Qui tutti sanno che i tds in generale - nella fattispecie i BTp - non hanno le caratteristiche operative dei titoli azionari, ovvero non possono salire oltre un certo limite, ma possono scendere anche di parecchio. Durante la mia non breve esperienza borsistica, tra le varie sconfitte (
), ho annoverato anche alcuni gain colossali (non parlo di 'cippini') tra cui il titolo Cofide lasciato salire in OFF finchè, tra vicende alterne, raggiunse alla fine degli anni '90, l'
800% del prezzo di carico.
Guadagni impensabili sui titoli di Stato. Con una buona predisposizione al rischio, si possono acquistare i titoli a lunga scadenza quando uno Stato, tradizionalmente solvibile, si trovi ad affrontare una crisi finanziaria o una situazione anomala che però si presume transitoria. Qualcosa del genere accadde nel lontano '92/93, il
Btp-1nv23 9% appena emesso (e tuttora trattato) crollò del 50% sul nominale. Quei rari e temerari investitori che li acquistarono, fecero l'affare della loro vita. Se poi avessero avuto l'audacia di tenerseli stretti fino ai giorni nostri, in 26 anni avrebbero realizzato un guadagno in conto interessi del
230% e del
170% in conto capitale. Casi rarissimi per il retail, non così per gli investitori istituzionali nessuno dei quali all'epoca si privò di quei titoli.
Attualmente si ha una quantità impressionante di bond a rendimento zero o sotto-zero con la conseguente riprovazione da parte di banche, fondi e gestori del risparmio che si trovano in difficoltà nel far quadrare i conti. La nuova
presidente Bce Lagarde dovrà barcamenarsi fra le esigenze di questi ultimi e quelle degli operatori economici che vorrebbero i tassi sottozero
ad libitum. Quindi difficilmente la situazione potrà discostarsi molto da quella attuale, è stato del resto preannunciato a suo tempo dal nostro presidente Draghi, non escludendo pertanto che i lunghi potessero scendere moderatamente dai massimi.
Questo per dire che i nostri BTp, se non sono al capolinea, poco ci manca. Il rischio si mantiene moderato, si possono perdere pochi punti o guadagnarli, ma
senza più l'aspettativa di una lucrosa contropartita che ci fu nel periodo immediatamente successivo ai no-euro Gianni & Pinotto. C'è poco da fare, l'equity comincia a diventare molto allettante, alcuni titoli scelti con cura, hanno un rendimento attuale tre o quattro volte rispetto ai governativi long-term con i quali si rischiano cinque figure contro due.
Buona domenica