Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Buongiorno.

Da leggere con calma:

"Lo stato non ha bisogno di vendere BTP per finanziarsi “La vera funzione dell’emissione di titoli di Stato sul mercato da parte del governo è di consentire alla Banca Centrale di mantenere i tassi di interesse a breve termine a un certo livello.” i (Warren, Mosler) Durante la crisi del debito pubblico italiano del 1994 la maggioranza degli esperti prevedeva che l'Italia dichiarasse default, perchè il debito pubblico era arrivato al 120% del PIL e i tassi di interesse erano il 12%, per cui il costo degli interessi assorbiva un 22% del bilancio dello stato italiano, contro una media degli altri paesi del 12%.

La lira, uscendo dal sistema SME nel settembre 1992, si era appena svincolata dalla parità fissa con il marco e l’Italia era quindi tornata ad avere una valuta fluttuante. Warren Mosler gestiva un fondo hedge specializzato nel debito e riteneva che il mercato sbagliasse riguardo all’Italia, perché in un regime di cambi fluttuanti uno stato non aveva ragione di dare default sul debito denominato nella propria valuta. Per capire se il governo italiano se ne rendesse conto, andò parlare a Roma con il prof. Luigi Spaventa al Ministero del Bilancio e gli pose una questione

apparentemente strana: “qual’è il motivo per cui emetteva titoli di stato, per avere soldi da spendere o per evitare che i tassi di interesse a breve scendessero a zero? Spaventa rispose che il motivo operativo era “evitare che i tassi (interbancari) scendessero a zero“ii , in altre parole diceva che il governo italiano da un punto di vista operativo poteva procurarsi lire in ogni caso, non aveva bisogno di emettere titoli di stato. Avendo constatato che nel governo italiano si comprendeva di non essere a rischio di default, Mosler comprò BTP e quando Spaventa fece capire che l’Italia avrebbe rispettato gli impegni di pagamento, questi tornarono salire. Mosler e molti altri assieme a luiiii, mostrano come funziona il sistema attuale, in..."

http://cobraf.com/media/filer_publi...on_ha_bisogno_di_finanziarsi_con_btp_9pgg.pdf
O ancora meglio, da non leggere
 
Buongiorno.

Da leggere con calma:

"Lo stato non ha bisogno di vendere BTP per finanziarsi “La vera funzione dell’emissione di titoli di Stato sul mercato da parte del governo è di consentire alla Banca Centrale di mantenere i tassi di interesse a breve termine a un certo livello.” i (Warren, Mosler) Durante la crisi del debito pubblico italiano del 1994 la maggioranza degli esperti prevedeva che l'Italia dichiarasse default, perchè il debito pubblico era arrivato al 120% del PIL e i tassi di interesse erano il 12%, per cui il costo degli interessi assorbiva un 22% del bilancio dello stato italiano, contro una media degli altri paesi del 12%.

La lira, uscendo dal sistema SME nel settembre 1992, si era appena svincolata dalla parità fissa con il marco e l’Italia era quindi tornata ad avere una valuta fluttuante. Warren Mosler gestiva un fondo hedge specializzato nel debito e riteneva che il mercato sbagliasse riguardo all’Italia, perché in un regime di cambi fluttuanti uno stato non aveva ragione di dare default sul debito denominato nella propria valuta. Per capire se il governo italiano se ne rendesse conto, andò parlare a Roma con il prof. Luigi Spaventa al Ministero del Bilancio e gli pose una questione

apparentemente strana: “qual’è il motivo per cui emetteva titoli di stato, per avere soldi da spendere o per evitare che i tassi di interesse a breve scendessero a zero? Spaventa rispose che il motivo operativo era “evitare che i tassi (interbancari) scendessero a zero“ii , in altre parole diceva che il governo italiano da un punto di vista operativo poteva procurarsi lire in ogni caso, non aveva bisogno di emettere titoli di stato. Avendo constatato che nel governo italiano si comprendeva di non essere a rischio di default, Mosler comprò BTP e quando Spaventa fece capire che l’Italia avrebbe rispettato gli impegni di pagamento, questi tornarono salire. Mosler e molti altri assieme a luiiii, mostrano come funziona il sistema attuale, in..."

http://cobraf.com/media/filer_publi...on_ha_bisogno_di_finanziarsi_con_btp_9pgg.pdf
Bel rompicapo Sergio!..emblematica e l'ultima pagina in fondo all'articolo.Quel promette(le banche) di ricomprarli sul REPO tra qualche settimana mi mette molti dubbi,buon giorno
 
Bel rompicapo Sergio!..emblematica e l'ultima pagina in fondo all'articolo.Quel promette(le banche) di ricomprarli sul REPO tra qualche settimana mi mette molti dubbi,buon giorno

