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(Teleborsa) - L'inflazione nell'Area Euro resta "ben troppo alta" e quindi la BCE proseguirà con il progressivo aumento dei tassi fino a ragigungere il taeget di riferimento dell'inflaizone del 2%. Lo ha ribadito oggi la Presidente dell'Eurotower, Christine Lagarde, intervenendo al World Economic Forum di Davos.

"Abbiamo numeri ben troppo alti", ha affermato la numwro uno della BCE, segnalando che occorre guardare tutti i numeri dekl'inflazione, copresa quella di fondo, che "resta ben troppo alta".

"La nostra determinazione alla BCE è di portare l'inflaizone al 2% in maniera tempestiva e di prendere tutte le misure che servono per farlo" - ha sottolineato Lagarde - ecco perchè "abbiamo alzato i tassi e restiamo in corsa finché saremo arrivati a un livello sufficientemente restrittivo da riportarla al target in maniera tempestiva". "Guardiamo molto attentamente le aspettative di inflazione (alla BCE), perchè è un fattore chiave, e non stiamo vedendo le aspettative disancorarsi in modo significativo" dall'obiettivo del 2%, ha detto Lagarde, aggiungendo "dobbiamo evitare questo rischio".

Parlando dell'economia dell'Area, Lagarde ha confermato non si parla più di recessione, ma di "un'attivita' che sta declinando" a fornte di "previsioni di crescita del 2023 dello 0,5%". "Non è un anno brillante - ha riconosciuto - ma molto migliore di quello che temevamo".

"Il mercato del lavoro - ha proseguito - non è mai stato così vibrante come adesso, gli occupati sono ai massimi da vent'anni e il tasso di partecipazione è a sua volta a livelli molto alti. E questo è piuttosto omogeneo nell'area euro".

Lagarde, durante una tavola rotonda, ha parlato anche della necessità di portare a compimento l'Unione dei mercati dei capitali, affermando che sarebbe importante anche per sistenere il finanziamento delle transizioni verde e digotale.

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Emissione News: 2023-01-19 13:14:37
 
(Teleborsa) - "Un gran numero di membri ha inizialmente espresso la preferenza per l'aumento dei tassi di interesse di riferimento della BCE di 75 punti base" al meeting di dicembre, poiché le previsioni erano che l'inflazione "sarebbe stata troppo elevata per troppo tempo e le aspettative del mercato e le condizioni finanziarie prevalenti erano chiaramente incoerenti con un tempestivo ritorno" all'obiettivo di inflazione del 2%. Lo si legge nei verbali della riunione del 14-15 dicembre 2022, dove si evince alla fine hanno accettato un aumento dei tassi più piccolo, accompagnato da un impegno pubblico di Lagarde per ulteriori aumenti di quella dimensione nelle riunioni successive.

"Ciò è stato per certi versi visto come sostanzialmente equivalente all'aumento dei tassi di 75 punti base nella presente riunione, perché un approccio meno anticipato ma più costante per portare i tassi di interesse a livelli restrittivi potrebbe essere visto come coerente con la natura più persistente del processo di inflazione e continua elevata incertezza", viene sottolineato.

Per quanto riguarda l'inflazione, uno dei passaggi più interessanti è quello in cui si riferisce che "gli ultimi dati suggerivano che l'inflazione stava diventando molto più ampia e persistente. Sebbene il calo dell'inflazione complessiva a novembre fosse stato inaspettato, l'inflazione era ancora superiore a quanto previsto a settembre".

Sul fronte del quantitative tightening, ovvero la riduzione della liquidità in circolazione, "alcuni membri hanno espresso la preferenza per ridurre il portafoglio APP a un ritmo più veloce o per terminare del tutto i reinvestimenti".

