(Teleborsa) - Un costo del credito più elevato, provocato dal restringimento della politica monetaria in tutto il mondo, renderà più costoso il finanziamento delle energie rinnovabili e delle tecnologie green. Ma "sarebbe
fuorviante utilizzare tassi di interesse più elevati come capro espiatorio per un ulteriore ritardo nella transizione verde". Lo ha affermato
Isabel Schnabel, che fa parte dell'Executive Board della Banca centrale europea (BCE), a un evento della Banca centrale svedese a Stoccolma.
"In primo luogo, il ripristino tempestivo della stabilità dei prezzi fornisce le condizioni in base alle quali la transizione verde può prosperare in modo sostenibile - ha spiegato - In secondo luogo, il più grande ostacolo a una
rapida decarbonizzazione rimane la mancanza di progressi da parte dei governi nell'attuazione dei precedenti impegni sul clima".
In tutto questo, Francoforte ha come obiettivo a lungo termine "garantire che tutte le nostre azioni di politica monetaria siano in linea con gli obiettivi dell'accordo di Parigi". Ciò significa
rendere più green le partecipazioni obbligazionarie, comprese le obbligazioni del settore pubblico, nonché le operazioni di prestito e il quadro delle garanzie, ha detto Schnabel.
L'economista tedesca ha riconosciuto che i costi iniziali relativamente elevati sostenuti in nelle spese ad alta intensità di capitale per le energie rinnovabili sono particolarmente suscettibili alle variazioni del costo del credito. Poiché le centrali elettriche a combustibili fossili hanno costi iniziali relativamente bassi, un aumento persistente del costo del capitale potrebbe scoraggiare gli sforzi per decarbonizzare rapidamente le nostre economie. "In parole povere, le
energie rinnovabili sono più competitive quando i tassi di interesse sono bassi", ha detto.
Ciò nonostante, secondo Schnabel, "il mancato arresto dell'inflazione elevata in modo tempestivo metterebbe a repentaglio la transizione verde in modo più radicale" e una politica monetaria restrittiva oggi andrà a vantaggio della società nel medio-lungo periodo ripristinando la stabilità dei prezzi.
In questo contesto, "la
politica fiscale deve rimanere al posto di guida quando si tratta di combattere il cambiamento climatico. Purtroppo, molti governi non sono riusciti a sfruttare gli ultimi anni di bassi tassi di interesse per accelerare gli investimenti in vettori energetici più ecologici e sostenibili a un ritmo commisurato alle sfide che stiamo affrontando".
Dovrebbero essere mantenuti e ampliati, ove possibile, "
regimi di sostegno fattibili per le energie rinnovabili e le tecnologie verdi, come garanzie first-loss, abbuoni di interessi e strumenti di finanziamento sponsorizzati dal governo", ha sottolineato.
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Emissione News: 2023-01-10 11:45:41