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LE BANCHE CENTRALI HANNO IN MANO MOLTO DEBITO, MA NON POSSONO CANCELLARLO
In tutto il mondo, ma nell’Eurozona in particolare, la bassa crescita ha anche voluto dire minor gettito fiscale, contribuendo a far crescere il debito/Pil. La spesa pubblica ha consentito sicuramente di evitare una crisi finanziaria ancora più profonda, ma il prezzo per salvare le banche e stimolare l’economia è stato enorme, e oggi si riflette nei record storici toccati dal debito pubblico sul Pil, con l’effetto collaterale di gonfiare oltre misura i bilanci delle banche centrali. Oggi la Bce detiene il 26% del mercato obbligazionario tedesco, il 21% di quello francese e il 20% di quello italiano, mentre Bank of England possiede il 25% del mercato obbligazionario domestico e Bank of Japan addirittura il 40%. In teoria, osserva l’esperto di Columbia Threadneedle,
le banche centrali potrebbero cancellare il debito che hanno in portafoglio, ma dovrebbe essere una mossa concertata di tutte le banche centrali, cosa altamente improbabile con la disarmonia in Europa, la guerra dei dazi tra Usa e Cina e il graduale processo di de-globalizzazione. I rapporti debito/Pil sembrano così condannati a rimanere molto elevati."
Futuro giapponese per l’Eurozona: poca crescita e bassa inflazione