Vertice Ue: slalom fra divisioni, si riparte da sicurezza comune e crescita - FOCUS
di Antonio Pollio Salimbeni
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Bratislava, 16 set - E' uno
slalom fra divisioni profonde Est-Ovest sull'immigrazione e
fra Nord e Sud sui temi dell'economia e dei bilanci pubblici,
fra le incognite di un ciclo elettorale lunghissimo che
coinvolgera' cinque paesi tra cui Francia e Germania nel 2017
(e anche l'Italia con il referendum sulle modifiche alla
Costituzione), appesi a Brexit e a un negoziato che non si sa
quando comincera'. Il vertice dei 27 capi di stato e di
governo, il primo del suo genere senza i britannici se si
esclude una miniriunione a Bruxelles dopo la vittoria di
Brexit, cerca di definire le tappe per superare quella che il
presidente della Commissione Juncker ha definito "crisi
esistenziale". L'obiettivo e' ripartire da tre per ritrovare
la fiducia dei cittadini: impegni su sicurezza interna ed
esterna, immigrazione, spinta agli investimenti per far
crescere l'economia con la massima attenzione agli aspetti
sociali e, in particolare, ai giovani. Ma restano profonde
divergenze, le pressioni (specie dai paesi dell'Est, ma non
solo) per spostare l'ago della bilancia verso le capitali
limitando gli spazi di Bruxelles sono fortissime. Si conferma
l'intesa Hollande-Merkel-Renzi e l'Italia preme di nuovo sul
tema della flessibilita'. Nonostante le pressioni di Mario
Draghi, il rafforzamento dell'unione monetaria sparisce di
fatto dal radar dei leader. Se ne parlera' a fine 2017.
Buon giorno