Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato

Medvedev avverte che la sconfitta della Russia in Ucraina significherebbe una guerra nucleare
 

Teleborsa
10:52:05
Inflazione, Confcommercio vede rallentamento in prossimi mesi
(Teleborsa) - Gli ultimi dati sull'inflazione e i segnali di rallentamento sul versante dei costi delle materie prime energetiche, sembrerebbero indicare l'inizio di una fase meno espansiva dei prezzi. Secondo le nostre stime nel mese di gennaio i prezzi al consumo dovrebbero registrare un incremento dello 0,6% su dicembre, portando il tasso di variazione tendenziale al 10,5% (dall'11,6% di dicembre).
L'importante eredità del 2022 (il trascinamento è stato pari al 5,1%) e la perdurante crescita dell'inflazione di fondo rendono, comunque, difficile ipotizzare una crescita dei prezzi nella media del 2023 sotto il 6%. E' quanto rileva la congiuntura Confcommercio di gennaio.

Prosegue - si legge - la fase di "contraddizione" tra le evidenze emergenti dagli indicatori congiunturali. A una fiducia in forte risalita si contrappone l'azzeramento della crescita dei consumi nell'ultimo quarto del 2022. Produzione e occupazione sarebbero in riduzione tra novembre scorso e l'attuale mese di gennaio, eppure segnali molto favorevoli si riscontrano sul versante dell'inflazione, molto elevata ma probabilmente in significativa riduzione nei prossimi mesi.

Nonostante l'erosione del potere d'acquisto di redditi correnti e ricchezza liquida, solo in parte compensata dai sostegni pubblici, l'atteggiamento delle famiglie resta positivo e non si avvertono cambiamenti radicali nei comportamenti d'acquisto. Sono da escludere, quindi, almeno a breve termine, drastiche e generalizzate riduzioni della domanda. A novembre la produzione industriale ha confermato la tendenza al rallentamento, trend che perdurerebbe fino ai primi mesi del 2023, stando alle indicazioni degli imprenditori. Il mercato del lavoro ha mostrato, a novembre, una sostanziale tenuta con una lieve riduzione del numero di occupati (-0,1% su ottobre pari a -27mila unità). Nello stesso mese i consumi, espressi nella metrica dell'ICC, hanno confermato la tendenza ad una minore dinamicità, con una crescita dello 0,4% su base annua. Il dato è sintesi di una flessione della domanda per i beni (-0,2%) e di una crescita per i servizi (+2,7%). All'interno dell'aggregato dei beni il ridimensionamento, sostanzialmente diffuso tra i settori, conferma accentuazioni negative per gli alimentari, i mobili e gli elettrodomestici. Trascurabili segnali di recupero sono emersi nei settori dell'automotive e dell'abbigliamento, interessati ormai da tempo da forti difficoltà.

Nel complesso del 2022 l'ICC ha registrato una crescita del 4,2%, sintesi di un recupero più accentuato dei servizi (+15,5% sul 2021) e di una moderata crescita della domanda di beni (+0,4%). Nonostante questo andamento molto positivo, i livelli di consumo si mantengono ben distanti dai valori complessivi del 2019 (-4,1%). I servizi si confermano in forte ritardo (-11,2%), così come il segmento dell'automotive (-23,8%) e dell'abbigliamento e calzature (-6,6%). In linea con un deterioramento mostrato dai principali indicatori nella parte finale dello scorso anno, a gennaio il PIL, secondo le nostre stime, dovrebbe registrare una riduzione dello 0,9%
congiunturale e una crescita dello 0,4% nel confronto annuo, ponendo le premesse per un primo trimestre recessivo.


"Il 2022 si è chiuso con buoni risultati sia in termini di consumi, attorno al 4,5%, sia di PIL in progresso, poco sotto il 4%. Tuttavia caro bollette e inflazione spingono verso una recessione che comunque dovrebbe essere di ridotta intensità. L'energia costa, ad esempio, il doppio che in Francia. Dobbiamo recuperare, dunque, competitività ed è necessario rafforzare sostegni a famiglie e imprese", questo il commento del Presidente Sangalli.




1674209533593.jpg
Leggi la notizia sul sito teleborsa.it

Emissione News: 2023-01-20 10:49:40
 
(Teleborsa) - "La situazione deve essere in miglioramento se così tanti economisti dicono che la situazione non è più così cupa come precedentemente previsto". Lo ha osservato Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), in un intervento al World Economic Forum di Davos, facendo riferimento al fatto che business leader, analisti ed economisti stanno mandando messaggi positivi nelle loro interviste dalla cittadina svizzera in questi giorni.

Molti imprenditori e manager "si muovono da un mood difensivo a un mood competitivo - ha aggiunto - E quindi qualcosa deve stare migliorando".

Lagarde ha osservato che "il 2022 è stato davvero un anno strano", citando i tassi di crescita del PIL in USA, Cina e Stati Uniti, che "non sono stati numeri normali". Ora stiamo invece entrando in un anno dove "continueremo a vedere un approprio alla crescita basato sulla resilienza".

La numero uno dalla BCE è tornata anche ad affermare che "il supporto fiscale che è stato espanso nel 2022 deve essere meglio indirizzato e targettizzato" quest'anno, per non esercitare una pressione sull'aumento dell'inflazione.

Riguardo all'apertura della Cina, ha detto: "La Cina si sta svegliando e dobbiamo accogliere con favore i miglioramenti nelle previsioni dell'economia e nell'apertura delle regole per il Covid". "Per quanto riguarda la domanda aggiunta che arriverà per il resto del mondo, avrà pressioni inflattive su molti di noi, perché il livello di energia consumata aumenterà, così come la quantità di GNL che compreranno dal resto del mondo - ha spiegato - Ci saranno maggiori pressioni sull'inflazione derivanti dal campo delle commodities e dell'energia".

1674211468195.jpg
Leggi la notizia sul sito teleborsa.it

Emissione News: 2023-01-20 11:41:15
 
(Teleborsa) - Le decisioni della Bank of Japan (BoJ) "non sono state sbagliate e continueremo con la politica monetaria estremamente accomodante, per raggiungere in maniera sostenibile il nostro obiettivo di inflazione del 2%". Lo ha affermato il governatore Haruhiko Kuroda in un intervento al World Economic Forum di Davos.

Kuroda ha difeso la decisione della banca centrale di ampliare la fascia di controllo della curva dei rendimenti a dicembre, sottolineando che la mossa è stata progettata per migliorare il funzionamento del mercato obbligazionario.

"La nostra speranza è che i salari inizino a crescere e che questo possa far raggiungere il nostro target di inflazione al 2% in modo stabile e sostenibile - ha spiegato - Ma dobbiamo aspettare".

Il governatore ha affermato che l'attuale inflazione è guidata principalmente dall'aumento dei prezzi all'importazione e che è probabile che inizi a raffreddarsi dal prossimo mese.

Stamattina l'Ufficio nazionale di statistica giapponese ha comunicato che l'inflazione ha registrato a dicembre 2022 una variazione pari a +4% su anno, mettendo a segno l'accelerazione più ampia dal 1981.

1674218231545.jpg
Leggi la notizia sul sito teleborsa.it

Emissione News: 2023-01-20 13:29:30
 
S & P prevede per il 2024 spread a 200 con rendimento ns decennale vicino al 5% e bund decennale intorno al 3%. Non vorrei indovinasse la previsione davvero, dopo tante indicazioni errate……..
 
1674296163097.png
..........................................................................
1674296255615.png
..........................................................................
1674296347721.png
Pag.3 IL Sole Plus 24 Ore di oggi. Buon giorno
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto