La ripresa degli Stati Uniti è debole, soprattutto data la dimensione dello "stimolo"
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Cicli aziendali
24/04/2021
Daniel Lacalle
Stati Uniti: difficilmente una ripresa
C'è una visione di consenso eccessivamente ottimista sulla velocità e la forza della ripresa degli Stati Uniti che è contraddetta dai fatti. È vero che la ripresa
degli Stati Uniti è più forte di quella europea o giapponese, ma i macrodati mostrano che i messaggi euforici sulla crescita del PIL aggregato sono selvaggiamente esagerati.
Ovviamente il prodotto interno lordo aumenterà rapidamente, con stime del 6% per il 2021. Sarebbe allarmante se non lo facesse dopo una massiccia catena di stimoli di oltre il 12% del PIL nella spesa fiscale e 7 trilioni di dollari nel saldo della Federal Reserve espansione del foglio. Secondo McKinsey, si tratta di uno stimolo combinato quasi tre volte maggiore di quello della crisi del 2008. La domanda è: qual è la qualità di questo recupero?
La risposta è: estremamente povera. La crescita reale degli Stati Uniti, escluso l'aumento del debito, continuerà ad essere estremamente contenuta. Nessuno può parlare di una forte ripresa quando l'utilizzo della capacità del settore è al 74%, enormemente al di sotto del livello dell'80% al quale era prima della pandemia. Inoltre, il tasso di partecipazione alla forza lavoro si attesta al 61,5%, significativamente al di sotto del livello precovidico e in stallo dopo essere rimbalzato al 62% a settembre. La disoccupazione può essere al 6%, ma è ancora quasi il doppio rispetto a prima della pandemia. Le richieste di sussidi senza lavoro continuano ad essere superiori a 3,7 milioni in aprile. Le richieste settimanali di disoccupazione rimangono superiori a 500.000 e il numero totale di persone che chiedono sussidi in tutti i programmi, statali e federali insieme, per la settimana terminata il 27 marzo è diminuito di 1,2 milioni a 16,9 milioni.
Queste cifre devono essere inserite nel contesto della frenesia della spesa senza precedenti e dello sti..."
It seems that governments want to convince us that they have saved the world when the reality is that the misguided lockdowns were the cause of the economic
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