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Tria esclude che Ue chieda manovra correttiva, "tutte follie"
Reuters | 25.02.2019 18:31


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ROMA (Reuters) - Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, esclude che dall'Europa arrivi la richiesta di una manovra correttiva per rispettare gli obiettivi di indebitamento netto concordati a dicembre.

"Sono tutte follie, speculazioni. Perché si deve fare una manovra per mettere più in difficoltà le imprese italiane?", ha detto Tria smentendo in particolare l'ipotesi di un aumento selettivo dell'Iva da introdurre questa estate a garanzia dei saldi, ipotizzato nel fine settimana da alcuni quotidiani.
 
ANSA) - ROMA, 25 FEB - Chiusura in lieve rialzo per lo spread fra Btp e Bund a 266 punti rispetto ai 275 di venerdì. Il rendimento del decennale italiano è al 2,77%.
 
Brexit,Tusk (Ue): più s'avvicina 29 marzo più probabile diventa estensione
Reuters | 25.02.2019 14:45


SHARM EL-SHEIKH, Egitto (Reuters) - Il presidente del consiglio europeo, Donald Tusk, ritiene che un rinvio del termine entro cui deve avvenire l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea costituisca una "soluzione razionale".

Parlando nel corso di una conferenza stampa in Egitto, Tusk ha detto: "Credo che nella situazione in cui ci troviamo un'estensione sarebbe una decisione razionale, ma il primo ministro May continua a ritenere che sarà in grado di evitare questo scenario".

Tusk ha affermato di aver discusso con May "le conseguenze legali e politiche di una possibile estensione" del termine della Brexit, attualmente fissato al 29 marzo.

Tusk ha aggiunto che "è assolutamente chiaro che non c'è maggioranza alla camera dei comuni per approvare un accordo. Affronteremo una Brexit caotica o un'estensione. Più ci avviciniamo al 29 marzo, maggiore è la probabilità di un'estensione. E' un fatto oggettivo, non un piano o un obiettivo", ha concluso Tusk, "solo un fatto oggettivo"
 
Clemens Fuest (Ifo): "Italia non è la Grecia. Too big to fail ma forti resistenze a sostengo"
“Il tema della ristrutturazione del debito ora non è sul
tavolo, ma se ci fosse una seria recessione in Europa e ci
fosse un problema a rifinanziare il debito italiano, questo
farebbe parte delle conversazioni nella Ue. Una situazione del
genere 'sarebbe un grave rischio per la stabilità in Europa,
ma l'alternativa sarebbe una specie di scenario greco, con
politiche decise da fuori e non credo che sia una possibilità
per l'Italia. Perchè l'Italia non è la Grecia. La Grecia era
un Paese povero, l'Italia e' un Paese ricco, nel senso che la
ricchezza privata e' molto alta”. “L'Italia è troppo grande
per fallire, afferma il direttore dell'istituto Ifo Clemens
Fuest alla presentazione del rapporto economico 2019.
“Naturalmente, ci sarebbero enormi resistenze politiche contro
qualsiasi forma di sostegno, nei Paesi nordici” sottolinea
Fuest “semplicemente perché c’è la percezione che questa crisi,
se arriva, sarà causata dal governo italiano”. Il numero uno
dell’istituto economico più importante della Germania inoltre
sempre in riferimento all’Italia, non esclude un cambiamento
del governo. L'economista ha poi aggiunto che per ridurre il
debito/pil al 100% dal 130% ''nei prossimi 10-15 anni
dovrebbe avere un avanzo primario di circa il 4% del pil: al
momento ha un avanzo primario intorno all'1%.” E' praticabile
politicamente? Non lo so, ma ho i miei dubbi” afferma Fuest.
“Se questo è vero, e l'Italia non può ridurre il suo rapporto
debito/Pil, la domanda è dove sta andando? Milano,
Finanza.com
 

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