"È stato avvertito, tuttavia, che un ritmo di riduzione troppo rapido potrebbe portare al riemergere della frammentazione del mercato obbligazionario, che potrebbe rendere più difficile perseguire ulteriori aumenti dei tassi di interesse - si legge nei verbali - In tale prospettiva, un ritmo moderato è stato ritenuto più appropriato, in particolare poiché si stimava che una riduzione del bilancio avrebbe probabilmente solo un impatto limitato sulle prospettive di inflazione".

Infine, è stato concordato che il Consiglio direttivo dovesse "rafforzare i suoi appelli" affinché le politiche fiscali evitino di esacerbare le pressioni inflazionistiche, "mantenendo misure temporanee, mirate e personalizzate per preservare gli incentivi a consumare meno energia". In tale contesto "si potrebbero affrontare anche le vulnerabilità di bilancio e la necessità di portare a termine la riforma del quadro di governance economica dell'UE", viene sottolineato.


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Emissione News: 2023-01-19 14:36:16
 
(Teleborsa) - Scendono a sorpresa le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 13 gennaio 2023, i "claims" sono risultati pari a 190 mila unità, in diminuzione di 15.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 205.000. Il dato si confronta con i 214 muila del consensus.

La media delle ultime quattro settimane - in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano - si è assestata a 206.000 unità, in calo di 6.500 unità rispetto al dato della settimana precedente di 212.500. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.

Infine, nella settimana al 7 gennaio, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.647.000, in aumento di 17.000 mila unità rispetto alle 1.630.000 unità della settimana precedente e al di sotto del 1.660.000 attesi.

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Emissione News: 2023-01-19 15:01:23
 
(Teleborsa) - Segnali ancora deboli giungono dal mercato edilizio USA a dicembre. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati hanno registrato un calo dell'1,4%, attestandosi a 1,382 milioni di unità, dopo la diminuzione dell'1,8% registrata a novembre (dato rivisto da -0,5%). Le attese degli analisti avevano previsto un numero di cantieri in calo a 1,359 milioni.

I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato nello stesso periodo un decremento dell'1,6% a 1,330 milioni di unità, dopo il -10,6% registrato il mese precedente. Le attese degli analisti erano per una salita dei permessi a 1,370 milioni.

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Emissione News: 2023-01-19 15:10:29
 
Btp recupera parte perdite odierne, focus su indicazioni Bce
Oggi 16:29 - RSF
ROMA, 19 gennaio (Reuters) - L'obbligazionario italiano recupera una parte delle perdite pur restando in territorio negativo, in una zona euro che mantiene un certo grado di volatilità mentre gli investitori ragionano sulla Bce.

** Intorno alle 16,20 il tasso del Btp decennale
si attesta in area 3,79% da un massimo intraday a 3,86%, dopo aver chiuso a 3,74% la seduta precedente.

** Lo spread sul Bund sul tratto a dieci anni
è a 172 punti base - con un picco a 176 - dai 171 di ieri.

** Dalle minute del meeting Bce di dicembre, diffuse oggi, emerge la difficoltà nel trovare un compromesso in seno al board sul rialzo dei tassi d'interesse, con molti esponenti che erano favorevoli a un aumento da 75 punti base anche se poi si è optato per mezzo punto.

** Stamani i rendimenti dei governativi nella zona euro hanno visto un balzo sulle parole di Christine Lagarde: da Davos la presidente della Bce ha detto che i tassi continueranno a crescere e che resteranno in territorio restrittivo per tutto il tempo necessario a portare l'inflazione al target del 2%.

** Il mercato italiano resta forte e pronto al recupero, dice un operatore commentando il movimento del Btp, che ha ridotto le perdite registrate in seguito ai commenti di Lagarde e ha visto ridursi anche lo spread sul Bund.

** Intanto il Mef ha indicato come nuovo direttore generale del Tesoro Riccardo Barbieri, che prenderà il posto di Alessandro Rivera.
 
Il consumatore statunitense è crollato: scopri i cali dopo le previsioni "scioccanti" di addebito
 

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