2022'
Il MEF pubblica la lettera con cui il ministro dell'economia
Giovanni Tria risponde alle richieste di chiarimenti contenute
nella missiva inviata a Roma da Bruxelles. Nella lettera si
legge che: "La Nota di Aggiornamento del Documento di
Economia e Finanza, e la Relazione al Parlamento a esso
allegata, chiariscono che il Governo prevede di discostarsi dal
sentiero di aggiustamento strutturale nel 2019 ma non intende
espandere ulteriormente il deficit strutturale nel biennio
successivo e si impegna a ricondurre il saldo strutturale verso
l'obiettivo di medio termine a partire dal 2022. Qualora il
PIL dovesse ritornare al livello pre-crisi prima del previsto,
il Governo intende anticipare il percorso di rientro".
Milano, Finanza.com
 
Legge bilancio, Tria: 'impegno taglio deficit strutturale dal 2022'
Il MEF pubblica la lettera con cui il ministro dell'economia
Giovanni Tria risponde alle richieste di chiarimenti contenute
nella missiva inviata a Roma da Bruxelles. Nella lettera si
legge che: "La Nota di Aggiornamento del Documento di
Economia e Finanza, e la Relazione al Parlamento a esso
allegata, chiariscono che il Governo prevede di discostarsi dal
sentiero di aggiustamento strutturale nel 2019 ma non intende
espandere ulteriormente il deficit strutturale nel biennio
successivo e si impegna a ricondurre il saldo strutturale verso
l'obiettivo di medio termine a partire dal 2022. Qualora il
PIL dovesse ritornare al livello pre-crisi prima del previsto,
il Governo intende anticipare il percorso di rientro".
Milano, Finanza.com
Bloomberg tv ha aperto il notiziario delle 12 con il titolo: "Italy: promises, promises".
 
Al momento l’imposta sostitutiva in vigore su questi strumenti finanziari è del 12,50%, sia sugli interessi percepiti che sul capital gain. Orbene, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) vorrebbe abbassare questa aliquota al 5% per quanto concerne gli interessi (cedole) e l’eventuale guadagno in conto capitale.
 

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