Clemens Fuest (Ifo): "Italia non è la Grecia. Too big to fail ma forti resistenze a sostengo"
“Il tema della ristrutturazione del debito ora non è sul
tavolo, ma se ci fosse una seria recessione in Europa e ci
fosse un problema a rifinanziare il debito italiano, questo
farebbe parte delle conversazioni nella Ue. Una situazione del
genere 'sarebbe un grave rischio per la stabilità in Europa,
ma l'alternativa sarebbe una specie di scenario greco, con
politiche decise da fuori e non credo che sia una possibilità
per l'Italia. Perchè l'Italia non è la Grecia. La Grecia era
un Paese povero, l'Italia e' un Paese ricco, nel senso che la
ricchezza privata e' molto alta”. “L'Italia è troppo grande
per fallire, afferma il direttore dell'istituto Ifo Clemens
Fuest alla presentazione del rapporto economico 2019.
“Naturalmente, ci sarebbero enormi resistenze politiche contro
qualsiasi forma di sostegno, nei Paesi nordici” sottolinea
Fuest “semplicemente perché c’è la percezione che questa crisi,
se arriva, sarà causata dal governo italiano”. Il numero uno
dell’istituto economico più importante della Germania inoltre
sempre in riferimento all’Italia, non esclude un cambiamento
del governo. L'economista ha poi aggiunto che per ridurre il
debito/pil al 100% dal 130% ''nei prossimi 10-15 anni
dovrebbe avere un avanzo primario di circa il 4% del pil: al
momento ha un avanzo primario intorno all'1%.” E' praticabile
politicamente? Non lo so, ma ho i miei dubbi” afferma Fuest.
“Se questo è vero, e l'Italia non può ridurre il suo rapporto
debito/Pil, la domanda è dove sta andando? Milano,
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