Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Ai mercati non interessa nulla di tutto ciò. Interessa solo remunerare correttamente il rischio IMHO

Anch'io nel mio piccolo vorrei essere remunerato per il rischio, per questo non ho mai comprato finora BUND o OAT. Posso immaginare che, al di la di sporadiche escursioni dello SPREAD, il rischio Italia sia già prezzato e d'ora in avanti potrebbe solo migliorare. IMHO.
 
marketinsight.it - GIAPPONE - PRODUZIONE INDUSTRIALE SI CONFERMA IN FRENATA A SETTEMBRE
Il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria
giapponese ha registrato per settembre un calo della produzione
industriale, su base mensile, pari allo 0,4%, che segue il +0,2%
registrato il mese precedente. Anche per la variazione su base
annua si registra una flessione del 2,5%, a fronte della crescita
dello 0,2% di agosto.
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Duri siamo!Mantenere stretto e non mollare.
marketinsight.it - OBBLIGAZIONI - I BTP SCONTANO IL MURO CONTRO MURO CON BRUXELLES
Apertura in netto rialzo per i rendimenti dei benchmark italiani
che scontano la notizia della posizione intransigente del Governo
sulla manovra. Nulla di inatteso, ma ufficializzazione, con la
lettera firmata dal Ministro Tria, dell'irremovibilità dalle
decisioni assunte. Non basteranno, con tutta probabilità, a
Bruxelles l'introduzione della previsione di reperimento di
risorse aggiuntive grazie a privatizzazioni [...]
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Roma, 14 nov. (askanews) - Un maxi piano di dismissioni del patrimonio pubblico per assicurare la discesa del rapporto debito/Pil. L'aggiornamento del Dpb prevede una accelerazione del programma di privatizzazioni. I nuovi obiettivi indicano cessioni pari all'1% del Pil per il 2019 e poi lo 0,3% l'anno nel successivo biennio. In cifra si tratta di un valore che sfiora i 30 miliardi di euro, di cui 18 miliardi nei prossimi 12 mesi. Nella Nadef era previsto lo 0,3% l'anno tra il 2019 e il 2021.

"I maggiori ricavi considerati per il 2019 - si legge nel documento - costituiscono un margine prudenziale che mette in sicurezza gli obiettivi approvati dal Parlamento, anche qualora non si realizzasse appieno la crescita del Pil ipotizzata".

Tenendo conto di tali introiti e del loro impatto anche in termini di minori emissioni di debito sul mercato e quindi minori interessi, la discesa del rapporto debito/Pil sarebbe ancora più marcata, e pari a 0,3 punti quest'anno, 1,7 punti nel 2019, 1,9 nel 2020 e 1,4 nel 2021. Il rapporto scenderebbe dal 131,2 per cento del 2017 al 126 nel 2021
 

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