Condivido. Io so che prima della separazione tra Tesoro e Banca d'Italia del 1981/82 il problema di finanziare il Tesoro non sussisteva. I problemi sono nati nel momento in cui per finanziarsi il Tesoro ha dovuto emettere TDS dalle cedole succose a tutto vantaggio delle banche e della speculazione che ha trovato così la strada libera. Se non erro, più della metà del ns. debito è costituito dai soli interessi. Emblematico questo passaggio dell'articolo:

"Quindi è la spesa pubblica in deficit che crea moneta, o attività finanziarie, per il settore privato. I privati (parlando di famiglie e imprese nel loro insieme) possono avere della moneta sotto forma di prestiti, che sono liquidità, ma non costituiscono un patrimonio netto (da debiti). Solo quando lo stato spende in deficit, in eccesso di quanto incassa di tasse, si aggiunge anche moneta “vera” (non credito) nel settore privato. Se lo stato, come è ora la norma, quando ha deficit vende BTP, assorbe la moneta che crea con i deficit e allora crea invece di semplice moneta (depositi in banca) attività finanziarie nette, cioè appunto BTP detenuti dal pubblico."

Infatti la moneta circola poco o niente, inchiodati come siamo a rispettare gli zero virgola.
 
marketinsight.it - FRANCIA - PRIMA STIMA PIL 3Q18 SOSTANZIALMENTE IN LINEA CON ATTESE (0,4% T/T, 1,5% A/A)
Nel terzo trimestre del 2018 il Pil della Francia, secondo la
prima stima preliminare, ha registrato un aumento dello 0,4% su
base trimestrale, lievemente al di sotto delle aspettative
(+0,5%) ma superiore al +0,2% del trimestre precedente.
L'incremento anno su anno è pari al +1,5%, più contenuto
rispetto al +1,7% del secondo trimestre ma in [...]
Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 
Condivido. Io so che prima della separazione tra Tesoro e Banca d'Italia del 1981/82 il problema di finanziare il Tesoro non sussisteva. I problemi sono nati nel momento in cui per finanziarsi il Tesoro ha dovuto emettere TDS dalle cedole succose a tutto vantaggio delle banche e della speculazione che ha trovato così la strada libera. Se non erro, più della metà del ns. debito è costituito dai soli interessi. Emblematico questo passaggio dell'articolo:

"Quindi è la spesa pubblica in deficit che crea moneta, o attività finanziarie, per il settore privato. I privati (parlando di famiglie e imprese nel loro insieme) possono avere della moneta sotto forma di prestiti, che sono liquidità, ma non costituiscono un patrimonio netto (da debiti). Solo quando lo stato spende in deficit, in eccesso di quanto incassa di tasse, si aggiunge anche moneta “vera” (non credito) nel settore privato. Se lo stato, come è ora la norma, quando ha deficit vende BTP, assorbe la moneta che crea con i deficit e allora crea invece di semplice moneta (depositi in banca) attività finanziarie nette, cioè appunto BTP detenuti dal pubblico."

Infatti la moneta circola poco o niente, inchiodati come siamo a rispettare gli zero virgola.
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marketinsight.it - GIAPPONE - TASSO DI DISOCCUPAZIONE IN CALO AL 2,3% A SETTEMBRE
Secondo quanto comunicato dal ministero di Affari interni e
Comunicazione nipponico, nel mese di settembre il tasso di
disoccupazione in Giappone scende al 2,3%, dal 2,4% di agosto.
Sorprese le attese degli analisti che si aspettavano una tasso
stabile al 2,4 per cento.
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marketinsight.it - APPUNTAMENTI MACRO DI OGGI (30/10/18)
Ore 0:30 Giappone: Tasso di disoccupazione, settembre Ore 7:30
Francia: Pil, 3Q 2018 Ore 9:55 Germania: Tasso di disoccupazione,
ottobre Ore 10:00 Italia: Pil, 3Q 2018 Ore 11:00 Italia: Indice
fiducia consumatori, ottobre Ore 11:00 Eurozona: Indice fiducia
consumatori, ottobre Ore 11:00 Eurozona: Pil, 3Q 2018 Ore 14:00
Germania: Indice dei prezzi al consumo, ottobre
Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 
marketinsight.it - GERMANIA - TASSO DI DISOCCUPAZIONE STABILE AL 5,1% A OTTOBRE
Destatis, l'ufficio di statistica federale tedesco, ha reso noto
che nel mese di ottobre il tasso di disoccupazione corretto per
gli effetti stagionali si attesta al 5,1%, in linea con la
rilevazione precedente e con le attese degli economisti. Il
numero di disoccupati è diminuito di 11 mila unità, a fronte del
calo di 23 [...]
Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 

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