Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Buonasera Stefano, alla luce di quanto accaduto oggi su intesa sanpaolo perché le loro obbligazioni non sono scese?Secondo te ci può essere una discesa sulla obbligazione?Grazie sempre
Ci potrebbe essere una discesa.A sto punto non mi meraviglierei ;anche perchè il diktat delle banche è chiaro..tutto rimandato a fine anno poi se ne parlerà di dividendi .Le cedole obbligazionarie dovrebbero continuare a darle.Buona notte
 
upload_2020-4-4_7-50-43.png
Buon giorno
 
MILANO (Reuters) - Guardando a un orizzonte di poco più di un mese, per il rating della Repubblica italiana si prepara una triplice prova di primaria importanza.

In calendario venerdì 24 aprile, dopo la chiusura del mercato Usa, il giudizio di S&P Global, mentre l'8 maggio l'appuntamento sarà doppio, con le pagelle di Moody's e Dbrs.

Oltre che primo in agenda, il rischio più concreto è di una mossa da parte di S&P, che ha sul rating italiano di 'BBB' già un outlook negativo. Le prospettive sono invece al momento stabili sia per il 'Baa3' di Moody's sia per il 'BBB (high)' di Dbrs.
 
La sfida economica posta dal coronavirus è senza precedenti e richiede un vero salto di qualità nella risposta dell’Europa”. Così il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che rimarca come l’insieme di proposte che l’Eurogruppo presenterà al Consiglio Europeo comprende ora lo schema SURE di assicurazione contro la disoccupazione – da anni richiesto dal nostro Paese – un significativo potenziamento del capitale della BEI per costituire un fondo per le garanzie ai prestiti delle imprese e un fondo per la ricostruzione da finanziare con bond comuni europei.

“L’Italia ha ribadito, trovando l’accordo di altri paesi tra cui la Francia, che non possiamo rispondere a uno shock comune e simmetrico con politiche fiscali asimmetriche che amplierebbero i divari tra Paesi – aggiunge Gualtieri – Pertanto la risposta comune europea sarà adeguata solo se comprenderà l’emissione comune di bond europei per finanziare i piani nazionali di risposta all’emergenza coronavirus”. In merito al MES, per l’Italia è uno strumento inadatto a gestire questa crisi nella forma attuale. “Come ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, solo un MES senza condizionalità che conservi del vecchio meccanismo solo il nome, diventando di fatto un fondo per la lotta alla pandemia, potrebbe essere adeguato a concorrere, insieme agli altri strumenti, a una risposta europea all’altezza della sfida che deve essere imperniata su soluzioni nuove”, conclude il ministro Gualtieri.
 
La sfida economica posta dal coronavirus è senza precedenti e richiede un vero salto di qualità nella risposta dell’Europa”. Così il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che rimarca come l’insieme di proposte che l’Eurogruppo presenterà al Consiglio Europeo comprende ora lo schema SURE di assicurazione contro la disoccupazione – da anni richiesto dal nostro Paese – un significativo potenziamento del capitale della BEI per costituire un fondo per le garanzie ai prestiti delle imprese e un fondo per la ricostruzione da finanziare con bond comuni europei.

“L’Italia ha ribadito, trovando l’accordo di altri paesi tra cui la Francia, che non possiamo rispondere a uno shock comune e simmetrico con politiche fiscali asimmetriche che amplierebbero i divari tra Paesi – aggiunge Gualtieri – Pertanto la risposta comune europea sarà adeguata solo se comprenderà l’emissione comune di bond europei per finanziare i piani nazionali di risposta all’emergenza coronavirus”. In merito al MES, per l’Italia è uno strumento inadatto a gestire questa crisi nella forma attuale. “Come ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, solo un MES senza condizionalità che conservi del vecchio meccanismo solo il nome, diventando di fatto un fondo per la lotta alla pandemia, potrebbe essere adeguato a concorrere, insieme agli altri strumenti, a una risposta europea all’altezza della sfida che deve essere imperniata su soluzioni nuove”, conclude il ministro Gualtieri.
La forma dell'articolo è perfetta.:gossip:Ciò che non quadra è lo scontrarsi continuamente in sede istituzionale e non raggiungere mai un accordo.Si sa benissimo in alti ambienti istituzionali che un emissione in comune accordo (che poi non lo è) di bond europei andrebbe ad inficiare nella fattispecie tutte le emissioni in essere di titoli di stato o addirittura corporate o bancari dove entra anche lo stato e che paesi come il nostro ,sarebbe speculatissimo :clava:.Quindi come ho già sottolineato più volte ci si potrebbe trovare un bond bancario svalutato dopo o magari rivalutato subito e viceversa titoli di stato, presi a braccetto dalla speculazione.Certamente che non succederebbe con quelli Ungheresi o Slovacchi perchè non interessano a nessuno (tra l'altro hanno rischio paese basso)..non so se rendo l'idea,buon giorno.
 
Roma, 4 apr. (askanews) - Via libera della commissione europea "alla richiesta dell'M5S al governo di consentire agli Stati membri di garantire i prestiti alle imprese fino al 100%". Lo afferma su twitter la ministra della funzione pubblica Fabiana Dadone, sottolineando che "ora si potrà iniettare subito liquidità nel tessuto produttivo minacciato dal coronavirus. Avanti così senza sosta per aiutare l'Italia".
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto